CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] tutti questi ambiti il C. mene in evidenza, non senza una puntadi legittimo compiacimento, la forza innovatrice di tali applicazioni; un esempio è dato nella determinazione dell'idea di "possesso" vista come un rapporto giuridico fira l'individuo e ...
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BORELLI, Aldo
Ernesto Galli della Loggia
Nacque il 2 febbr. 1890 a Monteleone Calabro - oggi Vibo Valentia - da Luigi e Rachele Daffinà Ruffo. Trasferitosi a Roma nel 1906, mentre seguiva gli studi [...] di propaganda nazionale per i giovani e per il popolo", Firenze 1928). Fu proprio il Turati che alla metà del 1929, in applicazione routine che doveva lasciare il suo segno.
Da questo puntodi vista, certamente il B., come direttore del Corriere della ...
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FAGGI, Adolfo
Patrizia Guarnieri
Nacque a Firenze il 9 ag. 1868 da Carlo e Carolina Volpi. Studiò al rinomato liceo fiorentino "Dante"; suo insegnante di filosofia fu Alessandro Chiappelli, legato al [...] una spiegazione scientifica almeno esteriore, cioè dal puntodi vista fisiologico, dei fatti psichici come variabile l'applicazione del calcolo matematico e la validità della legge logaritmica su sensazione ed eccitamento derivata dalla legge di Weber ...
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NANI, Tommaso
Ettore Dezza
– Nacque a Morbegno, in Valtellina, il 21 agosto 1757 da Giovanni, mercante e possidente, e da Luisa Brisa.
Compiuti gli studi secondari presso il collegio Gallio di Como, [...] grande sensibilità per il problema, si limitò ad auspicare l’applicazione della pena di morte a un numero ristretto di fattispecie consigliando l’adozione di una serie di garanzie processuali aggiuntive nei procedimenti che potevano sfociare in una ...
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BIANCHINI, Giuseppe
Sergio Cardarelli
Nacque a Cremona il 14 febbr. 1876 da Eterledo e da Maria Martinazzi in una famiglia benestante e, almeno per parte di madre, di origine nobiliare. Vincitore di [...] del credito. In quell'occasione il B. sostenne il puntodi vista dei governo, e si mostrò favorevole ad una riforma , relazione presentata alla Commissione ministeriale per lo studio dell'applicazione della nominativitá dei titoli, ibid., pp. 424-430; ...
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LAMANNA, Gregorio
Pasquale Matarazzo
Nacque a Scigliano, presso Cosenza, l'11 apr. 1754, da Giuseppe e Caterina Santangelo, entrambi appartenenti a distinte famiglie del luogo. Compiuti i primi studi [...] segmentata in maniera eterogenea dal puntodi vista del possesso fondiario, in di assicurare l'ordine, vigilando sulla condotta di tutti e la uniformità delle azioni, di fatto limitando le attribuzioni dei tribunali ordinari alla semplice applicazione ...
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D'ABUNDO, Giuseppe
Guglielmo Lützenkirchen
Nacque a Barletta (Bari) il 21 febbr. 1860 da Emanuele e Michela De Nunno. Dopo aver compiuto gli studi liceali presso il collegio di Altamura, nel 1878 si [...] sorta di attività riordinatrice dal puntodi vista psichico: il D., per queste sue sperimentazioni, può essere considerato un precursore della siero e della malarioterapia, che trovarono la loro affermazione e la loro definitiva applicazione soltanto ...
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LESSONA, Carlo
Francesca Sigismondi
Nacque a Lanzo Torinese il 17 dic. 1863 da Silvio, magistrato, e da Domenica Castagneri. Studiò giurisprudenza all'Università di Torino. Ancora studente, pubblicò [...] il suo puntodi riferimento accademico (Le peripezie di C. L. tra Mortara, Chiovenda e Calamandrei, in Riv. di diritto processuale, la procedura orale di tipo tedesco e ribadì la validità del metodo positivo, la cui applicazione al diritto consisteva ...
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MILIOLI, Alberto
Massimo Giansante
– Figlio di Gerardo, nacque a Reggio nell’Emilia verso il 1220; nulla si sa della madre. La famiglia paterna è presente, dall’inizio del Duecento fino al Trecento [...] accurata dal puntodi vista grafico, per l’eleganza della scrittura, delle rubriche e dei capilettera miniati. Erano certamente questi gli ambiti in cui il M. sapeva offrire il meglio di sé.
Meno felici furono gli esiti della sua applicazione al ...
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GIOVANNI da Velletri
Sergio Raveggi
Nato a Velletri, presso Roma, presumibilmente verso il 1180, non sono note le sue origini familiari, né si sa quando entrò nella vita ecclesiastica. Priore della [...] l'atteggiamento dei Fiorentini verso il Papato restava conflittuale, al puntodi farli incorrere nell'interdetto per aver promulgato e messo in applicazione una legge che disponeva la perdita di ogni diritto ereditario sui beni familiari per il clero ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...