Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, dellinguaggio, del [...] in esame la prima antitesi, quella che li contrapponeva ai materialisti.
Il problema del significato o del contenuto semantico
Secondo un approccio psicologico, il comportamento di ogni essere umano esprime ciò che egli desidera e crede, nonché ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] impegna a trasferirsi a Roma. Nel 1906, a un convegno di psicologia che si tiene a Monaco di Baviera, conosce Mario Calderoni (1879- un rapporto di mutua dipendenza.
Sensibile all’importanza dellinguaggio e al ruolo delle definizioni in filosofia e ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] che fonda l'unità della scienza nell'ambito dellinguaggio e la riduce al discorso logico-fisico. Mangione, Padova 1992; M. Quaranta, Tre posizioni su L. G., in Rivista di psicologia, 1992, nn. 2-3; Id., Un ricordo, una riflessione, in Il Contributo, ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] si ripeté, in forma moderna, alla fine dell'Ottocento tra gli psicologisti (come F. Brentano), i quali, al modo dei nominalisti, psichiche le quali, tradotte nei segni convenzionali dellinguaggio, assumono carattere universale e rendono possibile il ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] filosofia. Fu un periodo particolarmente fruttuoso per l'elaborazione del suo pensiero circa i rapporti tra psicologia e logica e la funzione dellinguaggio, i cui risultati espose sia nel corso di psicologia tenuto nel 1861-62 (cfr. Il pensiero e la ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] è esteso anche ad alcuni fenomeni mentali. La psicologia analizza i fenomeni psicofisici; le neuroscienze studiano il che da fenomeni come i sogni o gli errori involontari dellinguaggio (lapsus) o certi comportamenti morbosi si possa risalire alle ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] psicologia – si raccolse nel Verein Ernst Mach, poi detto Wiener Kreis (➔ Vienna), con lo scopo di diffondere una «visione scientifica del , indipendentemente da tutte le altre proposizioni dellinguaggio. D’altra parte acquistavano sempre più ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] i suoi aspetti etici e vitalistici. Interessato soprattutto a problemi psicologici, morali e religiosi, James dette infatti al p. una neopositivismo: muovendo dalla concezione pragmatistica dellinguaggio e della scienza come formulazioni simboliche ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e dellinguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] voce, Newell e Simon hanno cercato di fornire una descrizione del modo in cui le informazioni pertinenti alla soluzione di un dalle sempre più strette connessioni fra tali ricerche e la psicologia cognitiva, un problema con cui tale orientamento si è ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] rende implausibile tanto il monismo materialista quanto la riduzione del vocabolario della psicologia all’unico linguaggio delle proposizioni della scienza fisica. Nell’ambito della psicologia filosofica l’i. è quella dimensione relazionale per cui ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
psicolinguistica
psicolinguìstica s. f. [comp. di psico- e linguistica]. – Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano, con particolare attenzione alle...