Makavejev, Dušan
Riccardo Martelli
Regista cinematografico serbo, nato a Belgrado il 13 ottobre 1932. Cineasta eminentemente politico, tra la metà degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta è stato [...] film. Già dal 1953, quand'era ancora studente di psicologia all'università di Belgrado, cominciò a interessarsi al cinema. M. è sembrato tornare in parte ai temi e al linguaggiodel suo periodo iugoslavo: alla vicenda di un ufficiale sovietico che ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] natura, combattuta tra l'aspirazione alla solitudine del filosofo e l'attaccamento alla società in 'interesse per l'uomo dalla psicologia tormentata e contraddittoria ispira anche espressione delirante, per il linguaggio liricizzante, le resero modello ...
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Unità capace di esplicare una determinata funzione, sia isolatamente, sia come parte di un sistema.
Biologia
Unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita da diversi tipi di tessuti associati per [...] convocazione del collegio, presentazione di proposte sugli ordini del giorno con altri o., come gli ossigenatori.
Psicologia
Inferiorità d’o. Concetto introdotto da
In psicanalisi, simbolica d’o. e linguaggio d’o. sono l’espressione simbolica, ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] narrativa e di ambientazione, come anche di personaggi tradizionali con una propria psicologia. Unico protagonista sia del testo scritto sia della messa in scena è il linguaggio, ricco di neologismi o di parole desuete, e costellato di lunghissimi ...
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Filosofo (Saint-Malo 1709 - Berlino 1751). Medico e chirurgo, nella sua opera più famosa, L'homme machine (1747), sostenne che l'uomo, come gli animali, è una macchina: tutte le sue facoltà devono quindi [...] organiche, alla struttura del sistema nervoso centrale, in particolare del cervello. La psicologia, lo studio dell'" dell'anatomia, della fisiologia, della medicina. Di concessioni al linguaggio metafisico, intese a confondere la censura, non vi è ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] linguaggio di E. notevolmente estraneo al linguaggio scolastico e non intendevano la prospettiva neoplatonica che ne regge il pensiero. ▭ La metafisica di E. ha il suo corrispondente nella psicologia i Fratelli e Sorelle del Libero Spirito, la sua ...
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Grandin, Temple. – Zoologa statunitense (n. Boston 1947). Laureatasi in Psicologia presso il Franklin Pierce College nel 1970 e addottoratasi in Scienze animali alla University of Illinois at Urbana-Champaign [...] progettista di allevamenti realizzati a partire dallo studio del comportamento dei bovini e volti a minimizzare lo Temple Grandin (2010). G. è autrice di numerosi studi sul linguaggio e le emozioni degli animali, tra i quali occorre citare almeno ...
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Fisiologo russo (Teplyj Stan, od. Sečenovo, 1829 - Mosca 1905), fu professore di fisiologia nell'Accademia di medicina e chirurgia di Pietroburgo (1860-70) e nelle univ. di Odessa (1871-76), Pietroburgo [...] celebre opera Refleksy golovnogo mozga ("I riflessi del cervello", 1866). S. vi distinse i 'attività psichica, come il pensiero, il linguaggio, le emozioni, è formata da riflessi fisiologia e riconobbe alla psicologia un'autonomia basata sull' ...
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Storico dell'arte austriaco naturalizzato britannico (Vienna 1909 - Londra 2001). Studiò con J. Schlosser. Dal 1936 si trasferì a Londra al Warburg Institute, che diresse dal 1959 al 1974. Insegnò storia [...] del Rinascimento, dibattendo vivamente i problemi teorici dell'esperienza artistica con particolare riferimento alla psicologia , 1990, 1995): un manuale di storia per ragazzi che unisce all'ampiezza di visione un linguaggio semplice e trasparente. ...
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Regista italiano (n. Roma 1932). Nel 1960 si trasferì a Stoccolma, per lavorare al Marionetteatern di Michael Meschke; influenzato dal lavoro sulle macchine cinetiche dello scultore Harry Kramer e dalle [...] e alla scultura favorì la creazione di un linguaggio scenico visuale, refrattario alla psicologia e alla narrazione, votato al gioco e alla poetico. È considerato il capostipite e il maestro del teatro d'avanguardia degli anni Sessanta. In seguito ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
psicolinguistica
psicolinguìstica s. f. [comp. di psico- e linguistica]. – Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano, con particolare attenzione alle...