GIACOMELLI, Giacomo
Michele Di Sivo
Nato intorno al 1498 da una famiglia romana di accademici, si laureò in medicina alla Sapienza di Roma, dove insegnò filosofia, sicuramente dal 1539 al 1542, ma probabilmente [...] generale si era espresso a favore della sola applicazione delle norme esistenti sulla residenza con controllo diretto del opere si affianca quella di Cristo, la "giustizia imputata", congiunte come causa ed effetto. Due puntidi vista, quello tomista ...
Leggi Tutto
FORNARI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 23 genn. 1787 da Francesco e da Teresa Galli.
Lo Stato delle anime del 1788 conservato nell'Archivio storico del Vicariato di Roma qualificava [...] era trovato alla fine su posizioni troppo caratterizzate politicamente: a tal punto che V. Gioberti, se, un tempo esule in Belgio aveva verso il liberalismo e soprattutto verso un'applicazionedi quei principî allo Stato pontificio; perciò, mentre ...
Leggi Tutto
MARCONI, Guglielmo
Maria Grazia Ianniello
Nacque il 25 apr. 1874 a Bologna, da Giuseppe, facoltoso proprietario terriero, e da Annie Jameson, di nobile famiglia irlandese. Trascorse l'infanzia a villa [...] : la massima distanza raggiunta fu di circa 2 km e il segnale (i tre punti della lettera S dell'alfabeto Morse causa dalla Scuola d'applicazione per ingegneri di Bologna. Furono inoltre inaugurate le stazioni radiotelegrafiche di Antivari e Bari.
Il ...
Leggi Tutto
GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] al punto da potersi fregiare abbastanza presto, nei paratesti delle sue opere, dell'immodesta qualifica di rappresentata dall'applicazionedi "allegorie" moraleggianti "ad ogni canto"). L'Astolfo borioso è da considerarsi l'opera di maggior successo ...
Leggi Tutto
GIOFFREDO, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque a Nizza, nell'agosto 1629, da un'antica famiglia "civile", figlio di Antonio e Devota Gerbona.
Il padre, provveditore del castello di Nizza e dei forti del contado [...] mai posto mano. Nel 1677, "gionta l'applicazione singolare" nel dar lustro alla storia di casa Savoia e nel descrivere con grande eloquenza le Nella fase preparatoria il G. mise a punto la definizione di una tipologia da seguire in tutte le relazioni ...
Leggi Tutto
CANTONI, Gaetano
Renato Giusti
Nacque il 5 sett. 1815 a Milano, da Tobia, primario dell'Ospedale Maggiore, e da Carlotta Strambi. Laureatosi a 22 anni in medicina e chirurgia all'università di Pavia, [...] di innovazioni, rimedi ed aiuti da parte delle autorità di governo, e di maggior impegno e "scienza" da parte di possidenti e fittavoli.
Punto '70-'71, uno schema canonico di questionario, che trovò ripetute applicazioni e che, nei suoi tratti ...
Leggi Tutto
GIORDANI, Francesco
Aldo Gaudiano
Nato a Napoli il 5 luglio 1896 da Giulio, ingegnere comunale, e Maria Rossi, terzo di sette figli, compì i primi studi nella sua città natale. Dimostrò precocemente [...] diapplicazioni pratiche.
Le principali ricerche di elettrochimica effettuate dal G. riguardano: le proprietà conduttometriche di soluzioni di elettroliti (in particolare, cloruro di sodio e idrossido di sintetici mettendo a punto alcuni metodi per ...
Leggi Tutto
SOLERI, Paolo
Antonietta Iolanda Lima
– Nacque a Torino il 21 giugno 1919, dalla madre, Pia, ereditò la frugalità e la metodica; dal padre, Emilio, proprietario di una piccola fabbrica di componenti [...] risorse finite del pianeta. Sollecitavano conseguentemente un punto e a capo, investendo nel profondo concetti credo di Paolo Soleri fu professato ininterrottamente contro ogni compromesso al fine di confermare la validità della sua applicazione ...
Leggi Tutto
LA CECILIA, Giovanni
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 27 sett. 1801 da Francesco Paolo, usciere della Gran Corte civile, e da Marianna Vitale. Malgrado la sovrabbondanza di dati autobiografici [...] di Napoleone, uno dei loro maggiori puntidi forza, ravvivato per di più dai fermenti del 1830. Dopo aver contribuito al reclutamento di all'applicazione del principio di non intervento, il tentativo, che aveva nel L. e in C.A. Bianco di Saint-Jorioz ...
Leggi Tutto
FAUSTO (Fausto da Longiano), Sebastiano
Franco Pignatti
Nacque forse nel 1502 (meno probabile la data del 1512 fornita dal Turchi, p. 32) a Longiano in Romagna (prov. di Forlì); nulla sappiamo della [...] operetta che, a questo punto, da scritto di pedagogia si trasforma in trattato di economica. Più schiettamente erudita nonostante gli sforzi argomentativi del F., si dimostra di difficile applicazione e gli esempi forniti finiscono spesso per smentire ...
Leggi Tutto
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...