La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] di terra - circa un sesto dell'asse fondiario in mano ecclesiastica; e che il 30% di questo sesto sia finito in di questo "Clodius in foro, Catilina in senatu, Veres in provincia" meritevole non di lapidi celebrative, ma di lapidazione. E, quando ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] terra (circa 1/6 di tutti i beni detenuti dagli ecclesiastici), per l'ingente valore di 6 milioni di ducati, e . 610.
186. Andrea Gloria, Leggi sul pensionatico emanate per le provincie venete dal 1200 a' dì nostri raccolte e corredate di documenti, ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] sia soggetto a nessun servizio o condizione di alcuna persona ecclesiastica o secolare, ma sia sottoposta direttamente soltanto a noi austriaco a Napoli (1682-1698), "Archivio Storico per le Provincie Napoletane", 111, 1993, pp. 173-212.
K. Pennington ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] ’anno delle leggi Siccardi, oltre all’abolizione del foro ecclesiastico, del cosiddetto diritto d’asilo e della manomorta, furono al suo re per parte l’Italia ed estendeva alle provincie annesse il vecchio statuto borghese e piemontese di Carlo ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] e di commercio napoletani.
Il compito più gravoso del M. fu in particolare la modifica della legislazione ecclesiastica delle province meridionali, per renderla compatibile con lo statuto. A tale fine egli elaborò alcuni decreti, emanati anch'essi ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] Messina a partire dal dicembre dell'anno precedente. Nelle province i giustizieri costringevano i comuni e i cittadini a cambiare suo ritorno conservò tutti interi i privilegi in materia ecclesiastica che erano appartenuti ai re normanni, perché le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] cittadino le cause dei cittadini – se non di competenza ecclesiastica –, separando la giustizia dai poteri di governo più spiccatamente allora in grande sviluppo, come la Francia e le Provincie Unite. Le loro Costituzioni del 1723 segnarono per l’ ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] indicato un'altra via di tramissione, il De Republica ecclesiastica di Marco Antonio De Dominis. Anche questi libri, del partito austriaco a Napoli (1682-1689), "Archivio Storico per le Provincie Napoletane", 91, 1993, pp. 131-212.
G. Pallante, ...
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MARAMALDO (Maramauro), Landolfo
Dieter Girgensohn
Nacque da Guglielmo di Landolfo probabilmente tra il 1350 e il 1355 in una famiglia napoletana di antica nobiltà del sedile di Nido.
Il padre fu cavaliere [...] 118-145, 201; C. Baronius - O. Raynaldus - I. Laderchius, Annales ecclesiastici, a cura di A. Theiner, XXVI, Andegavi-Barri Ducis 1872, p. 491 Marramaldo e i suoi antenati, in Arch. stor. per le provincie napoletane, I (1876), pp. 757, 763-771; G. ...
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BONIFACIO da Morano
Girolamo Arnaldi
Apparteneva a una famiglia che nella prima metà del secolo XIV si stabilì definitivamente a Modena e che traeva origine, e avrebbe tratto il nome, da una terra dell'alto [...] una, o più d'una, di quelle enciclopedie storico-ecclesiastiche, compilate da frati mendicanti, che allora erano tanto di moda Valeri è in Atti e Memorie della Deputazione di storia patria per le provincie modenesi, s. 3, VI (1890), I, pp. XXII-XXXI. ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse esercitata da un rappresentante di Roma;...
provinciale
agg. [dal lat. provincialis]. – 1. a. Che appartiene alla provincia intesa come circoscrizione amministrativa, che riguarda la provincia o da essa dipende: circoscrizione p.; giunta, consiglio p.; strade p.; legge comunale e p.;...