PANDOLFINI, Famiglia
Giancarlo Landini
PANDOLFINI, famiglia di cantanti italiani dei secoli XIX e XX.
Francesco, baritono, nacque a Termini Imerese, presso Palermo, il 22 novembre 1833.
Dopo gli studi [...] essere considerata uno dei migliori esempi del tipo di soprano lirico venuto in auge nell’èra della Giovane Scuola e di Puccini. Era capace di un canto vibrante, ricco di espansione; rispetto a quello delle due illustri colleghe, il suo lirismo si ...
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DI VENANZO, Gianni
Roberta Ascarelli
Nacque a Teramo il 18 dic. 1920 da Domenico e da Luigina Trinietti. Nel 1937 una precoce passione per il mondo del cinema lo indusse a trasferirsi a Roma e, pochi [...] di cielo di A. Casadio; 1959: La prima notte di A. Cavalcanti, Il nemico di mia moglie ovvero Il marito bello di G. Puccini; 1960: Un mandarino per Teo di M. Mattoli, Vento del Sud di E. Provenzale, I delfini di F. Maselli; 1961: Il carabiniere a ...
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LAMPERTI, Francesco
Antonio Rostagno
Nacque a Savona l'11 marzo 1813. A sei anni entrò alla scuola di P. Rizzi a Lodi; terminati gli studi musicali divenne condirettore del locale teatro Filodrammatico, [...] nei paesi germanici (Abbiati, IV, p. 42). Nei primi mesi del 1885 E. Muzio, scambiando con Verdi alcune opinioni su Le Villi di G. Puccini, scriveva: "Lamperti mi scrive che la musica è fatta con la birra, non c'è una gocciola di vino" (Vetro, p. 220 ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] è bello fa' l'amore quann'è sera, e dovrò andarmene da solo a Spoleto a vedere Manon Lescaut di G. Puccini, disertando una manifestazione con scontri e tutto il resto. Finisce che gli trovo una settaria, speciale collocazione nel mio pantheon privato ...
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BALESTRIERI, Lionello
Giorgio Di Genova
Nacque il 12 sett. 1872 a Cetona (Siena) da un modesto muratore, che cercò di far seguire al figlio studi regolari presso l'Istituto di Belle Arti prima di Roma [...] Revoltella di Trieste per 5000 lire. Con la fama, per il B. venne l'agiatezza e l'amicizia di molti musicisti, tra cui Puccini, Giordano e Cilea.
Nel 1902 il B. andò a trovare il suo maestro Morelli morente a Napoli. Da questo viaggio nacque Gli ...
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BERNARDINI, Andrea
Raoul Meloncelli
Nacque a Buti (Lucca) nell'agosto 1824. Apprese le prime nozioni di solfeggio dal padre, dilettante di musica, che lo introdusse, ancora fanciullo, nella cantoria [...] a perfezionarsi negli studi; uguali consigli gli dette il celebre violinista A. Bazzini, che gli ottenne, da Niccolò Puccini, musicofilo e mecenate, lettere di presentazione per Rossini, allora direttore del liceo rnusicale di Bologna, e per il ...
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GASTALDON, Stanislao
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 6 apr. 1861 da Luigi e da Luigia Grazioli, apprese dal padre le prime nozioni musicali. Trasferitosi a Firenze, studiò pianoforte con T. Meliani, [...] Carlos di Lisbona, con la direzione di L. Mancinelli. La rappresentazione romana, di cui fa menzione lo stesso G. Puccini in una lettera indirizzata al fratello Michele in data 24 apr. 1890, fu particolarmente apprezzata dalla critica (cfr. Gara).
La ...
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Renoir, Marguerite
Stefano Masi
Nome d'arte di Marguerite Mathieu, montatrice francese, nata nel 1905 e morta nel luglio 1987. Portò nel montaggio l'eredità della narrazione distesa, maestosa e riflessiva [...] , che aveva accettato l'invito del governo fascista italiano di girare a Roma una versione cinematografica della Tosca di G. Puccini, e non lavorò mai più con lui. Divenne invece collaboratrice di Jacques Becker (tra il 1932 e il 1938 assistente ...
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– La multisensorialità del cinema installato. Bibliografia
Nell’orizzonte ‘transmediale’ che caratterizza il nuovo millennio il c. i. si inserisce come una pratica di confine tra cinema e arti visive in [...] come nelle opere di Eija-Liisa Ahtila (per es., Horizontal, 2011) e in quelle di Irit Batsry, Francesco Ruiz De Infante, Marlène Puccini; oppure, al contrario, dove il film per la sala si integra alla sua versione installata. Ne è esempio il film di ...
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Regista di opera lirica tedesco, nato a Pulheim (Renania Settentrionale, Vestfalia) l’8 settembre 1950. Esponente del cosiddetto Regietheater, caratterizzato da performance all’insegna della sperimentazione [...] l’azione sia la donna-oggetto, simboleggiata dal celebre divano rosso Bocca dello Studio 65. Dopo la Tosca di Giacomo Puccini a Stoccarda (1998) e l’allestimento dell’intera Tetralogia wagneriana a Dresda (2001-03), punto di arrivo della sua carriera ...
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puccinia
puccìnia s. f. [lat. scient. Puccinia, dal nome dell’anatomista Tommaso Puccini († 1735)]. – Genere di funghi della famiglia pucciniacee con alcune migliaia di specie, distribuite in tutto il mondo, parassite di piante diverse e spec....
pucciniano
agg. – Del musicista Giacomo Puccini (1858-1924): la musica p., i melodrammi p.; manoscritti, cimelî p.; o che concerne Puccini e la sua opera: la critica p. dell’ultimo decennio; con riferimento ai caratteri specifici della sua...