LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] il feudo di Barbarano). Andò a Costanza nel 1414 e prese parte ai lavori del concilio come primo notaio papale. Dopo la fuga del papa, essere di alta condizione e degno di essere celebrato con i grandi condottieri di Roma antica, al punto che è ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] fosse citato più come esempio di scostumatezza che non di elevata ispirazione. Dopo la fuga da Milano il C. sostò francesi (Cappelli, p. 21). Si inserisce a questo punto la questione dei ventitré sonetti maledici adespoti, pubblicati per la ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] ) e Pio V ne apprezzò le qualità oratorie al punto da affidarlo al nipote, Michele Bonelli (il cardinale Alessandrino successo gli attirò rancori e dovette difendersi dal sospetto di meditare la fuga a Ginevra scrivendo un’Apologia (Milano, Bibl. ...
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FRANCESCO da Fiano
Franco Bacchelli
Nacque a Fiano (oggi Fiano Romano), poco distante da Roma, allora feudo della famiglia Orsini, intorno al 1350 da Antonio, con ogni probabilità notaio. Forse già [...] Nocera quando la città fu assediata dal Durazzo e lo seguisse poi nella fuga attraverso il Regno sino a Bari e poi, da lì, a questa parentela che egli strinse ancora di più i rapporti con i signori di Foligno, i Trinci, al punto che, il 2 giugno 1415 ...
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LOSCHI, Niccolò
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Vicenza nel 1415 circa dall'umanista Antonio e dalla nobile milanese Elisabetta Brivio.
La data di nascita, approssimativa, si ricava da due elementi: il ritorno [...] , alla fine di marzo del 1415, dopo la fugadi Giovanni XXIII dal concilio di Costanza; due lettere di Poggio Bracciolini, una a Firenze, di recarsi a Bologna per esigere dal Canetoli la restituzione del deposito. A quel punto dovette intervenire ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] - seguì la confisca dei beni, la fuga del fratello maggiore Andrea, poi ucciso a punto il G. da sottoporgli la redazione delle Elegantiae affinché vi potesse studiare (lettera nel ms. Laur., plut., 65.90 sup., c. 137 della Biblioteca Laurenziana di ...
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PILOTTO, Libero
Annamaria Corea
– Primogenito di quattro figli, nacque a Feltre (Belluno) il 27 marzo 1854, da Giovanni (detto Nane) e Rosa Miliani.
Il padre, di povera famiglia, aveva frequentato il [...] di fierezza; a un certo punto della sua vita, però, finì impiegato al Monte di Pietà. Pur cresciuti in una famiglia di lato di Pilotto si rivelò probabilmente nelle commedie tipo pochade, con caricature di mariti in fuga dalla famiglia, prive di ...
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PATTI, Ercole
Silvana Cirillo
PATTI, Ercole. – Nacque a Catania il 16 febbraio 1904 da Luigi, avvocato, e da Mariannina Nicolosi, proprietari terrieri originari del paese etneo Trecastagni. Oltre ai [...] , inviato a Gibuti a seguire l’impresa etiopica, assisté alla fuga del negus Hailé Salassié e al ritiro degli inglesi, che racconta tre punte per i fratelli de Filippo (1934) sulla riduzione cinematografica di Ma non è una cosa seria di Luigi ...
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FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] Verona per le nozze di Cansignorio Della Scala con Agnese di Durazzo. Iniziò a questo punto per F. un periodo di vagabondaggi per le corti la conseguente fuga dei congiurati a Venezia, F. preferì raggiungere l'amico in questa città.
F. era di nuovo a ...
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PALMIERI DI MICCICHE, Michele
Lina Scalisi
PALMIERI di Miccichè, Michele. – Nacque a Termini Imerese nel novembre 1779 dal barone Placido e da donna Rosalia Morillo.
Quartogenito di sette figli, visse [...] al punto che la principessa di Belmonte, fuga e libertà. Condusse così la sua lunga vecchiaia da spettatore degli eventi che avrebbero portato alla creazione dello Stato italiano.
Morì a Palermo il 9 febbraio 1864.
Fonti e Bibl.: N. Palmeri di ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano a correre veloci, o fig., di persona...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...