In psicanalisi, si dice del livello più alto dello sviluppo psichico e affettivo, contraddistinto dalla possibilità di amare e di offrire liberamente senza contropartite. Si oppone a captativo. ...
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In psicanalisi, il desiderio materno di uccidere i propri bambini. Il motivo è per lo più costituito da sentimenti di odio per il padre dei bambini. ...
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fusionalità In psicanalisi clinica, intensa e profonda condizione di contatto psichico tra paziente e terapeuta, peraltro ricercata e ritenuta necessaria per ricostituire coesività in stati patologici [...] di frammentazione del sé ...
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topica In psicanalisi, la rappresentazione spaziale dell’apparato psichico, cioè la descrizione dei vari sistemi psichici come se essi occupassero un luogo fisico e fossero quindi raffigurabili. Si distinguono [...] la prima t., composta dai sistemi Inconscio, Preconscio e Conscio, e la seconda t., composta dai sistemi Es, Io e Super-Io ...
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In psicanalisi, investimento affettivo nei confronti di un oggetto o evento, dipendente dalla particolare relazione che si stabilisce tra l’oggetto (o evento) e una data soddisfazione (gratificazione) [...] o insoddisfazione (privazione) esperita dal soggetto. Il ritiro delle c. è tipico delle sindromi di depersonalizzazione e di certe schizofrenie ...
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In psicanalisi, si dice di fenomeno della coscienza, in quanto presupponga fenomeni inconsci e latenti: contenuto m. del sogno, il sogno così come viene raccontato da chi lo ha sognato, in contrapposizione [...] a un contenuto latente, che può essere individuato soltanto attraverso un’analisi interpretativa ...
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uretrale, fase In psicanalisi, fase di sviluppo psicosessuale, localizzabile evolutivamente tra la fase anale e quella genitale. È contrassegnata dall’interesse per i fenomeni della minzione, e dagli [...] eventuali conflitti relativi. I fenomeni sono connessi con gli atteggiamenti narcisistico-esibizionistici e con l’ambizione ...
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In psicanalisi, meccanismo con cui l’Io soddisfa un desiderio ritenuto socialmente inaccettabile sostituendolo con un altro, ritenuto lecito e pertanto appagabile, o con l’insorgere di un sintomo (lapsus, [...] atto mancato, battuta di spirito) che soddisfa in modo diverso il desiderio originario ...
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In psicanalisi, sono chiamati istinti di d. gli istinti fondamentali che si oppongono a quelli dell’eros. L’eccedenza di questi rispetto a quelli erotici è alla base del sadismo e del masochismo .
Distruttività [...] Tendenza pulsionale alla d. (auto- ed eteroriferita), prodotta, secondo M. Klein, dalla frustrazione dello svezzamento. Frequente nei comportamenti nevrotici e psicopatici; E. Fromm la considera opposta ...
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In psicanalisi, il procedimento usato dal soggetto in terapia per impedirsi di riconoscere un desiderio che invece ha prima affermato; S. Freud vi scorgeva l’affermazione difensiva del rimosso. La d. (ted. [...] Verneinung) pone, come la maggior parte dei concetti freudiani, problemi concernenti la struttura logica del funzionamento psichico, poiché l’inconscio non conosce la contraddizione ...
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psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...
psicanalitico
psicanalìtico (o psicoanalìtico) agg. [der. di psic(o)analisi] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla psicanalisi, che è fondato sui metodi della psicanalisi o è attuato secondo questi: esame, indagine p.; ricerche p.; metodo...