Ovidio, Publio Nasone
Francesco Ursini
Publio Ovidio Nasone
Il più moderno tra gli antichi
Ovidio è considerato uno dei poeti latini più apprezzati e più letti sia per i contenuti sia per lo stile: [...] Augusto manda Ovidio in esilio a Tomi (l’odierna città di Costanza di Romania), sul Mar Nero, forse come tardiva punizione per il carattere ‘immorale’ dell’Arte di amare o forse perché il poeta era indirettamente implicato in uno scandalo di corte ...
Leggi Tutto
Amado, Jorge
Ines Ravasini
Cantore di donne e di libertà
Nei suoi romanzi, lo scrittore contemporaneo brasiliano Jorge Amado ha descritto un Brasile mitico e al tempo stesso realistico. Il paese del [...] la sposa si sente soffocare nella sua nuova condizione di moglie legata a un solo uomo; ripudiata perché infedele, accetta la punizione e accoglie con rinnovata felicità il ritorno al ruolo di cuoca e amante. L'unione di erotismo, sensualità e doti ...
Leggi Tutto
Re d'Israele (circa 1000-961 a. C.), il secondo dopo Saul, fondatore della dinastia che regnò per quattro secoli sul regno di Giuda. Nel testo biblico si parla di lui nei due libri di Samuele, nei capitoli [...] allora in guerra, la fece sua, sposandola dopo la morte del marito da lui provocata. Il narratore biblico attribuisce alla punizione divina la rivolta del figliastro Assalonne, che costrinse il padre alla fuga ma ne fu poi sconfitto e ucciso. Il ...
Leggi Tutto
BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] . La sua opera è soprattutto evidente nella Collatio maleficiorum, che rivela un rigoroso senso di giustizia e di severità nella punizione dei delitti contro lo Stato.
Nel 1466, sempre per volontà dello Sforza, il B. fu nominato podestà di Genova e ...
Leggi Tutto
Frustrazione
Mario Reda
Vittorio Volterra
Il termine frustrazione (che deriva dall'avverbio latino frustra, "invano") è stato introdotto da S. Freud per indicare la situazione psicologica conseguente [...] la mancanza o la diminuzione di una ricompensa, un intralcio all'inizio di una relazione, un fallimento accompagnato da punizione. Lo stesso Rosenzweig, dopo aver definito per primo il concetto di frustrazione, ha individuato le modalità con le quali ...
Leggi Tutto
MANENTI, Giovanni
Dante Pattini
Nacque presumibilmente a Venezia verso la fine del XV secolo.
Si conosce poco circa le sue origini. "Cittadino veneziano" (cioè originario di Venezia), come si definì [...] e forse a conoscenza dell'intenzione del marchese Federico II Gonzaga di aderire alle richieste romane, che reclamavano la sua punizione, decise di trasferirsi a Venezia. In un sonetto scrisse, a proposito dei giorni difficili che precedettero il suo ...
Leggi Tutto
BICHI, Margherita
Silvana Menchi
Nacque a Siena il 24 genn. 1480 in seno a una delle famiglie più cospicue del patriziato cittadino, illustrata da cavalieri di Rodi, magistrati e alti prelati.
Terzogenita [...] che senza un conforto soprannaturale gli assediati potessero divenire preda del panico. La B. presentò l'assedio come una punizione celeste per i peccati della città, e confortò i cittadini a sperare nella vittoria, qualora avessero adempiuto alle ...
Leggi Tutto
CHIFENTI, Gaspare
Eluggero Pii
Nacque a Livorno, in una famiglia di commercianti, da Ferdinando e Francesca Bargellini nel 1758 (come si desume dal resoconto del processo del 1811, in cui il C. si dichiara [...] dei governi. Anzi, dopo che i legionari della brigata di campagna avevano saccheggiato la villa del C., come punizione per le passate simpatie francesi, toccò al restaurato governo granducale proteggerne i beni. Grande favore ebbe ancora il C ...
Leggi Tutto
CIVRAN, Giacomo
Gino Benzoni
Nato a Venezia da Andrea (1529-1560) di Alvise di Pietro e da Caterina di Antonio Barbaro il 14 genn. 1558, fu "zotto", zoppo, precisa la copia delle genealogie del Barbaro [...] alla stessa compagnia una decina di cavalli nonché "tabarri et archibusi" che essa aveva a Pesina. E quindi, per sfuggire alla punizione, il C. coi complici si rende irreperibile, sì che a poco vale che i rettori di Verona inviino a catturarlo lo ...
Leggi Tutto
ESTE, Giulio d'
Paolo Portone
Figlìo naturale del duca Ercole I e di Isabella Arduini, nacque a Ferrara il 13 luglio del 1478; Ercole gli fu molto affezionato e volle allevarlo presso la sua corte. [...] di Alfonso, al confino presso Brescello e amnistiato solo nell'ottobre del 1505.
Ma il cardinale Ippolito non si appagò di questa punizione. Il 3 nov. 1505, mentre faceva ritorno a Ferrara, dove da poco s'era spenta un'epidemia di peste, l'E. fu ...
Leggi Tutto
punizione
punizióne s. f. [dal lat. punitio -onis, der. di punire «punire»]. – Pena, castigo inflitto a chi ha commesso una trasgressione o dimostrato cattiva condotta, allo scopo di correggerlo: p. leggera, grave, dura, severa, esemplare;...
rigore
rigóre s. m. [dal lat. rigor -oris, der. di rigēre «essere rigido»]. – 1. letter. Rigidità, in senso materiale: il r. delle membra intirizzite; il r. della morte (lat. rigor mortis); tronchi ... in rigor di pietra, simili a gemmei steli...