Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] pedagogia, dalla didattica, dalla psicologia individuale e collettiva in questi talvolta da autori cattolici un linguaggio che poteva far pensare a con il Signore, unione vivente con la persona del Cristo, non significa in alcun modo escludere la ...
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Adoperata per il passato nei più varî significati, la parola oggi designa abitualmente un breve componimento teatrale senza pretese artistiche e che esaurisce il suo compito nel provvedere al fondamentale [...] o "farciture" del latino del Palazzo di giustizia col linguaggio delle strade. E appunto a ignoti basochiens del sec. XV alla simpatia, quanto, nella pur goffa e comica psicologia contadinesca e villanesca, è umanità, ineluttabilità e qualche ...
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Nella civiltà latina dolus venne ad assumere il significato di frode, in contrapposto a violenza, e cioè, secondo la definizione di Labeone, riferita da Ulpiano (1, 2, Dig., de dolo malo, IV, 3); calliditas, [...] di dolo contrapposto a colpa.
Diritto civile. - Nel linguaggio giuridico la parola dolo denota anzitutto il comportamento di chi, ad ogni ipotesi psicologicamente equivalente Per questa teoria, accolta dal nostro diritto, l'imputabilita del reato è ...
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Come automatismo psicologico, in senso lato, si può ritenere soprattutto l'automatismo motore, per il quale, sotto l'influenza dell'esercizio, della ripetizione e dell'abitudine, si organizzano in noi [...] utilizzazione, questi automatismi motori conservano qualcosa del processo psicologico dal quale provengono e che essi esteriorizzano certe abitudini di pensiero, certe monotonie di linguaggio, certe figurazioni stereotipate sono frutto di tali ...
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Per a. c. s'intende il settore dell'antropologia culturale che studia le funzioni cognitive umane in connessione con i contesti culturali in cui tali funzioni si esplicano. L'a. c. (o etnoscienza) è nata [...] Shore (Shore 1996), l'avvicinamento di a. e psicologia cognitive può realizzarsi nell'ambito di una teoria della della scrittura, Milano 1986.
G.R. Cardona, I linguaggidel sapere, Roma 1990.
B. Berlin, Ethnobiological classification, Princeton ...
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I concetti di ansia e di angoscia sono entrati in psicopatologia tardivamente, posteriormente alle speculazioni filosofiche di S. Kierkegaard (per le quali v. angoscia, in questa App.): nel 1866 il Morel [...] tanto più che presso i popoli di lingua sassone il linguaggio corrente e l'uso psichiatrico sogliono adoperare un solo termine del timore e della paura, ma priva di una giustificazione evidente e sufficiente sul piano della causalità psicologica; ...
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MADACH, Imre (Emerico)
Giulio de Miskolczy
Poeta ungherese, nato il 21 gennaio 1823 ad Alsósztregova (Dolnia Strehová); ebbe un'educazione rigidamente cattolica, e, finiti gli studî di giurisprudenza, [...] composizioni, né di vera psicologia. Oltre che nella commedia per liberare i suoi discendenti dalla miseria del vivere, quando Eva gli fa sapere e i dialoghi comprendono troppi elementi dialettici. Il linguaggio, ricco bensì di forza e di enfasi, è ...
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È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella [...] loro intrinseco valore o per la loro efficacia nella storia del pensiero le seguenti: 1. la spiritualistica, per cui psicologico e il concetto speculativo della coscienza si distinguono tardi e lentamente dal concetto etico, ancor vivo nel linguaggio ...
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BYKOV, Vasil' (Vasilij) Vladimirovič
Scrittore bielorusso, nato a Čerenovščina (Vitebsk) il 19 giugno 1924. Di origine contadina, B. frequenta l'Istituto d'arte di Vitebsk, che lascia nel 1941 per andare [...] del periodo bellico e del primo dopoguerra aveva raccontato l'eroismo e la vittoria del storia russa.
Tutto concentrato sulla psicologia dei personaggi, B., che luogo, strutture narrative semplici e un linguaggio disadorno, sul cui sfondo far risaltare ...
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Poeta danese, nato a Copenaghen il 9 ottobre 1846, morto a Hornbaek il 14 gennaio 1908. Nella giovinezza il D si dedicò alla pittura, e ritrasse paesaggi marini con abilità tecnica, ma durante un soggiorno [...] , che aveva formulato le teorie del naturalismo, a cui appunto s'ispiravano accoglieva nella sua espressione un linguaggio più fresco e più schietto Den hellige Ild (Il fuoco sacro, 1901). La psicologia vi manca spesso di profondità, la filosofie è ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
psicolinguistica
psicolinguìstica s. f. [comp. di psico- e linguistica]. – Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano, con particolare attenzione alle...