DAVIA, Giovanni Antonio
Gianpaolo Brizzi
Nato a Bologna il 13 ott. 1660, secondogenito di Giovanni Battista e di Porzia Ghislieri, apparteneva ad una famiglia di origine borghese, da pochi anni nobilitata [...] stranieri al fine di arricchire la sua già cospicua biblioteca. Anche in seguito, creato cardinale e trasferitosi a Roma, egli rappresentò un punto di riferimento per molti scienziati, fornendo protezioni ed appoggi contro le rigorose censure delle ...
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FANTUZZI, Giovanni
Giorgio Tamba
Secondo figlio di Fantuzzo e di Antonia Compagnoni, nacque in Bologna nel 1391 o poco dopo. Il padre morì prima dell'aprile del 1393. Il F. crebbe quindi affidato alle [...] Bologna, ne prese il controllo. Non è chiaro se, a questo punto, il F. si sia spontaneamente riavvicinato ad Annibale o se questi non accettò di appoggiarli.
Il 19 marzo 1450 il cardinale Bessarione, appena entrato in Bologna, faceva avvertire gli ...
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LANGUSCHI, Jacopo (Giacomo)
Giuseppe Gullino
Figlio di Giovanni, originario di Pavia, nacque a Venezia negli anni Ottanta del Trecento e sempre a Venezia dovette compiersi la sua prima formazione culturale [...] visto che le testimonianze concordano nel giudicarla inelegante, dal punto di vista sia della metrica, che appare incerta, sia Segreteria apostolica, dietro suggerimento del proprio nipote, il cardinale Francesco Condulmer.
Appunto a Roma, il 6 apr. ...
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BOTTI, Matteo
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze intorno al 1570 da Simone, di famiglia di origine cremonese trasferitasi a Firenze negli ultimi tempi della Repubblica; partigiana dei Medici, essa [...] Altrettanto fece il 28 agosto di quello stesso anno col cardinale Sforza, venuto da Roma. Conseguita dal 1º settembre la venne ben accolto sia dalla Francia sia dalla Spagna. È a questo punto che inizia la missione del Botti.
Partito da Firenze, il B ...
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FILONARDI, Mario
Rotraud Becker
Figlio di Scipione e di Brigida Ambrosi, nacque, probabilmente a Roma, nella seconda metà del secolo XVI.
Apparteneva ad una famiglia originaria di Bauco nella diocesi [...] acuta era il fatto che il papa non aveva ancora creato cardinale alcuno dei candidati proposti da Ladislao. Per costui era ora una tradurre in latino e protestare formalmente. A questo punto alcuni vescovi membri della Dieta si opposero cosicché al ...
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GUSSONI, Vincenzo
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Francesco di Giacomo e di Pellegrina Mocenigo del procuratore Leonardo, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Vidal, il 9 febbr. 1575. La famiglia [...] della nobiltà di Terraferma. Per quanto concerne il primo punto, a Vicenza il G. contribuì a far rimuovere ": si trattava di una famosa raccolta (fu visitata anche dal cardinale Alessandro Bichi, nell'aprile 1644), che comprendeva opere di Tiziano, ...
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MALASPINA, Franceschino
Franca Ragone
Nacque in Lunigiana, forse a Mulazzo, poco dopo il 1275 da Moroello, marchese di Mulazzo dello Spino Secco, e da una Berlenda di cui non è noto il casato. Nel novembre [...] affidata il 6 luglio 1313 alla signoria del cardinale Luca Fieschi; recatosi personalmente sul posto, quest'ultimo il M. si unì a lui in un'alleanza sempre più stretta, al punto che questi fu nominato il 5 genn. 1320 tutore dei suoi figli minorenni; ...
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GIUSTI, Bernardo
Vanna Arrighi
Nacque a Colle Valdelsa (allora nel distretto fiorentino, oggi in provincia di Siena) poco dopo il 1505, anno del matrimonio dei genitori, da Pier Francesco di Giusto, [...] successivo conclave. Il G. lo precedette per predisporre dal punto di vista logistico il soggiorno romano di Ferdinando. La lettera cui annuncia al duca Cosimo l'arrivo a Roma del figlio cardinale, è l'ultimo documento che lo mostra ancora in vita. ...
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GABRIELLI, Giacomo (Iacopo)
Giovanni Ciappelli
Nacque a Gubbio da Cante di Pietro verso la fine del sec. XIII. Fu nominato cavaliere prima del 12 ag. 1326: in quella data compare infatti già con il titolo [...] dovette rinunciare quando la città passò sotto il controllo del cardinale legato Bertrando del Poggetto. Nel 1330 fu invece podestà di nonostante sia ricca di giudizi pregnanti, determinati dal punto di vista "medio" del cronista che aborrisce le ...
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DIEDO, Vincenzo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1499 da Alvise di Francesco, del ramo a Ss. Apostoli, ed Elisabetta Priuli di Gerolamo di Nicolò.
Si trattava di famiglie ricche e prestigiose (il [...] come si è accennato - Roma appoggiò sempre la sua opera, al punto da sottrarre al nunzio, con breve del 20 dic. 1557, l'esame 900 ducati da lui spesi per un banchetto in onore del cardinale Carafa "col disegno d'acquistarsi un Cappello co'l mezzo ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
cardinale1
cardinale1 agg. [dal lat. cardinalis, der. di cardo -dĭnis «cardine»]. – 1. Che fa da cardine, principale: una verità c.; le idee c. di una teoria; i principî c. di un sistema; fissare i punti c. di una questione; in partic., le...