uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] della tematica plotiniana dell’u. entro l’ontologia aristotelica (Isagoge, 6, 16-20; 9, 20-22). Nelle pagine dello pseudo-Dionigi i temi legati alla gerarchia dell’essere e all’ineffabilità dell’u. divino, secondo i moduli della teologia negativa ...
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GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] un'autorità indiscussa in campo teologico, ma anche Ambrogio, Gerolamo, Gregorio, Giovanni Crisostomo, Boezio, lo PseudoDionigi, Giovanni Damasceno) ampi riferimenti alle dottrine aristoteliche, specialmente nel campo delle realtà naturali, e ai due ...
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platonismo
La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone, negli sviluppi e nelle rielaborazioni che si susseguirono nel corso dell’antichità, nonché gli influssi che il pensiero platonico ha esercitato [...] medievale (nell’Alto Medioevo forti motivi platonici sono presenti nell’opera di Scoto Eriugena sotto l’influenza dello pseudo-Dionigi, di Gregorio di Nissa e di Massimo il Confessore). Nel 13° sec. il progressivo trionfo dell’aristotelismo emargina ...
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gerarchia angelica (gerarcia)
Attilio Mellone
Nella tradizione cristiana l'ordinamento degli angeli comportava il raggruppamento in g. e in ordini o cori. D., oltre a vari accenni, se ne occupò di proposito [...] il numero (cfr. J. Michl, Ephräm und die neun Chöre der Engel, in " Theologische Quartalschrift " CXVIII [1937] 474-491). Lo pseudo-Dionigi l'Areopagita, verso la fine del sec. V e l'inizio del VI, sostenne che vi fossero tre g., composte ciascuna di ...
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Vedi EDESSA dell'anno: 1960 - 1994
EDESSA (῎Εδεσσα)
C. Bertelli
Città della Mesopotamia settentrionale, sul luogo della città turca di Urfa, che rinnova nel nome la città pre-ellenistica di Orra, sull'estremità [...] del suo re Abgar VIII. Nel 216 Roma reagì alle correnti di opposizioni edessane sopprimendo il re Ma῾nu IX; lo PseudoDionigi mantiene un regno nominale di Ma῾nu IX fino al 242, e cioè al ristabilimento, sotto Gordiano III, della dinastia con ...
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Matteo, santo
Gian Roberto Sarolli
Autore del primo Vangelo che da lui prende il nome, è da considerarsi, al pari degli altri evangelisti, una delle ‛ fonti ' o ‛ auctoritates ' fondamentali in D. della [...] , e soprattutto a s. Gregorio Magno. In Pd XXVIII 98-139 le gerarchie angeliche saranno descritte secondo il testo dello pseudo-Dionigi Areopagita. Ancora in Cv IV IX 15 (il passo lacunoso della dantesca del '21 è stato con ragione completato da ...
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conversione
Gilles Gerard Meersseman
. Della c. morale D. fornisce tre analisi. La prima, introspettiva, parte da un'esperienza propria: racconta egli stesso, nella Vita Nuova (XXXV ss.) come sorse [...] la dottrina sul ritorno dell'anima a Dio è quella comunemente insegnata, non quella ispirata dallo schema del mistico Pseudo-Dionigi.
Il poeta manifesta la sua metánoia personale confessando che non è tentato tanto dall'invidia quanto dalla superbia ...
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SUGER
F. Cecchini
Nato nel 1081 e morto nel 1151, S. fu eminente uomo di Chiesa e di Stato, storiografo, committente e organizzatore a Saint-Denis, di cui fu abate dal 1122 alla morte, di uno dei più [...] da Panofsky (1946; 1951), come testimonianze dell'adesione di S. alla teoria dell'illuminazione anagogica presente nell'opera dello pseudo-Dionigi, autore cristiano vissuto tra la fine del sec. 5° e l'inizio del 6°, erroneamente identificato fin dal ...
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ubiquità
Federigo Tollemache
Dal latino ubiquitas, l'u. è attributo divino che definisce il rapporto tra Dio e l'universo dal punto di vista della categoria locale. Dio, semplicissimo, non ha corpo [...] , Gen. 1,26, Alb. Magno De Intellectu et intelligibili, Alpetragio, Aristotele Metaph. II, Avicenna, il De caelesti hierarchia dello pseudoDionigi (per la conoscenza e l'uso delle fonti da parte di D., v. De Causis; Dio; cfr. M. Barbi, Introd ...
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GERARDO di Csanád (Gerardus Moresenae "Aecclesiae" seu Csanadiensis episcopus)
Luigi Canetti
Di origine veneziana o veneta, nacque sul finire del X secolo; le notizie storicamente accertabili sul suo [...] e profani, sia pur mediati il più delle volte da Isidoro di Siviglia; notevole è l'influsso dello Pseudo-Dionigi, forse conosciuto direttamente dal testo greco. Alcune prese di posizione esplicite rendono comunque difficile non collocare G. tra ...
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pseudo-
psèudo- [dal gr. ψευδο-, der. del tema comune a ψευδής «falso», ψεῦδος «menzogna, falsità», ψεύδομαι «mentire»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente (anche nella terminologia lat. scientifica),...
areopagita
s. m. [dal lat. areopagites, gr. ἀρειοπαγίτης] (pl. -i). – Giudice dell’areopago ateniese. Per antonomasia, l’Areopagita, o, più spesso, Dionigi l’A., ateniese del 1° sec. convertito da s. Paolo con il discorso all’areopago di Atene...