Fisica
In analisi vettoriale, di un sistema di vettori, liberi o applicati, si dice r. o somma vettoriale il vettore che si ottiene come risultato dell’operazione di composizione. In particolare, il r. [...] del parallelepipedo). Il r. è un vettore libero, del quale cioè non è specificato il puntodiapplicazione. Quando di un sistema di vettori applicati si effettua la riduzione al più semplice sistema equivalente, questo risulta costituito, in generale ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] sistema internazionale SI il l. si misura in joule (J); 1 J è pari al l. compiuto da una forza di 1 N il cui puntodiapplicazione si sposta di 1 m nella direzione della forza; sempre nel SI, accanto al joule che è un’unità coerente, sono usati il ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] . Per contro un segmento orientato AB, avente l’origine nel punto A si chiama anche v. applicato (nel punto A), e si può pensare come l’insieme del v. v e del punto A (puntodiapplicazione); un v. applicato si indica con la notazione (A, v) o altra ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] intrinseco, lo stesso che spin. ◆ [MCC] M. di una coppia di forze: il m. polare di una qualunque delle due forze rispetto al puntodiapplicazione dell'altra: → coppia: C. di forze. ◆ [PRB] M. di una distribuzione: per analogia con le formule che ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] considerato, ogni f. è caratterizzata da una grandezza, una direzione, un verso e un puntodiapplicazione, da cui la rappresentazione di una f. mediante un vettore applicato: v. dinamica: II 177 a e meccanica classica: III 679 a. Per poter impostare ...
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trasporto
traspòrto [Atto ed effetto del trasportare (→ trasportatore)] [ALG] [ANM] Il passaggio di uno o più dei termini da uno all'altro membro di un'e-quazione, cambiando il loro segno; non altera [...] e. ◆ [FML] T. di materia, o materiale: il movimento di materia in un fluido, provocato da un gradiente di densità. ◆ [ALG] T. di un vettore applicato: lo spostamento del puntodiapplicazione del vettore lungo la retta d'applicazione, che dà luogo a ...
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Prestazione sportiva
Wildor Hollmann
Nell'attività sportiva il livello della prestazione è determinato in parte dalle caratteristiche fisiche, come la struttura corporea, che possono rappresentare un [...] altre a risultante nulla. Nel primo caso, la forza compie un lavoro in quanto sposta il proprio puntodiapplicazione, nel secondo caso, viceversa, compie lavoro nullo. Questo contrasta visibilmente con l'esperienza comune, per cui, per ...
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resistenza
resistènza [Der. del lat. resistentia, dal part. pres. resistens -entis di resistere "resistere", comp. di re- "re-" e sistere "fermarsi"] [LSF] (a) In senso generico, il fatto di resistere, [...] . ◆ [MCC] Ogni forza (anche, forza resistente) che si opponga al moto del corpo al quale è applicata, che formi cioè, nel puntodiapplicazione, un angolo ottuso con la velocità, facendo così un lavoro negativo. In una macchina si hanno r. utili ...
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potenza
potènza [Der. del lat. potentia, dall'agg. potens -entis "potente", part. pres. di posse "potere"] [LSF] (a) Generic., capacità di produrre grandi effetti. (b) Specific., l'energia che viene [...] precis. rispetto a tale definizione essenzialmente metrologica, data una forza F il cui puntodiapplicazione si sposti di ds nel tempuscolo dt, cioè con velocità v=ds/dt, la p. istantanea di essa vale F✄v, che è appunto il lavoro elementare (F✄ds ...
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lavoro
lavóro [Der. del lat. labor -oris "fatica, lavoro"] [LSF] Nel linguaggio comune, la fatica e quindi l'energia (muscolare, biologica in senso lato) associata al raggiungimento di uno scopo determinato; [...] dello spostamento infinitesimo secondo un prefissato sistema cartesiano; per uno spostamento finito qualunque del puntodiapplicazione P da un punto P₁ a un altro punto P₂, per il l. della forza (che può variare comunque durante lo spostamento) vale ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...