BOVI, Bonincontro dei
Girolamo Arnaldi
Figlio di Nicolò, da Mantova, nacque a Bologna, ma trascorse la maggiore parte della sua vita a Venezia, dove numerosi documenti ne attestano l'attività di notaio [...] 1316, era stato nominato notaio effettivo della Curia maggiore, cioè a dire della Curia ducale, ma in un primo momento senza esponenti della nuova cultura latina che aveva come puntodi riferimento ideale Francesco Petrarca. Una delle ultime ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] questi, sospettoso dell'ambiente diCuria, considerò sempre come interessate calunnie di intriganti le innumerevoli accuse che delle sue personali posizioni teologiche, giudicare sino a che punto si spingessero le sue simpatie per il movimento dei ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] , "Carlin" (come continuerà a chiamarlo con una puntadi scherno Vittorio Amedeo II anche quando aveva superato da feudi pontifici e con una serie interminabile di astiose e durissime polemiche fra la Curia e i giureconsulti piemontesi, il conflitto ...
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BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] urgenza del momento. Una cosa pare certa: che, fino a questo punto, si volesse nel duca d'Atene un capo militare, non un un compromesso. Ma il B., visto che alla Curia trovava ostacoli, si rivolse al re di Francia, che ne prese le difese, scrivendo, ...
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ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] tedeschi il matrimonio milanese è considerato di solito il punto culminante di una politica perseguita con coerenza, mentre . Forse nello stesso periodo fu imposto il divieto di appellarsi alla Curia romana. Inoltre E. VI fece controllare i registri ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] de' Medici, veniva indicato tra coloro che "dant lumen in Curia". La sua rendita, che si quadruplicò dopo la morte dello zio parte della nobiltà, degli impiegati di corte e dei prelati restava fedele al re.
Il punto più basso nelle relazioni tra l ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] i fulmini delle curie vescovili di Torino e di Cuneo sui numerosi cenacoli dell'"Opera di Dio"; nel 1859 di Azione cattolica in Italia. L'Osservatore romano elogiava la sua opera di pubblicista: "è troppo benevolo - commentava il C. - ma nel punto ...
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BONGI, Salvatore
Mario Barsali
Nato a Lucca il 15 genn. 1825 da Francesco e da Adelaide Totti, nel 1845 terminava il corso di giurisprudenza nel locale liceo universitario dopo studi condotti controvoglia, [...] di pubblico bene (ordinamento economico), le curie e le magistrature (ordinamento giudiziario), sempre procedendo dagli uffici di . dell'Epistolario, a c. di D. Corsi). In questo campo, punto d'arrivo sono gli Annali di G. Giolito de' Ferrari..., 2 ...
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Romolo
Tommaso Gnoli
Il mitico fondatore di Roma
La figura di Romolo è assolutamente leggendaria: non è mai esistito un personaggio con questo nome, autore delle imprese che la tradizione gli assegna. [...] che portò all’uccisione di Remo.
Il ratto delle sabine e la sparizione di Romolo
A questo punto Romolo popolò la nuova curie e in trecento genti; la creazione di un senato di trecento membri e di un esercito di tremila uomini e tre centurie di ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] religiosi, l’arresto e la condanna di alcuni vescovi, motivarono e spinsero la Curia romana e la massa cattolica a mobilitarsi realizzate, dello Stato moderno sic et simpliciter, al punto da riconoscere a quest’ultimo il compito della realizzazione ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...