CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] , "Carlin" (come continuerà a chiamarlo con una puntadi scherno Vittorio Amedeo II anche quando aveva superato da feudi pontifici e con una serie interminabile di astiose e durissime polemiche fra la Curia e i giureconsulti piemontesi, il conflitto ...
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BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] urgenza del momento. Una cosa pare certa: che, fino a questo punto, si volesse nel duca d'Atene un capo militare, non un un compromesso. Ma il B., visto che alla Curia trovava ostacoli, si rivolse al re di Francia, che ne prese le difese, scrivendo, ...
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ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] tedeschi il matrimonio milanese è considerato di solito il punto culminante di una politica perseguita con coerenza, mentre . Forse nello stesso periodo fu imposto il divieto di appellarsi alla Curia romana. Inoltre E. VI fece controllare i registri ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] questi, sospettoso dell'ambiente diCuria, considerò sempre come interessate calunnie di intriganti le innumerevoli accuse che delle sue personali posizioni teologiche, giudicare sino a che punto si spingessero le sue simpatie per il movimento dei ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] de' Medici, veniva indicato tra coloro che "dant lumen in Curia". La sua rendita, che si quadruplicò dopo la morte dello zio parte della nobiltà, degli impiegati di corte e dei prelati restava fedele al re.
Il punto più basso nelle relazioni tra l ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] i fulmini delle curie vescovili di Torino e di Cuneo sui numerosi cenacoli dell'"Opera di Dio"; nel 1859 di Azione cattolica in Italia. L'Osservatore romano elogiava la sua opera di pubblicista: "è troppo benevolo - commentava il C. - ma nel punto ...
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BONGI, Salvatore
Mario Barsali
Nato a Lucca il 15 genn. 1825 da Francesco e da Adelaide Totti, nel 1845 terminava il corso di giurisprudenza nel locale liceo universitario dopo studi condotti controvoglia, [...] di pubblico bene (ordinamento economico), le curie e le magistrature (ordinamento giudiziario), sempre procedendo dagli uffici di . dell'Epistolario, a c. di D. Corsi). In questo campo, punto d'arrivo sono gli Annali di G. Giolito de' Ferrari..., 2 ...
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GUGLIELMO I d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Nacque tra il maggio 1120 e il maggio 1121, se si accetta la notizia di Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, secondo la quale (p. 253) [...] di fiducia di Ruggero II, al ruolo di grande ammiraglio, cioè di fatto di primo ministro. Era il segno della precisa volontà del sovrano di elevarlo al di sopra degli altri componenti della Curia riponeva molte speranze, al punto da volergli dare in ...
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BORROMEO, Federico
Roberto Zapperi
Nacque a Milano nel 1535, primogenito di Gibertoconte di Arona e di Margherita de' Medici. Ebbe educazione cavalleresca, come si conveniva alle tradizioni della famiglia, [...] pesare in modo non indifferente e i rappresentanti della Curia non mancarono di sottolinearlo.
La trattativa non fu per questo meno un notevole impegno diplomatico per trovare il punto d'incontro tra l'avarizia di Filippo II e l'avidità dei fratelli ...
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CAPECE, Marino (Marinus Capece de Monacho de Neapoli, Capice, Capicius, Cacapice)
Norbert Kamp
Apparteneva a quel ramo della nobile famiglia napoletana che verso la metà del sec. XIII assunse il soprannome [...] quel che riguarda questo punto. Nella fondazione di Manfredonia Manfredi era invece curie" Ruggiero di Amendolara, Giovanni di Melfi e Bartolomeo di Corneto, furono riesaminati anche i titoli legali del mulino "di Archi" appartenente al demanio di ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...