feticismo
Anomalia del comportamento sessuale (facente parte del più ampio raggruppamento delle cosiddette parafilie) descritta per la prima volta dallo psichiatra tedesco Richard von Krafft-Ebing nel [...] , indumenti intimi e talvolta gli animali. Il f. si riscontra per lo più negli uomini: secondo l’interpretazione psicoanalitica, l’uso sessuale del feticcio serve inconsciamente al soggetto per evitare l’angoscia di castrazione, perché per mezzo di ...
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Psicologia dinamica
Giovanni Jervis
Rapporti con la psicoanalisi
Il termine generico di psicologia dinamica viene abitualmente usato per designare quelle teorie della mente e dei legami interpersonali [...] da Freud, da Jung e da tutti gli autori che si rifanno, anche indirettamente e magari con riserve critiche, all'ambito psicoanalitico. Se da un lato la p. d. utilizza, talora con qualche eclettismo, spunti e idee che emergono dalla pratica dei ...
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Psicoanalista e pedopsichiatra inglese, nato a Londra il 26 febbraio 1907. Studia scienze naturali e medicina a Londra, specializzandosi in psichiatria infantile; inizia l'analisi didattica con J. Rivière [...] cui inizia la supervisione con la Klein, B. sostiene la compatibilità del suo punto di vista con quello della società psicoanalitica britannica, ma già nel 1939 il lavoro The influence of early environment in the development of neurosis and neurotic ...
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Poeta e critico inglese, nato nello Yorkshire il 27 settembre 1906. Studiò (dapprima matematica) presso il Magdalene College di Cambridge, dove ebbe maestro I. Richards, che lo incoraggiò a compiere la [...] quest'opera si notavano inoltre gl'influssi e gli apporti così della critica sociologica marxista come della critica psicoanalitica, che dovevano divenire più evidenti e consistenti nelle due opere successive, Some versions of pastoral (1935) e The ...
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epistemologia della psicoanalisi
Jorge Canestri
Vengono qui affrontati i problemi legati alla conoscenza scientifica in psicoanalisi, alla sua produzione e ai criteri di validazione. Questo approccio [...] alla pratica clinica. Diede a questa congiunzione il nome di Junktim ed essa fu il modello canonico di ricerca psicoanalitica – per alcuni ancora l’unico accettabile – prevalente per molti anni. Oggi non si accetta che la pratica clinica abbia ...
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LEVI BIANCHINI, Marco
Alberto Zanobio
Nacque a Rovigo il 28 ag. 1875, primogenito del banchiere Michelangelo Levi, appartenente a una agiata famiglia ebraica veneziana, e di Enrichetta Bianchini. Il [...] privata ricca di oltre 12.000 volumi dei quali circa un migliaio furono acquistati, col consenso degli eredi, dalla Società psicoanalitica italiana, che ne fece il primo nucleo della sua biblioteca romana.
Il L. morì a Nocera Inferiore il 21 ag ...
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mito
Dal greco mythos, «racconto, favola, leggenda». Nel pensiero filosofico il termine indica, già dall’antichità, il racconto fantastico che non prevede dimostrazione, e in questo senso è opposto al [...] ), in chiave antropologico-strutturalistica (Lévi-Strauss) o etnologica (Malinowski); in chiave storico-religiosa (Otto, Eliade); in chiave psicoanalitica (per Freud il linguaggio simbolico trova espressione sia nel m. sia nel sogno; Jung estende la ...
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Bordwell, David
Karel Thein
Teorico statunitense del cinema, nato a Rochester (New York) il 23 luglio 1947. Sostenitore di una teoria del cinema basata sulla contaminazione tra formalismo e psicologia [...] sia al contesto storico dei film analizzati. Superando le diverse correnti dei film studies (semiotica, marxista, femminista, psicoanalitica), egli ha elaborato una propria maniera di costruire una storia degli stili e dei modi di produzione. Con ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] H. Bloom, Agon. Towards a theory of revisionism, New York-Oxford 1982 (trad. it. Milano 1985).
A. Serpieri, L'approccio psicoanalitico: alcuni fondamenti e la scommessa di una lettura, in Il testo moltiplicato. Lettura di una novella del Decameron, a ...
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narcisismo
L’amore, normale o patologico, verso sé stessi. È stato lo psichiatra tedesco Paul Nacke a usarlo per la prima volta (1898) per riferirsi alla descrizione, a opera dello psichiatra Havelock [...] nel fondamentale lavoro Introduzione al narcisismo (1914), Freud sviluppa ulteriormente il concetto e lo inquadra nella teoria psicoanalitica.
Il narcisismo inteso come tappa dello sviluppo e fondamento dell’autostima
Nel pensiero di Freud, l’amore ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...
psicanalitico
psicanalìtico (o psicoanalìtico) agg. [der. di psic(o)analisi] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla psicanalisi, che è fondato sui metodi della psicanalisi o è attuato secondo questi: esame, indagine p.; ricerche p.; metodo...