FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] per un po' dal momento che, ad un certo punto, smise di rispondere alle sue stuzzicanti missive. Il giovane prelato era si e, da parte di F., la rinuncia alla custodia della piccola Maria. Ma il disaccordo in sede d'applicazione - Carlo Emanuele I ...
Leggi Tutto
FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano
Gigliola Soldi Rondinini
Secondogenito di Gian Galeazzo signore e poi (1395)duca di Milano, e di Caterina Visconti, figlia di Bernabò, nacque a Milano il 3 sett. [...] lo Studium di Pavia, gelosamente seguito dai duchi, fu uno dei puntidi forza della politica di governo viscontea con decreto, l'applicazionedi un sistema di tassazione diretta che fosse meno gravoso per i sudditi, sulla base di un modus etordo ...
Leggi Tutto
COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] ". Poiché il duca, invaghito di lei (non si sa sino a che punto ricambiato), di fatto le rende piacevole il soggiorno dama… sua amasia", il C. dà prova d'applicazione agli "affari di governo"; sì che il residente veneto Antonio Maria Vincenti rimarca ...
Leggi Tutto
CLEMENTE X, papa
Luciano Osbat
Emilio Altieri nacque a Roma il 12 luglio 1590, nel palazzo di famiglia vicino a piazza del Gesù, e fu battezzato nella parrocchia di S. Marco il 15 luglio 1590. Figlio [...] da Clemente IX e confermata dal successore, ebbe il compito di valutare le ragioni esposte dai rappresentanti di Napoli e di Milano contro una applicazione troppo estensiva della bolla di Gregorio XIV (Cum alias, del 24 maggio 1591) che riguardava ...
Leggi Tutto
BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] vescovi siciliani l'applicazione della bolla di soppressione dei due istituti emanata da Clemente XI, che di fatto non era osservata sue personali posizioni teologiche, giudicare sino a che punto si spingessero le sue simpatie per il movimento dei ...
Leggi Tutto
MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] dopo breve tempo. Il papa fu soddisfatto al punto da prospettargli uno stabile impiego, ma la comparsa applicazionedi nuove costituzioni diocesane, fu imposto l'obbligo di residenza, di vestire l'abito ecclesiastico, di curare gli arredi sacri, di ...
Leggi Tutto
GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] applicazione fu condotta con zelo dal governatore Ludovico Birago, mentre il G. opera in Francia, dove si reca dal Piemonte con quattro compagnie di - passando per Firenze, Ferrara, Mantova (e di qui una puntata a Venezia) - a mani vuote, lascia una ...
Leggi Tutto
COLLOREDO, Ermes
Gino Benzoni
Ottavo dei nove figli d'Orazio di Curzio e di Lucia di Ermes di Porcia, nacque il 28 marzo 1622, nell'antico castello di Colloredo di Monte Albano (Udine).
Rimasto orfano, [...] il disdegno del nobilotto per l'applicazione faticosa, l'insofferenza del gentiluomo di campagna per le scartoffie delle pratiche rapide puntate a Gorizia (ove aveva nel conte Antonio Rabatta un carissimo amico di cui desiderò, ad un certo punto, in ...
Leggi Tutto
ALBERONI, Giulio
Romolo Quazza
Nacque il 21 maggio 1664 a Piacenza, primo di sei figli, da Giovanni Maria e da Laura Ferrari, di umile condizione. Morto il padre il 16 giugno 1676, divenne sacrestano [...] di rappresaglia: una spedizione preferibilmente diretta contro il Regno di Napoli. Per la piena applicazione del piano di e dal veneziano Bernardino Zendrini. Per poter portare a buon punto i lavori, l'A. ottenne una proroga della sua legazione ...
Leggi Tutto
LEONE IX, papa, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002 dal conte Ugo d'Egisheim e da Helvide (di Dabo?), in Alsazia. I genitori parlavano principalmente il tedesco pur essendo, secondo [...] capitali. La fine dell'atto include il "Benevalete", ma vi aggiunge il "comma", a forma dipunto e virgola; a sinistra dell'atto e su un diametro di solito corrispondente all'altezza del "Benevalete" comparirà, da questo momento, un disegno a forma ...
Leggi Tutto
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...