Fisica
In analisi vettoriale, di un sistema di vettori, liberi o applicati, si dice r. o somma vettoriale il vettore che si ottiene come risultato dell’operazione di composizione. In particolare, il r. [...] del parallelepipedo). Il r. è un vettore libero, del quale cioè non è specificato il puntodiapplicazione. Quando di un sistema di vettori applicati si effettua la riduzione al più semplice sistema equivalente, questo risulta costituito, in generale ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] . Per contro un segmento orientato AB, avente l’origine nel punto A si chiama anche v. applicato (nel punto A), e si può pensare come l’insieme del v. v e del punto A (puntodiapplicazione); un v. applicato si indica con la notazione (A, v) o altra ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] intrinseco, lo stesso che spin. ◆ [MCC] M. di una coppia di forze: il m. polare di una qualunque delle due forze rispetto al puntodiapplicazione dell'altra: → coppia: C. di forze. ◆ [PRB] M. di una distribuzione: per analogia con le formule che ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] considerato, ogni f. è caratterizzata da una grandezza, una direzione, un verso e un puntodiapplicazione, da cui la rappresentazione di una f. mediante un vettore applicato: v. dinamica: II 177 a e meccanica classica: III 679 a. Per poter impostare ...
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trasporto
traspòrto [Atto ed effetto del trasportare (→ trasportatore)] [ALG] [ANM] Il passaggio di uno o più dei termini da uno all'altro membro di un'e-quazione, cambiando il loro segno; non altera [...] e. ◆ [FML] T. di materia, o materiale: il movimento di materia in un fluido, provocato da un gradiente di densità. ◆ [ALG] T. di un vettore applicato: lo spostamento del puntodiapplicazione del vettore lungo la retta d'applicazione, che dà luogo a ...
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resistenza
resistènza [Der. del lat. resistentia, dal part. pres. resistens -entis di resistere "resistere", comp. di re- "re-" e sistere "fermarsi"] [LSF] (a) In senso generico, il fatto di resistere, [...] . ◆ [MCC] Ogni forza (anche, forza resistente) che si opponga al moto del corpo al quale è applicata, che formi cioè, nel puntodiapplicazione, un angolo ottuso con la velocità, facendo così un lavoro negativo. In una macchina si hanno r. utili ...
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potenza
potènza [Der. del lat. potentia, dall'agg. potens -entis "potente", part. pres. di posse "potere"] [LSF] (a) Generic., capacità di produrre grandi effetti. (b) Specific., l'energia che viene [...] precis. rispetto a tale definizione essenzialmente metrologica, data una forza F il cui puntodiapplicazione si sposti di ds nel tempuscolo dt, cioè con velocità v=ds/dt, la p. istantanea di essa vale F✄v, che è appunto il lavoro elementare (F✄ds ...
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lavoro
lavóro [Der. del lat. labor -oris "fatica, lavoro"] [LSF] Nel linguaggio comune, la fatica e quindi l'energia (muscolare, biologica in senso lato) associata al raggiungimento di uno scopo determinato; [...] dello spostamento infinitesimo secondo un prefissato sistema cartesiano; per uno spostamento finito qualunque del puntodiapplicazione P da un punto P₁ a un altro punto P₂, per il l. della forza (che può variare comunque durante lo spostamento) vale ...
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coppia
còppia [Der. del lat. copula] [LSF] Insieme di due cose di specie identica o simile, messe insieme o collegate da speciali relazioni. ◆ [MCC] Nella meccanica applicata: (a) l'insieme di due corpi [...] della c. è il vettore M=r╳F, essendo r la distanza orientata dal puntodiapplicazionedi una qualunque delle due forze al puntodiapplicazione dell'altra; il modulo di M vale comunque ±bF (positivo se M, r e F costituiscono una terna levogira ...
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orientamento
orientaménto [Der. di orientare, formato da oriens -entis con il signif. di "determinare l'est"] [LSF] Atto ed effetto del determinare i punti cardinali di un luogo e, in generale, del determinare [...] del vettore (se questo è un vettore applicato, come ulteriore elemento geometrico s'aggiunge il puntodiapplicazione). ◆ [CHF] Fattore di o.: v. cinetica chimica: I 607 e. ◆ [EMG] Momento di o.: nella teoria della polarizzazione dielettrica e ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...