Tustin, Frances
Mauro La Forgia
Psicoanalista inglese, nata a Londra il 23 marzo 1922 e ivi morta il 27 ottobre 1996. Specializzatasi in psicoterapia infantile alla Tavistock Clinic di Londra nei primi [...] collaborazione con l'istituto di Neuropsichiatria dell'Università 'La Sapienza' di Roma, formando una generazione di psicoanalisti dell'infanzia.
Il contributo della T. alla comprensione degli stati autistici si colloca in parziale continuità con ...
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Psichiatra, psicoterapeuta e scrittore statunitense di origine russa (n. Washington D.C. 1931); professore emerito della Stanford University, è annoverato tra gli specialisti di maggior interesse a livello [...] ed.) ed Existential psychotherapy (1980), che hanno contribuito a formare in oltre trent'anni più generazioni di psicologi, psicoanalisti e psicoterapeuti in tutto il mondo. Nel 2008 ha pubblicato Staring at the sun: overcoming the terror of death ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Edoardo Weiss
Giovanna Pavanello
Edoardo Weiss, allievo di Sigmund Freud (1856-1939) a Vienna, fu un «autentico» e «tenace pioniere», come lo definì il suo stesso maestro (E. Weiss, Sigmund Freud as [...] opere di Freud, di Anna Freud (1895-1982), di Marie Bonaparte (1882-1962), e un volume di Weiss e altri psicoanalisti italiani in onore di Freud per il suo ottantesimo compleanno. Infine Weiss, con la collaborazione di Servadio, allora redattore dell ...
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mentalizzazione
Abilità consistente nel considerare il comportamento altrui come frutto di stati mentali simili ai propri e come capacità di tenere a mente la mente propria e altrui, ossia di riconoscerne [...] profondamente influenzato la teoria e la pratica della psicoterapia. Un precursore del concetto di m. in psicoterapia è lo psicoanalista Wilfred R. Bion, che già tra gli anni Cinquanta e Sessanta del 20° sec. aveva definito la cosiddetta funzione ...
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PSICOANALISI
Sergio Bordi
(XXVIII, p. 455; App. II, II, p. 627; III, II, p. 516; IV, III, p. 83)
Nelle ultime due decadi la p. è stata ricca di fermenti e di mutamenti così insoliti che per essa si [...] atteggiamento può essere ben esemplificato dal modo in cui nel 1974 si esprimeva H. Loewald, uno dei più influenti psicoanalisti nordamericani: "Non sembra che Freud abbia riconosciuto a sufficienza che la realtà della scienza di cui parlava non è ...
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SERVADIO, Emilio
Biancamaria Puma
– Nacque il 14 agosto 1904 a Sestri Ponente (Genova), primogenito di Cesare, dirigente della Navigazione generale italiana (NGI), e di Faustina Finzi, entrambi ebrei.
Manifestò [...] di Auschwitz. Riprese la sua collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana e, recuperati i contatti con gli altri psicoanalisti, s’impegnò con i suoi colleghi a ricostituire ufficialmente la SPI – soppressa dalla dittatura fascista – e a ...
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bisogno/desiderio
Il b. indica la mancanza di qualcosa di indispensabile, legata all’indifferibilità di colmare un’assenza o una carenza di soddisfazione; il d. invece è legato a tracce mnestiche, cioè [...] cui un d. viene trattatto come un b. e viceversa. Freud stesso pone in termini sfumati la distinzione. Gli psicoanalisti postfreudiani hanno contribuito a una distinzione più netta dei termini da quando hanno preso in considerazione le origini del Sé ...
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identificazione proiettiva
Meccanismo di difesa psichico descritto per la prima volta da Melanie Klein nel 1946, con il significato di operazioni mentali inconsce del bambino con cui questi fantastica [...] dei confini interpersonali ed intrapsichici. Il concetto di i. p. è entrato a far parte del patrimonio di tutti gli psicoanalisti, non solo di quelli che si riconoscono nel modello kleiniano, ed è inteso come un meccanismo di difesa (per altro ...
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epistemologia della psicoanalisi
Jorge Canestri
Vengono qui affrontati i problemi legati alla conoscenza scientifica in psicoanalisi, alla sua produzione e ai criteri di validazione. Questo approccio [...] ’ottica; sono esse che consentono di differenziare una cellula da una macchia di luce. Lo strumento con il quale lo psicoanalista legge i ‘fatti psicoanalitici’ è la sua propria mente, ed essa ubbidisce a leggi ben precise. Variazioni nel contenuto ...
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illusione
In psicoanalisi, soprattutto nel suo significato iniziale che non si discosta dal senso corrente, rappresentazione errata o vagheggiante di una situazione, di un oggetto fisico (per es., le [...] civiltà».
Winnicott e il ribaltamento dell’illusione
Eugenio Gaddini, uno dei più noti psicoanalisti italiani, ha reso merito a Donald W. Winnicott, pediatra e psicoanalista britannico, di essere stato il primo a parlare dell’importanza dell’i. in ...
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patobiografia
s. f. Biografia che illustra le devianze patologiche delle persone delle quali ricostruisce la vita. ◆ Psichiatri e psicoanalisti negli ultimi decenni si sono ripetutamente confrontati con la personalità di Hitler: […] Nel tempo...
epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...