DE LUCA, Antonio Maria
Pietro Laveglia
Nacque a Celle di Bulgheria (Salerno) il 20 ott. 1764 da Francesco e Maddalena Grippi. Avviato alla carriera ecclesiastica, compì i primi studi sotto la guida [...] .
Per l'intensificata e febbrile azione clandestina il suo nome venne rapidamente conosciuto dai patrioti a Napoli e nelle altre province dei Regno, ma la sua azione non sfuggì neppure all'occhio vigile della polizia che nel 1798 lo arrestò per ...
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Aniceto, santo
Francesco Scorza Barcellona
Secondo Eusebio di Cesarea A. sarebbe succeduto a Pio I nel 157, e avrebbe tenuto l'episcopato per undici anni fino al 168 (Historia ecclesiastica IV, 11, [...] Humisa": in realtà la città, metropoli della provincia "Phoenicia Libana", doveva essere ben più L. Doutreleau, Paris 1974 (Sources Chrétiennes, 211), pp. 36-41.
Eusebio di Cesarea, Historia ecclesiastica IV, 11, 1, 7-9; 14, 5; 19; 22, 3; V, 24, ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] indipendenza reciproca della potestà secolare ed ecclesiastica, una fede profondamente sentita senza . 16, 20; R. Donadello, Il ginnasio-liceo di Santo Stefano, in Padova e la sua provincia, XXVII (1981), 5, pp. 18 e n. 6, 31-32; 11-12, pp. ...
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CALVINO, Salvatore
Francesco Luigi Oddo
Nato a Trapani il 25 dic. 1820 da Giuseppe, eminente giurista, e da Angela Lombardo, dopo aver terminato in modo brillante gli studi nel liceo cittadino, ricevette [...] presto per concorso l'ufficio di redattore statistico per la provincia di Trapani, tornò ad abitare nella città natale tra stati d'assedio, il borbonismo tollerato, la proprietà ecclesiastica, gli istituti religiosi, il brigantaggio, l'assenteismo ...
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BENTIVEGNA, Francesco
Francesco Brancato
Nato a Corleone (Palermo) il 4 marzo 1820, da Giliberto e da Teresa de Cordova dei marchesi della Giostra, appartenne a cospicua famiglia e, avviato dapprima [...] alla carriera ecclesiastica, passò poi nel Real Convitto Ferdinando di Palermo. Esuberante e irrequieto B. riponeva tutte le speranze in una totale sollevazione dei comuni di provincia, per agire così al riparo del grosso delle truppe di stanza nella ...
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Depretis (o De Pretis), Agostino
Depretis
(o De Pretis), Agostino Politico (Mezzana Corti, Pavia, 1813-Stradella 1887). Figlio di agiati proprietari terrieri, laureato in legge all’univ. di Pavia, [...] mazziniane. Nel 1847-48 fu uno dei capi liberali della provincia di Voghera e, eletto deputato al parlamento subalpino (1848), accusato il governo di eccessiva remissività nella politica ecclesiastica, mentre i rapporti con il Vaticano erano ...
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ABIGNENTE, Filippo
Leopoldo Cassese
Nacque a Sarno (Salerno) il 10 apr. 1814 da Giovanni e da Fortunata dei baroni Gaiano di Baronissi. Avviato alla carriera ecclesiastica, divenne ben presto canonico [...] Sarno. Ma continuando la sua propaganda, specialmente tra gli ecclesiastici, il 7 ag. 1849 venne confinato nel monastero dei "Sinistra giovane", scontava così l'opposizione fatta in provincia e nel parlamento al Nicotera, considerato uno dei capi ...
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Zagabria
Capitale della Croazia. È nominata per la prima volta nel 1093, quando Ladislao il Santo re d’Ungheria vi eresse un vescovato. La città ecclesiastica con le sue chiese e i suoi conventi si sviluppò [...] presto fortificata trovandosi continuamente in lotta con la città ecclesiastica. Nel 1242 Z. fu riconosciuta, da Bela IV risorgimento croato. Dal 1867 capitale della Croazia e Slavonia, provincia autonoma del regno d’Ungheria, col proprio sabor (dieta ...
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Patriota (Apella, Licciana, 1768 - Corfù 1835); ordinato prete (1790), abbandonò poi (1796) la carriera ecclesiastica per darsi all'avvocatura. In seguito ai moti del 1831, eletto dittatore di Modena e [...] provincia, formulò l'atto di decadenza della casa ducale di Modena (9 febbr.); successivamente, favorì la fusione del governo provvisorio di Modena con quello di Reggio, divenendo vicepresidente del nuovo governo riunito. Nel marzo dovette esulare a ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] sé cinque uffici: vescovo della città di Roma, metropolita della provincia romana, primate d’Italia, patriarca d’Occidente e primo fra quanto egli è al vertice di tutta la gerarchia ecclesiastica. Ha diritto a speciali titoli onorifici, insegne ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse esercitata da un rappresentante di Roma;...
provinciale
agg. [dal lat. provincialis]. – 1. a. Che appartiene alla provincia intesa come circoscrizione amministrativa, che riguarda la provincia o da essa dipende: circoscrizione p.; giunta, consiglio p.; strade p.; legge comunale e p.;...