mosca
Ricorre in due similitudini di schietto sapore realistico: If XVII 51 non altrimenti fan di state i cani / ... quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani (in variante da mosconi, da [...] pulci o da tafani); altro esempio in XXVI 28. ...
Leggi Tutto
GIANNOTTI, Antonia
Anna Laura Saso
Figlia di Francesco d'Antonio, nacque a Firenze intorno al 1452. Erronea appare l'ipotesi della sua appartenenza al casato dei Tanini sostenuta da alcuni studiosi [...] nei secc. XV e XVI, Firenze 1852 (rist. anast. Milano 1958), pp. 5, 15-19; F. Flamini, La vita e le liriche di Bernardo Pulci, in Il Propugnatore, XXI (1888), pp. 224 s.; A. D'Ancona, Origini del teatro italiano, I, Torino 1891, pp. 268 s.; I. Del ...
Leggi Tutto
CEI, Francesco
Claudio Mutini
Le scarse notizie biografiche di questo rimatore fiorentino si devono alle diligenti ricerche di G. Volpi, il benemerito studioso del Pulci, il quale raccolse da varie [...] senso quasi sempre sicuro delle scelte espressive. E c'è infine il problema di una fedeltà molto pronunciata al dettato del Pulci, che si esplica anche nelle prove del gergo usato a fini caricaturali: tutto ciò documenta nel C. un interesse (se non ...
Leggi Tutto
Talitridi Famiglia di Crostacei Malacostraci Anfipodi prevalentemente marini; alcune specie abitano le lettiere umide, le formazioni a mangrovie e le coste sabbiose, come, per es., le pulci di mare. ...
Leggi Tutto
Genere di Cestodi Ciclofillidei. La specie più nota è D. caninum, parassita dei cani e accidentalmente dell’uomo, e la cui forma cistica (cisticercoide) si trova nelle pulci. ...
Leggi Tutto
accoccare
Emilio Pasquini
. Un solo esempio, nella Commedia (If XXI 102), in ambito di stile giocoso e quasi furbesco (non per nulla esemplare al Morgante del Pulci), dove vale " assestare "; più di [...] preciso gliel'accocchi si riferisce indeterminatamente a ‛ colpo ', ‛ botta ', valore implicito in raffi e tocchi / ... in sul groppone (100-101), giusta il sintagma ‛ accoccarla a uno ', che per alcuni ...
Leggi Tutto
Nome comprensivo per indicare gli animali parassiti, permanenti o occasionali, della cute. Ai primi appartengono l’acaro della scabbia, varie zecche, i pidocchi; al secondo gruppo le pulci, le cimici, [...] il pidocchio pollino, le zanzare.
In psicopatologia clinica, si chiama delirio dermatozoico una sindrome allucinatoria, a carattere cronico, detta anche acarofobia, perché il comportamento del malato ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire del Quattrocento Firenze si fa promotrice di una “rinascenza” della letteratura [...] la rosa, o ninfa, or ch’è ’l bel tempo!
Lorenzo de’ Medici, Opere, a cura di T. Zanato, Torino, Einaudi, 1992
Luigi Pulci
Marguette, e l’amore per il vitto
Morgante
Rispose allor Margutte: A dirtel tosto,
io non credo più al nero ch’a l’azzurro,
ma ...
Leggi Tutto
rickettsiosi
Malattia infettiva a diffusione epidemica o endemica in diversi paesi prodotta da varie specie di rickettsie, trasmesse all’uomo per lo più da insetti ematofagi (acari, pidocchi, pulci, [...] zecche). Le r. sono clinicamente caratterizzate da una sintomatologia consistente soprattutto in disturbi nervosi e cardiovascolari, eruzioni cutanee, febbre; sono curabili con alcuni tipi di antibiotici ...
Leggi Tutto
In letteratura, uno degli aspetti del comico, che nasce da uno squilibrio, da una sproporzione voluta fra gli elementi rappresentativi (per es., la morte di Morgante nel poema di L. Pulci), o dal contrasto [...] fra la drammaticità, la grandiosità della rappresentazione obiettiva di un personaggio e lo spirito parodistico o satirico nel quale lo scrittore lo immerge o con cui risolve inaspettatamente una situazione ...
Leggi Tutto
pulce
s. f. [lat. pūlex -lĭcis]. – 1. Nome delle varie specie di insetti dell’ordine afanitteri, e in partic. di quelle appartenenti al genere Pulex, tra cui la pulce dell’uomo (lat. scient. Pulex irritans), ectoparassita anche di varî animali...
ventura
s. f. [lat. ventūra, neutro pl. di venturus (v. venturo): propr. «le cose che verranno», quindi «il futuro»]. – 1. a. Sorte, destino: predire, indovinare, leggere la v. (pop. dare, fare la v.); avvegna ch’io mi senta Ben tetragono...