BURATTINI (Boratyni), Tito Livio
Domenico Caccamo
Nato ad Agordo (Belluno) l'8 marzo 1617 da famiglia nobile e agiata, abbandonò giovane il suo paese per motivi imprecisati. Animato da interessi archeologici [...] di essa.
È chiaro che, da un puntodi vista scientifico, tale teoria non necessita certo didi spunti originali. Nella Bilancia sincera il B. riproduceva con correzioni il testo galileiano, si soffermava sull'uso dello strumento e la sua applicazione ...
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D'ONDES REGGIO, Vito
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo il 12 nov. 1811, dal barone Bartolomeo D'Ondes, procuratore nobile del Banco di Sicifia e sergente maggiore della milizia urbana, e da Gioachina [...] di antiche sperequazioni sociali, di consuetudini vecchie e improduttive, di un sistema di rigida e astratta applicazione delle leggi, che impediva di era diventata puntodi riferimento politico e culturale e verso la quale confluivano uomini di ogni ...
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MORA, Paolo Emilio
Silvia Cecchini
MORA, Paolo Emilio. – Nacque a Roma il 22 maggio 1921 da Alberto, ingegnere e architetto, e da Marietta Piaggio.
Conseguita la maturità nell’ottobre del 1940 presso [...] applicazione. Prima di arrivare alla specializzazione, Mora intervenne anche nei cantieri monumentali del Camposanto didi Siena, opera di Tino di Camaino. Nuova, dal puntodi vista metodologico, era la proposta di impostare il restauro di materiali ...
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LANFRANCO da Pavia, santo
H. E. J. Cowdrey
Nacque a Pavia, probabilmente intorno al 1010. Gervasio di Canterbury fa menzione dei genitori Eribaldo e Roza. Il padre, cittadino di rilievo, attivo nella [...] (1080, 1085). L. considerò il concilio di Londra del 1075 come un puntodi riferimento e i canoni conciliari illustrano bene la necessità dello studio e dell'applicazione del diritto canonico al fine di un appropriato adempimento della carica ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] Philosophia mentis et sensuum (Romae 1696) di G.B. Tolomei, puntodi svolta speculativo in una cittadella della tradizione, ; il quarto le sezioni coniche, gli isoperimetri, i casi applicativi più comuni. Il testo fu apprezzato per la chiarezza, ma ...
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GUICCIOLI, Alessandro
Mario Casella
Nacque a Venezia il 5 marzo 1843 dal marchese Ignazio, ravennate, e dalla romana Faustina dei marchesi Capranica. Compiuti i primi studi nel capoluogo veneto, si [...] a Crispi, diventato ormai il suo primario puntodi riferimento, fu decretata il 12 giugno 1890. di delibere di giunte e di Consigli comunali, istruzioni ai sindaci sull'applicazionedi leggi, direttive di diversa natura, richieste di informazioni di ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] grammatica storica" (p. 300). Coerentemente col suo puntodi vista idealistico il Trabalza vedeva nelle speculazioni linguistiche del B. una logica troppo formalistica che egli applicava astrattamente come nelle esercitazioni accademiche: con la sua ...
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BENTIVOGLIO, Guido
Alberto Merola
Nacque a Ferrara da Cornelio e da Isabella Bendidio il 4 ott. 1577. Visse i suoi primi anni nella città natale, educato alla raffinatezza usuale nei giovani dell'aristocrazia [...] Enrico IV. Quest'ultimo spinse la crisi al puntodi rottura quando il principe di Condé fuggì a Bruxelles il 29 nov. 1609 promessa di Enrico IV di unire alla corona di Francia quella dei Béarn e della Navarra (applicando in tal modo l'editto di ...
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MARZI, Angelo
Vanna Arrighi
MARZI (Marzi Medici), Angelo. – Nacque a San Gimignano il 25 maggio 1477 da Michele Marzi di Berardo, commerciante, iscritto alla locale arte dei merciai e pizzicagnoli; [...] applicazione ai suoi compiti.
In seguito, tramite l’intermediazione di Goro Gheri, segretario di Lorenzo de’ Medici, duca di Urbino, fu assunto nella Cancelleria degli Otto di pratica, al posto di si spinsero fino al puntodi occultare o addirittura ...
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GIACOSA, Pietro
Federico Di Trocchio
Nacque a Parella, nel Canavese, presso Ivrea, il 4 luglio 1853 da Guido e Paolina Realis.
Ambedue i genitori appartenevano a famiglie della borghesia notarile piemontese [...] di rigorosa onestà intellettuale egli seppe mantenersi su posizioni moderate e caute, privilegiando sempre la verifica sperimentale precedente l'applicazione un sicuro puntodi riferimento per i successivi interventi dei laboratori di restauro.
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...