Nel linguaggio comune s'indica col termine delinquente colui che ha commesso un delitto o più delitti, attribuendosi al termine stesso un significato che implica riprovazione morale per la gravità della [...] linguaggio tecnico-giuridico e in quello delle scienze criminali il termine delinquente mantiene un analogo significato generico; ma tuttavia è da avvertire che in ordine a una determinazione precisa del , Sulla psicologiadel delinquente istintivo ...
Leggi Tutto
Per gli ultimi venti anni, durante i quali la produzione del libro ha fatto registrare mutamenti notevoli, manca un'analisi complessiva dell'editoria libraria, e mancano indagini conoscitive dei singoli [...] ). Infine notizie sull'attività editoriale del nostro Istituto.
bari. - Dedalo libri (1965), volumi di psicologia, sociologia, filosofia e filosofia della scienza, etnologia, linguaggio e scienza della comunicazione, architettura, urbanistica ...
Leggi Tutto
Filosofo francese, nato a Grenoble il 30 settembre 1714. Dopo un primo periodo di tempo in cui, morto il padre, abitò in casa del fratello maggiore, e venne in contatto col Rousseau, precettore dei figli [...] idee-sensazioni, che hanno per segni le parole. La questione dellinguaggio si trovò, così, a coincidere con quella logico-metodologica, e, su quel fondamento di una psicologia rozzamente sensistica, venne fuori il pensiero dominante della posteriore ...
Leggi Tutto
La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] scardinano ogni visione 'monologica' e autoritaria dellinguaggio e dell'esperienza. Questi concetti di Borsellino, La tradizione del comico, Milano 1989.
P. Santarcangeli, Homo ridens. Estetica, filologia, psicologia, storia del comico, Firenze 1989 ...
Leggi Tutto
MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] , non v'è dubbio - di Drei Frauen: tre ritratti di donne in cui più dellinguaggio tendente al simbolo e alla stilizzazione, è semmai una certa problematica psicologica - l'incomunicabilità fra i sessi, per esempio - a sottolineare talune affinità e ...
Leggi Tutto
NAUMAN, Bruce
Carlotta Sylos Calò
Artista statunitense, nato a Fort Wayne (Indiana) il 6 dicembre 1941. Protagonista della stagione antiformale che si sviluppò nella seconda metà degli anni Sessanta [...] azioni, environment e film con cui affronta temi legati al corpo e al linguaggio, spesso con riferimenti alla psicologia della Gestalt, alla filosofia dellinguaggio di Ludwig Wittgenstein e al teatro dell’assurdo. Tra i più interessanti protagonisti ...
Leggi Tutto
RUEDA, Lope de
Autore drammatico, nato a Siviglia ai primi del sec. XVI, morto a Cordova nel 1565. Di origini assai umili, dapprima apprendista orafo, aggregatosi poi a una compagnia di comici italiani, [...] d'intermezzi, di contenuto elementare e popolaresco, con una psicologia fragile ma tutta nativa e un gusto ingenuo per il è chiarificata dalla rapidità del dialogo, dall'agilità delle scene, dalla perspicuità dellinguaggio; ma complessivamente la ...
Leggi Tutto
Scrittore austriaco, nato a Vienna il 1° novembre 1886, morto a New Haven (Stati Uniti) il 30 maggio 1951. Figlio di un industriale tessile viennese, e lui stesso direttore di una fabbrica tessile, nel [...] i germi di quella radicale evoluzione tecnico-formale dellinguaggio che porterà B. ad attingere nel suo era dedicato, presso l'università di Princeton, a ricerche sulla psicologia delle masse, intesa - più che nel significato tecnico della parola ...
Leggi Tutto
Linguista statunitense, nato a St. Paul (Minnesota) il 9 agosto 1929. Ha studiato alle università del Minnesota e del Michigan, dove ha conseguito il PhD nel 1961. Docente prima alla Ohio State University [...] che costituiscono i suoi argomenti, non coglie le ambiguità dellinguaggio naturale, per cui in una frase come Mario ha prestata alla psicologia cognitiva, alla pragmatica, e ai rapporti fra organizzazione linguistica ed esperienze del mondo reale. ...
Leggi Tutto
Psicologo cognitivo britannico, nato a Leeds il 23 marzo 1934. Ha studiato psicologia all'University College di Londra e alle università di Princeton (USA) e Cambridge (Gran Bretagna). Professore di Psicologia [...] fenomeni di memoria in senso stretto, B. lo applica ad alcune importanti aree della psicologia normale dell'adulto ed evolutiva, per es. la comprensione dellinguaggio e i processi di lettura e il loro sviluppo nel bambino. Infine, alcune sindromi ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
psicolinguistica
psicolinguìstica s. f. [comp. di psico- e linguistica]. – Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano, con particolare attenzione alle...