Regista cinematografico italiano, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Personalità fra le più rappresentative del cinema contemporaneo, anticipa il Neorealismo con un documentario, Gente del Po (1943), [...] e stilistiche di straordinaria vitalità espressiva, non ultime, in Deserto rosso, quelle ricollegabili alle funzioni narrative e psicologiche del colore.
Il decennio che segue vede A. prendere le distanze dalle cornici italiane, in mezzo alle ...
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Gibson, Mel
Simone Emiliani
Attore, regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Peekskill (New York) il 3 gennaio 1956. Emigrato in Australia nel 1968, si è diplomato presso il National [...] alla sua prestanza fisica ma di essere anche interprete eclettico, capace di arricchire i personaggi di impercettibili sfumature psicologiche come dimostrano i successivi The Bounty (1984; Il Bounty) di R. Donaldson (suo primo film di produzione ...
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KAZAN, Elia (propr. E. Kazanjoglous)
Regista e attore americano, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909. Negli S. U. A. fin dal 1913, nel 1932 entrò come attore nel Group Theater e nel 1938 esordì [...] in the streets, Bandiera gialla, 1950; East of Eden, 1955), talvolta indugia suggestivamente su toni realistici e dimensioni psicologiche (A tree grows in Brooklyn, 1945; Viva zapata!, 1952), ma più spesso è attratto dalla documentazione sociale e ...
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Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] La capacità di P. di ricondurre i codici dei generi a un mondo personale, attraversato da sussulti e contraddizioni sia psicologiche sia sociali, nonché da invenzioni metaforiche, si manifestò con La decima vittima (1965), scritto con Ennio Flaiano e ...
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Gégauff, Paul
Serafino Murri
Sceneggiatore francese, nato a Blötsheim Haut-Rhin (Alsazia) il 10 agosto 1922 e morto a Gjøvik (Norvegia) il 24 dicembre 1983. Nel corso del lungo connubio artistico con [...] . La vivisezione delle motivazioni individuali alla base del crimine, unita a una sottile e ipercritica analisi delle tipologie psicologiche della classe borghese sono i tratti salienti della scrittura tagliente di G., che continuò la sua ricerca in ...
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HEPBURN, Katharine
Francesco Bolzoni
(App. II, I, p. 1183)
Attrice cinematografica e teatrale statunitense. L'esaurirsi dello studio system dovuto all'affermarsi della televisione, pur costringendo [...] la H., affiancata da solidi registi e attori, conferma schiettezza di accenti e attendibilità nelle notazioni psicologiche. Grazie a una recitazione priva di esibizionismi, sempre consapevole della straordinaria ricchezza dei propri mezzi espressivi ...
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Dwan, Allan (propr. John Aloysius)
Bruno Roberti
Regista cinematografico canadese, naturalizzato statunitense, nato a Toronto il 3 aprile 1885 e morto a Woodland Hills (California) il 21 dicembre 1981. [...] delle sue opere più celebri, Sands of Iwo Jima (Iwo Jima deserto di fuoco), film bellico ricco di risvolti psicologici, interpretato da John Wayne. Nel decennio successivo lavorò con il produttore indipendente Benedict Bogeans e il direttore della ...
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Checchi, Andrea
Silvio Alovisio
Attore cinematografico, nato a Firenze il 21 ottobre 1916 e morto a Roma il 29 marzo 1974. Dagli esordi negli anni Trenta ai numerosi sceneggiati televisivi dei primi [...] Con una recitazione essenziale, spoglia di ogni ridondanza, C. indicò per il melodramma un'alternativa ricca di sottigliezze psicologiche a confronto degli eccessi interpretativi tipici del genere.
Nel dopoguerra fornì le sue prove più mature; seppe ...
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Baker, Carroll
Francesco Costa
Attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Johnstown (Pennsylvania) il 28 maggio 1931. Bionda, formosa, lo sguardo ingenuo e insieme perverso, dapprima si [...] le aveva offerto la possibilità di affrontare in Something wild (Momento selvaggio) un personaggio dalle più complesse sfumature psicologiche, allontanandosi così dai suoi ruoli consueti, ma anche dal successo, che in seguito riconquistò grazie, in ...
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Fábri, Zoltán
Silvana Silvestri
Regista e scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 15 ottobre 1917 e morto ivi il 24 agosto 1994.
Considerato il più autorevole rappresentante della cinematografia [...] un tipico esempio della creatività di F., legata al folclore e ai problemi sociali, con attenzione alle sfumature psicologiche e alle ambientazioni rurali, ed ebbe inoltre il merito di rivelare Mari Törőcsik, una delle più grandi interpreti ...
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psicologia
psicologìa s. f. [dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» (v. psico-) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici. A seconda dell’impostazione, si distinguono...
psicologico
psicològico agg. [der. di psicologia] (pl. m. -ci). – 1. a. Relativo alla psicologia, che riguarda o interessa la psicologia: dottrina, indagine, teoria p.; esperimento psicologico. In psicologia sperimentale, profilo p., descrizione...