GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] ma con un volatile in meno.
Da un puntodi vista tecnico tutte queste incisioni sono inconfondibilmente mantegnesche: curiosità di G. verso i raggiungimenti degli altri stampatori e anche la semplice applicazione all'imitazione di opere di così ...
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Vedi ARCO dell'anno: 1958 - 1994
ARCO
G. Nicolosi
G. Matthiae
Considerato dal puntodi vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, [...] a Bēt Khallāf della terza dinastia o quello del recinto di una tomba-tempio di Medīnet Habu, databile fra il 700 e il 65o sono esempî non collegati da una continuità e vastità diapplicazione. Perrot e Chipiez opinano che le vòlte per sovrapposizione ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] da non sottovalutare è che questa strenua applicazione disegnativa possa essere in parte stata finalizzata particolari insoliti e, per le statue, inusitati puntidi vista, da tergo, di profilo, in scorcio, che postulano la ripresa diretta ...
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TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] e quindi investita di una funzione di generale ricapitolazione. Lo stesso sistema si trova applicato nella Bibbia di Stavelot (Londra convento domenicano, la cui struttura iconografica costituì un puntodi riferimento per oltre un secolo perché a esso ...
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SMALTO
F. Henry
Il termine smalto, nel suo significato odierno, cioè di pasta vitrea applicata a caldo a un supporto metallico, non appare che nell'avanzato medioevo, derivando dal tedesco schmelzen [...] , specialmente in considerazione del diverso puntodi fusione delle paste vitree, a quale lo s. è colato negli spazi delimitati da una lamina di ferro applicata alla calotta di bronzo dell'elmo. Appartengono allo stesso periodo e al La Tène ...
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FURINI, Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Firenze il 10 apr. 1603 da Filippo di Nicola e da Francesca di Lazzaro Rossi (Corti, 1971, p. 14). Suo padre, formatosi con Domenico Cresti, il Passignano, [...] ne fossero stati condotti a termine i disegni preparatori. Il disegno fu dunque "puntodi partenza e di arrivo" (Toesca, 1950, pp. 21 s.) mediante una minuziosa ed estenuante applicazione (Cantelli, 1972, p. 17). Il F. fu inoltre poeta, scrisse tra l ...
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GALLI BIBIENA, Ferdinando
Anna Coccioli Matroviti
Secondogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, nacque in Bologna il 19 ag. 1657. Dopo gli studi di pittura con G. Viani, si [...] - Stanzani 1991, p. 97). All'interno del piccolo vano si assiste dunque alla precoce applicazione della "veduta per angolo" nella decorazione, ossia la messa a puntodi un sistema prospettico che, ai consolidati schemi compositivi secenteschi ...
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THOLOS (ϑόλος, m. e f., tholus, m.)
G. A. Mansuelli
Costruzione rotonda (Suda: οἶκος περιϕερής; Hesych., s. v. στρογγυλοειδὴς οἶχος; Etym. Magn., i, 246; Harpokrat., 48; Vitr., 7, s; Varr., Rer. Rust., [...] tipo di edificio e la costruzione funeraria; le due classi non hanno alcunché di comune dal puntodi vista continuità della superficie e permettere l'applicazionedi un'ornamentazione a lastre metalliche. La presenza di una seconda camera ha fatto ...
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GUCCIO di Mannaia
M. Di Berardo
Orafo attivo a Siena, ove risulta documentato dal 1291 al 1318, soprattutto come incisore di sigilli.Il nome di G. ricorre, quale unica attestazione esecutiva provatamente [...] la luce, l'integrazione, su un unico piano, di disegno, colore e spazio, la messa a puntodi un bassorilievo molto graduato per le figure, la trasparenza della pellicola vitrea applicata in strati sottili, la varietà, infine, della tavolozza ...
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GEROLA, Giuseppe
Gian Maria Varanini
, Nacque il 2 apr. 1877 ad Arsiero (Vicenza), da Domenico e da Augusta Cofler, in una famiglia di tradizioni risorgimentali di Rovereto. Nella cittadina della Val [...] -valutativa, il G. abbia abbandonato la storia della pittura, per rifugiarsi di nuovo nei territori di ricerca e diapplicazione più consoni alla sua formazione culturale di base (oltre ai problemi del restauro, la numismatica, la sfragistica, l ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...