FOLLERIO (Falliero, Follero, Follien, Folliero), Pietro
Maria Teresa Napoli
Nacque nel feudo di Sanseverino, presso Salerno, intorno alla seconda decade del sec. XVI da Antonio, dottore in legge. Ebbe [...] del regio patronato contro le pretese pontificie circa l'applicazione dei canoni tridentini. Nel 1573, quando F. esponente del ceto togato fedele alla Corona, ma privo dipunte giurisdizionaliste, competente per la sua trascorsa attività giusdicente ...
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MANGELLI, Andrea
Simona Feci
Nacque a Forlì nei primi anni del Seicento dal patrizio Giuseppe e da Ottavia Acconci; un fratello, Francesco (m. 1660), fu forse referendario utriusque signaturae e operò [...] M., il tribunale era appena stato oggetto di una riforma messa a punto nel 1639 attraverso i negoziati del nunzio Cesare sovrintendere all'applicazione della bolla In eminenti, che interdiceva ogni controversia sull'Augustinus di Giansenio: preparata ...
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FIORE, Pasquale
Paolo Camponeschi
Nacque a Terlizzi (Bari) l'8 apr. 1837 da Annibale e da Marianna Salvemini. Dopo aver compiuto gli studi secondari nel seminario di Molfetta, si iscrisse alla facoltà [...] che atto di sovranità non era. La sentenza fu considerata allora conoscenza di un fatto e applicazione della legge che consultivo all'Assemblea. La sanzionabilità del diritto internazionale come punto nodale per eliminare il ruolo della guerra e dell ...
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GALLARATI SCOTTI, Francesco
Nicola Raponi
Figlio del conte Giambattista e di Maria Teresa Spinola, nacque a Milano il 19 marzo 1751. Frequentò le scuole dei gesuiti di Brera, ove ricevette un'educazione [...] pena di morte - si trovò divisa su due fronti: la maggioranza, favorevole a una piuttosto larga applicazione della della pena nel caso dell'errore giudiziario. Altro punto importante della relazione era il principio della certezza morale ...
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CAPOBIANCO, Gerardo Cono
Francesco Di Battista
Nacque il 24 sett. 1724 da Carlo e da Colomba Scelza a Pellare in provincia di Salerno, diocesi di Capaccio. La relativa agiatezza della famiglia gli consentì [...] disp. 30 apr. 1770 per i suoi "buoni requisiti di abilità, indefessa applicazione, e onestà". Succedendo a F. Porcelli e a F. professionistica legata al foro, non mancando di far leva su un punto cui lo Stato doveva essere particolarmente sensibile ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...