CAPORALI, Ettore
Eugenio Togliatti
Nacque a Perugia il 17 ag. 1855 da Vincenzo e Tecla Campi. Seguì gli studi secondari nella sua città nativa e quelli universitari a Roma, ove ebbe tra i suoi maestri [...] Spedalieri di Catania. L'anno successivo fu assunto come assistente alla scuola d'applicazione per gli ingegneri di Roma. p. 165) che, generalizzando alcune ricerche di E. Bertini, si occupa dei puntidi contatto d'una curva piana algebrica con le ...
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BERTINI, Eugenio
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Nacque a Forlì l'8 nov. 1846 da Vincenzo, tipografo,e da Agata Bezzi. Si iscrisse nel 1863 all'università di Bologna, grazie alla Congregazione di carità di Forlì, con l'intenzione [...] scuola d'applicazione d'ingegneria, accolse lo scambio. Nel 1880 il B., attratto dalla presenza a Pavia di due colleghi a proposito di una ricerca sulle involuzioni piane di coppie dipunti (Nuova proprietà delle curve di ordine n con un punto [n-2 ...
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DE PAOLIS, Riccardo
Marta Menghini
Nacque a Roma il 19 genn. 1854 da Achille ed Elena Chatelain. Compì a Roma i primi studi dimostrando una spiccata inclinazione per la matematica, ai cui corsi dell'università [...] sistema omaloidico formato da superficie d'ordine n con un punto (n-1)plo (pubbl. in Giornale di matematiche, XIII [1875], pp. 226-48, 282-97), consistette appunto in un'applicazionedi noti metodi cremoniani.
Laureatosi nel 1875, il D. fu nominato ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] configurarsi di questo, dal suo puntodi vista, come un centro di servizi dedito al calcolo automatico piuttosto che come un istituto dove si svolgeva attività di ricerca nei campi dell’analisi matematica e della matematica applicata, quale ...
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LIBRI (Libri Carucci), Guglielmo
Livia Giacardi
Nacque a Firenze il 2 genn. 1802 da Giorgio, conte di Bagnano, e da Rosa Del Rosso, entrambi appartenenti a famiglie dell'antica nobiltà toscana. Per [...] che serbaron viva la pratica delle osservazioni e l'applicazione delle scienze" (Discorso intorno alla storia scientifica della Toscana, in Antologia, novembre, 1831, pp. 1-17). Questo puntodi vista giustifica le ampie digressioni su diversi aspetti ...
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CHERUBINO, Salvatore
Francesco Saverio Rossi
Nato a Napoli il 3 giugno 1885 da Alessandro e Stella Europeo, in una famiglia non abbiente, compì gli studi medi nel 1903 frequentando gli istituti tecnici [...] matematici ebbero un raggio diapplicazione piuttosto ampio fu nella teoria dei gruppi di sostituzioni. Troviamo infatti due delle superfici iperellittiche dal puntodi vista reale (in Rend. d. R. Accademia naz. d. Lincei, cl. di scienze fisiche, s. ...
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PIOLA DAVERIO, Gabrio
Danilo Capecchi
PIOLA DAVERIO, Gabrio. – Nacque a Milano il 15 luglio 1794 da Giuseppe Maria, patrizio e giureconsulto milanese, e da Angiola Casati, in una famiglia ricca e nobile.
Venne [...] 1824 ricevette l’offerta della cattedra di matematica applicata presso l’Università di Pavia, che rifiutò per motivi dei motivi per cui quest’ultimo tenne Piola come puntodi riferimento tra gli scienziati italiani durante la sua permanenza italiana ...
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PADOVA, Ernesto
Luca Dell'Aglio
- Nacque a Livorno il 17 febbraio 1845 da Moisè e Anna Calò. In seguito alla morte della madre, si trasferì presso gli zii paterni a Marsiglia, dove frequentò come convittore [...] teoria dei moti relativi, affrontando da un puntodi vista generale lo studio del moto di un sistema dipunti rispetto a un altro sistema generico (Sulla teoria dei moti relativi, in Annali di matematica pura ed applicata, s. 2, 1883-1884, t. 12, pp ...
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CALLEGARI, Pietro
Piero Delsedime
Piero Zama
Nacque a Faenza il 9 ott. 1796 da Domenico e da Maria Marchetti. Nel seminario faentino, che godeva di buona fama e già aveva avuto tra gli alunni Vincenzo [...] un triangolo, individuare un punto interno ad esso tale che, condotti dei segmenti di retta da questo punto ai vertici, si abbia con l'appellativo di calculus simbolicus, viene ulteriormente applicata alla deduzione di altri teoremi di quella che il ...
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DAINELLI, Ugo
Roberto Ferola
Nacque a Empoli (prov. di Firenze) il 1° marzo del 1849, da Leopoldo e da Rosa Maria; si laureò in matematica a Pisa e conseguì il diploma di magistero nella Scuola normale [...] , il D. le applicò ai casi della forza centrale, della forza di direzione costante per una traiettoria qualunque, o per le coniche, ed al caso della forza parallela ad un piano fisso. In Sulla velocità e l'accelerazione d'un Punto soggetto ad una ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...