DE CARO, Giulia (detta Ciulla)
Elisa Mele
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Nacque a Vieste (Foggia) il 13 luglio del 1646, da Tommasino, che era cuoco o taverniere. Dopo una infanzia infelice nel paese natale, trascorsa tra privazioni [...] , si legò anche al nipote di lui, Pietro Guzman; coinvolta nell'inevitabile scandalo, fu esiliata dalla città e segregata per punizione in un monastero, dal quale però fu ben presto cacciata a causa di un ulteriore scandalo. Nel 1674, tuttavia, poté ...
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DORIA, Nicolò
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque attorno al 1520, primogenito del nobile genovese Gerolamo fu Agostino e di Luigia Spinola fu Battista.
Dopo il D. nacquero otto figli, tra maschi e femmine, [...] D. stesso.
Lascia perplessi l'impunità di cui il D. sembra godere, specie in confronto alla durezza della punizione di altri congiurati, anche solo indiziari. La stessa perplessità esprimeva Ferrante Gonzaga nelle sue note informative alle autorità ...
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RUINI, Carlo
Cesarina Casanova
– Nacque a Reggio Emilia nel 1456 da Corradino e da Giovanna Cambiatori, appartenente a una famiglia di spicco i cui membri maschi da generazioni si erano dedicati alla [...] sia i rei. Il livore contro di lui si spinse a interpretare un fenomeno naturale come effetto delle sue colpe: alla punizione divina per la sua cattiva coscienza fu attribuita infatti la caduta di un fulmine che, il giorno dopo la sua morte, si ...
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RUSTICUCCI, Iacopo
Silvia Diacciati
– Nacque verosimilmente a Firenze intorno al 1200 da famiglia non conosciuta.
Nulla di lui è noto prima di alcuni documenti sangimignanesi che lo ricordano tra i [...] di questi personaggi non impedì tuttavia a Dante di collocarli all’Inferno poiché colpevoli di peccati morali degni di punizione, e così Rusticucci fu relegato nella schiera dei sodomiti, destinati a correre sotto un’eterna pioggia di fiamme. Le ...
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ELLERO, Giuseppe
Franco Laicini
Nacque a Tricesimo (Udine) il 6 giugno 1866 da Luigi, proprietario di una filanda, e Anna Fabris, che dedicò tutte le sue cure all'educazione di quest'unico figlio. Carattere [...] ecclesiastica e patrologia per essere nominato prefetto agli studi dei corsi ginnasiali e liceali. Era in realtà una punizione, poiché il provvedimento lo relegava in un ruolo marginale. Egli continuò comunque la sua attività pubblicistica. Nel 1905 ...
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DELL'UVA, Benedetto
Flavio De Bernardinis
Nacque nel 1540 a Capua da antica e nobile famiglia, e vi morì molto probabilmente alla fine del 1582.
È indubbio comunque che fosse ancora vivo il 25 agosto [...] dal divino. Nell'exemplum conclusivo, in cui il giovan Nabello ha tutto ma tutto vuole per sé, assistiamo ad una punizione celeste giusta e terribile, davvero fino alla morte.
Lo stile del D. appare volutamente ricercato (egli dovette conoscere anche ...
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FRANCI, Filippo
Daniela Lombardi
Nacque il 26 ott. 1625 a Firenze, da Domenico, cittadino fiorentino, e da Agnola di Giovan Maria Galletti. Settimo di dieci figli (le quattro sorelle furono tutte avviate [...] a Philadelphia nel 1786, basato sull'isolamento continuo, notte e giorno, e finalizzato alla correzione e non alla mera punizione.
L'unica fonte disponibile per delineare la spiritualità del F. è la biografia del Bechi, che tende ad accentuare ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] al duca d'Alba che incaricò l'ambasciatore imperiale presso i Cantoni svizzeri, Ascanio Marso, di smentirle recisamente e di chiedere una punizione esemplare per l'impostore. A Berna il C. negò di avere mai fatto il nome dell'Alba, ma non ammise di ...
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FIDATI, Simone (Simone da Cascia)
Enrico Menestò
Nacque alla fine del sec. XIII (sono state proposte date tra il 1280 e il 1295) a Cascia (ora prov. di Perugia). Scarse sono le notizie sulla sua vita; [...] che egli scrisse ai Fiorentini per ammonirli ed esortarli, di fronte a quella che poteva essere giudicata come una punizione divina, alla riforma dei costumi, profetizzando nel contempo calamità maggiori come la pestilenza del 1347.
Sempre a Firenze ...
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GUGLIELMO V, detto il Vecchio, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Talora indicato anche come G. III o G. IV fu l'unico figlio maschio di Ranieri, marchese di Monferrato, e di Gisla (o Gisella) figlia [...] Canavese, e infine ad Asti, giacché la città - secondo Ottone Morena - sarebbe stata affidata al governo di G., dopo la punizione subita. Dal 4 febbraio al 20 aprile partecipò all'assedio e alla distruzione di Tortona ed era ancora ivi presente in ...
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punizione
punizióne s. f. [dal lat. punitio -onis, der. di punire «punire»]. – Pena, castigo inflitto a chi ha commesso una trasgressione o dimostrato cattiva condotta, allo scopo di correggerlo: p. leggera, grave, dura, severa, esemplare;...
rigore
rigóre s. m. [dal lat. rigor -oris, der. di rigēre «essere rigido»]. – 1. letter. Rigidità, in senso materiale: il r. delle membra intirizzite; il r. della morte (lat. rigor mortis); tronchi ... in rigor di pietra, simili a gemmei steli...