Generale e uomo politico romano (n. 235 - m. 183 a. C.); figlio di P. Cornelio Scipione (v.) console nel 218 a. C., nello stesso anno partecipò alla battaglia del Ticino, dove, secondo una tradizione, [...] , indusse gli avversarî capeggiati da Catone a muovere contro di essi un'azione politica che va sotto il nome di processi degli Scipioni, prendendo a pretesto i 500 talenti che S. aveva avuto da Antioco come bottino di guerra, di cui riteneva di non ...
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Generale e uomo politico romano (n. 185 o 184 - m. 129 a. C.); figlio di L. Emilio Paolo, fu poi adottato da P. Cornelio Scipione, figlio dell'Africano. Nel 168 partecipò, al comando del padre, alla battaglia [...] di Pidna; nel 151 seguì il console L. Licinio Lucullo in Spagna contro i Celtiberi e nel 149 partecipò come tribuno all'assedio di Cartagine, dove subito guadagnò tal prestigio che Massinissa re di Numidia ...
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Figlio (n. 238 circa - m. 149 o 148 a. C.) del re Gaia, fu inviato dal padre nella Spagna, in aiuto ai Cartaginesi, coi quali nel 211 sconfiggeva PublioScipione, ma fu nel 207 fra gli sconfitti di Ilipa, [...] per opera del figlio di quello (il futuro Africano). Tornato in Africa nel 206 per rivendicarvi il regno paterno, che gli era stato usurpato, dopo aspra lotta lo perdette a opera di Siface. Ma si mise ...
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Generale cartaginese (m. 203 a. C.), il più giovane dei tre figli di Amilcare Barca. Prese parte, agli ordini del fratello Annibale, all'invasione dell'Italia, e diresse l'agguato dei Cartaginesi nella [...] di Giscone, le sorti dei Romani volsero al peggio: Publio e Gneo Scipione caddero in combattimento. Ma i Cartaginesi non seppero sfruttare il successo, così che quando sopraggiunse PublioScipione, il futuro Africano, Asdrubale Barca fu battuto. M ...
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1. Console nel 238 a. C., combatté vittoriosamente contro i Liguri; occupò inoltre la Sardegna. 2. Suo figlio, magister equitum dopo la battaglia di Canne, console nel 215, difese Cuma da un assalto di [...] tempio di Giove Capitolino, ma i senatori adunati in quello di Fides, accusandolo di aspirare alla corona, guidati da PublioScipione Nasica, seguiti da cavalieri, schiavi e clienti, piombarono nel Foro e sgominarono i partigiani di Gracco. Questi fu ...
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Gracco, Tiberio Sempronio
Tribuno della plebe (n. 162-m. 133 a. C.). Figlio dell’omonimo console del 177 e del 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l’Africano; fratello maggiore di Gaio Sempronio. [...] tempio di Giove Capitolino, ma i senatori adunati in quello di Fides, accusandolo di aspirare alla corona, guidati da PublioScipione Nasica, seguiti da cavalieri, schiavi e clienti, piombarono nel foro e sgominarono i partigiani di Gracco. Questi fu ...
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Magone II
Generale cartaginese (m. 203 a.C.). Figlio di Amilcare Barca, prese parte agli ordini del fratello Annibale all’invasione dell’Italia, e diresse l’agguato dei cartaginesi nella battaglia della [...] di Giscone, le sorti dei romani volsero al peggio: Publio e Gneo Scipione caddero in combattimento. Ma i cartaginesi non seppero sfruttare il successo, così quando sopraggiunse PublioScipione, il futuro Africano, Asdrubale Barca fu battuto. M. fu ...
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Uomo politico, generale e giurista romano (sec. 2º a. C.). Legato di Paolo Emilio nel 168 a. C., aggirò l'esercito di Perseo prima della battaglia di Pidna ed ebbe parte attiva nella battaglia; eletto console per il 162, dovette dimettersi perché il cognato Tiberio Gracco che aveva presieduto l'elezione dichiarò di avere inavvertitamente trasgredito una legge rituale. Da qui nacque il dissidio tra ...
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Figlio di Publio Cornelio Scipione Nasica, fu adottato da Metello Pio; nel 63 a. C. denunciò a Cicerone il tentativo di Catilina; fu console nel 52 con Pompeo, suo genero. Scoppiata la guerra civile, raccolse [...] truppe in Siria, comandò il centro dello schieramento nella battaglia di Farsalo; unitosi quindi a Giuba I, ebbe una parte importante nella guerra africana; dopo la battaglia di Tapso (46) si uccise ...
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Primo figlio di Scipione Africano (v.), augure nel 180 a. C., padre adottivo di Scipione Emiliano (v.). Di debole costituzione, si dedicò agli studî letterarî e fu autore di una Historia Graeca (tale probabilmente [...] nella lingua, non nel contenuto), lodata da Cicerone ...
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