Nel diritto pubblico romano, la più antica fra le magistrature minori, attestata dal 5° sec. a.C.: con l’introduzione del consolato, ciascuno dei 2 consoli ebbe come ausiliare un quaestor, in origine di [...] dove erano depositate le chiavi del tesoro. Tale gestione comprese la riscossione delle entrate, la revisione dei conti dei pubblicani, l’esazione delle ammende, i procedimenti contro i debitori dello Stato. Per le spese i q. provvedevano di loro ...
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tributo Nell’antica Roma, contribuzione obbligatoria dei cittadini allo Stato, pagata in rapporto al censo e prelevata per tribù (donde il nome). Il termine ha poi assunto significato più ampio, per indicare [...] mancanza di certezza e di equa ripartizione degli oneri finanziari e il modo della riscossione, affidata a potenti società di pubblicani che ne tenevano l’appalto, contribuivano a ridurre le province in stato di grave oppressione. I modi di esazione ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] nei confronti di istituzioni (il sabato, il divorzio, il Tempio) e di persone giudicate impure dalla l. (lebbrosi, samaritani, pubblicani ecc.) sia con il subordinare la l. alla predicazione del regno di Dio e all’accoglienza della sua stessa persona ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...