Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Edoardo Weiss
Giovanna Pavanello
Edoardo Weiss, allievo di Sigmund Freud (1856-1939) a Vienna, fu un «autentico» e «tenace pioniere», come lo definì il suo stesso maestro (E. Weiss, Sigmund Freud as [...] opere di Freud, di Anna Freud (1895-1982), di Marie Bonaparte (1882-1962), e un volume di Weiss e altri psicoanalisti italiani in onore di Freud per il suo ottantesimo compleanno. Infine Weiss, con la collaborazione di Servadio, allora redattore dell ...
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difesa, meccanismi di
Alessandra Magistrelli
Geni Valle
Come l'uomo, gli altri animali e le piante si difendono dai pericoli
I meccanismi di difesa sono propri dell'organismo quando deve proteggersi [...] , scoprì i meccanismi di difesa e ne descrisse alcuni (per esempio, la rimozione); Anna Freud, sua figlia e psicoanalista infantile, ne approfondì lo studio descrivendo dieci meccanismi.
Anna Freud spiega che essi entrano in funzione per fronteggiare ...
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Bulimia
Massimo Cuzzolaro
La bulimia, intesa come voracità smisurata, figura nelle letterature e nelle mitologie di tutte le epoche. Dalla medicina è stata considerata a lungo sintomo di varie malattie: [...] ha due parole per dire mangiare: essen, per gli esseri umani e fressen, per gli animali. Le pazienti di M. Wulff, psicoanalista tedesco al quale si attribuisce la prima (1932) descrizione clinica di quella sindrome che oggi si chiama bulimia nervosa ...
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Gruppo
Jaime Ondarza Linares e Leonardo Ancona
Per gruppo s'intende, genericamente, ogni aggregato, volontario o naturale, che si colloca tra l'individuo e la società. Da un punto di vista meramente [...] di doppi rimandi costituisce una sorta di 'spazio intermediario' o 'di transito' della relazione, analogo a quello che, secondo lo psicoanalista inglese D.W. Winnicott (1971), caratterizza nel bambino tra i 4 e i 12 mesi il passaggio dalla relazione ...
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PSICOANALISI
Sergio Bordi
(XXVIII, p. 455; App. II, II, p. 627; III, II, p. 516; IV, III, p. 83)
Nelle ultime due decadi la p. è stata ricca di fermenti e di mutamenti così insoliti che per essa si [...] atteggiamento può essere ben esemplificato dal modo in cui nel 1974 si esprimeva H. Loewald, uno dei più influenti psicoanalisti nordamericani: "Non sembra che Freud abbia riconosciuto a sufficienza che la realtà della scienza di cui parlava non è ...
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Freud, Sigmund
Simona Argentieri
Il fondatore della psicoanalisi
Originario della Moravia e attivo a Vienna tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, Sigmund Freud fu il fondatore della psicoanalisi, [...] a Londra. Lo accompagnano la moglie e la figlia Anna, la più giovane e prediletta, a sua volta valente psicoanalista e che sarà la sua erede intellettuale. Grazie alla principessa Marie Bonaparte, una delle sue migliori allieve, Freud riuscirà ...
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psicologia
Geni Valle
Capire come funziona la mente
Il termine psicologia, derivato dal greco psychè «anima» (intesa come luogo del pensiero) e lògos «discorso, indagine», designa una scienza che osserva, [...] presupposti metodologici e differenti oggetti di indagine.
La psicoanalisi creata da Freud – insegnata nella scuola di formazione per psicoanalisti – è sia un metodo di indagine e una teoria sul funzionamento della mente, sia una tecnica terapeutica ...
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Salute
Howard S. Friedman
Giorgio Santacroce
Il termine salute (dal latino salus, "salvezza, incolumità, integrità", affine a salvus, "salvo") in medicina indica lo stato di benessere individuale, [...] da parte dei disturbi mentali di contribuire alle malattie organiche (Dunbar 1943). Basandosi sull'osservazione clinica, lo psicoanalista F. Alexander (1950) rispose affermativamente e suggerì che diverse malattie sono causate da specifici conflitti ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] al 1953, perché alla fine della prima legislatura Perrotti non si ricandidò alle elezioni politiche, da allora l’attività di psicoanalista segnò la sua vita di medico e di studioso.
Nel 1948 divenne direttore della rivista Psiche. Su quelle pagine ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] stato biochimico o neurofisiologico, negando in tal modo l'esistenza di logiche e codici onirici, e gli psicoanalisti, dall'altro, che ritengono i simboli onirici derivanti da un complesso lavorio del cervello, che è necessario interpretare ...
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patobiografia
s. f. Biografia che illustra le devianze patologiche delle persone delle quali ricostruisce la vita. ◆ Psichiatri e psicoanalisti negli ultimi decenni si sono ripetutamente confrontati con la personalità di Hitler: […] Nel tempo...
epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...