Psicologia
Fenomeno morboso, sintomo fondamentale della nevrosi ossessiva, caratterizzato da una rappresentazione mentale non intenzionale (e come tale riconosciuta), che resiste ai tentativi d’inibizione. [...] della decisione e dell’azione. Un esempio tipico è dato dagli scrupoli in forma esasperata. Secondo la psicanalisi, la c. a ripetere tende a ripristinare esperienze passate vissute dall’individuo come particolarmente gratificanti, creando fenomeni ...
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Oggetto inanimato al quale viene attribuito un potere magico o spirituale. Il vocabolo, adottato nel 16° sec. dai navigatori portoghesi (feitiço) per designare gli idoli e gli amuleti che comparivano nelle [...] e, più in generale, a qualsiasi oggetto ritenuto immagine, ricettacolo di una forza invisibile sovrumana.
Nella psicanalisi è riferito a oggetti che, attraverso meccanismi di simbolizzazione, assumono un significato sessuale, divenendo in tal modo ...
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Badiou, Alain
Filosofo e scrittore francese (n. Rabat, Marocco, 1938). Allievo di Althusser, è stato professore presso l’Université Paris VIII (Vincennes-St-Denis) e, dal 1999, presso l’École normale [...] de la philosophie française contemporaine. Il pens iero di B. si sviluppa intorno ad alcune polarità: il marxismo; la psicanalisi di J. Lacan; la matematica; la scrittura poetica, drammaturgica, narrativa. L’etre et l’evenement (1988; trad. it. L ...
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Storico dell'arte e psicanalista austriaco (Vienna 1900 - New York 1957). Allievo di J. von Schlosser, responsabile di una sezione del Kunsthistorisches Museum di Vienna, fu un'autorità nel campo delle [...] psychology (con H. Hartmann e R. M. Loewenstein, post., 1964; trad. it. 1978). Molto noti sono gli studî sulla psicanalisi dell'arte (Psychoanalytic explorations in art, 1952; trad. it. 1967), dove elabora il concetto di "regressione al servizio dell ...
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Psichiatra e psicanalista statunitense (n. New York 1882 - m. 1954). Attivo dal 1909 al Manhattan state hospital, fu uno dei principali creatori della New York psychoanalytic society. Ebbe rapporti di [...] e A. E. Jelliffe fu uno dei più validi rappresentanti degli anni difficili (1919-32) per la psicanalisi americana nei suoi rapporti con quella europea ("stormy years"). Nel 1936 fu presidente della American psychoanalytic association. Importante ...
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sessuologia
Scienza della sessualità, cioè settore della biologia, e anche della medicina, della psichiatria e della psicoanalisi, che ha per oggetto le manifestazioni somatiche, endocrine, psichiche [...] sessuali, sia normali che patologiche. Due grandi ambiti di conoscenze hanno generato sapere e dati sulla sessualità umana: la medicina e la psicologia clinica, e, nell’ambito di quest’ultima, soprattutto la psicanalisi (➔ sesso; sessualità). ...
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transfert In psicologia generale, e con particolare riferimento ai problemi dell’apprendimento, il fenomeno di ‘trasferimento’ che facilita nuove acquisizioni quando altre, specie se strutturalmente analoghe, [...] da S. Freud (1895). Il t. può essere positivo, negativo o ambivalente. Nei decenni che seguirono la nascita della psicanalisi, si è progressivamente consolidata in ogni ambito psicodinamico l’opportunità di riconoscere al t. la qualità di luogo ...
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Informatica
Tempo di l. (o solo l.) Il lasso di tempo che intercorre tra il momento in cui viene inviato un comando di lettura o scrittura a una unità periferica e il momento in cui effettivamente inizia [...] l. è quello che intercorre fra l’applicazione di uno stimolo e la manifestazione della corrispondente reazione.
Psicologia
In psicanalisi, periodo (o fase) di l., quello che va dalla fine della prima fase evolutiva infantile degli istinti sino agli ...
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Semiologo e teorico francese del cinema (Béziers 1931 - Parigi 1993). Autore di fondamentali contributi allo studio del linguaggio cinematografico in una prospettiva strutturalista e psicanalitica, ha [...] del cinema, 1972, e La significazione nel cinema, 1975); Langage et cinéma (1971; trad. it. 1977); Le signifiant imaginaire: psychanalyse et cinéma (1977; trad it. Cinema e psicanalisi, 1980); L'énonciation impersonnelle ou le site du film (1991). ...
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Antropologo e psicanalista (Budapest 1891 - New York 1953). Interessato al folclore e alla mitologia, lavorò per qualche tempo al Museo nazionale ungherese, ma fu costretto ad abbandonare il suo posto [...] e aveva pubblicato nel 1921 un saggio sul totemismo australiano che gli valse il premio Freud per la psicanalisi applicata. Nel 1928 intraprese spedizioni sul campo, per tentare una conferma antropologica delle teorie psicanalitiche freudiane ...
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psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...
psicanalitico
psicanalìtico (o psicoanalìtico) agg. [der. di psic(o)analisi] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla psicanalisi, che è fondato sui metodi della psicanalisi o è attuato secondo questi: esame, indagine p.; ricerche p.; metodo...