FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano
Gigliola Soldi Rondinini
Secondogenito di Gian Galeazzo signore e poi (1395)duca di Milano, e di Caterina Visconti, figlia di Bernabò, nacque a Milano il 3 sett. [...] quanto lo Studium di Pavia, gelosamente seguito dai duchi, fu uno dei puntidi forza della politica di governo viscontea perché e in particolare quella di Zagonara presso Lugo con la fugadi Pandolfo Malatesta e la cattura di Carlo), fecero rifiorire ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] parti", assicura il nunzio, così sarà fatto. Anche per Buonvisi "la fuga della moglie" è "tanto più condannabile", poiché il C. non solo non ". Poiché il duca, invaghito di lei (non si sa sino a che punto ricambiato), di fatto le rende piacevole il ...
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MANFREDI, RE DI SICILIA
WWalter Koller
M. nacque nel 1232, figlio naturale dell'imperatore Federico II e di una figlia della contessa Bianca Lancia a cui una tradizione posteriore ha attribuito il nome [...] suo esercito si appostò a Capua fortificata di recente. Con la sua strategia puntava a rallentare la marcia dell'avversario 1266), Berlin 1929 (rist. Aalen 1978); R. Pirone, La fugadi Manfredi attraverso l'Irpinia l'ottobre del 1254, "Samnium", 12, ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] sett. 1448 nella battaglia di Caravaggio, in cui L. III fu costretto a darsi alla fuga. Dopo l'accordo di Rivoltella fra la Repubblica veneta polo rinascimentale rappresentato da S. Sebastiano. Il punto più alto della renovatio urbis è rappresentato ...
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DE LAUGIER, Cesare Niccolò Giovacchino, conte di Bellecour
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Portoferraio il 15 ott. 1789 da Leopoldo, capitano comandante di quella piazzaforte granducale, e da Francesca [...] retriva, fatta di "chiesa, coro, poco studio, verberazioni smodate e continue", alla quale reagì al punto da venire espulso comando. Dopo la fuga del granduca e la formazione del governo provvisorio, si rifiutò di prestare giuramento e impedì ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] , p. 166). L'insurrezione ebbe completo successo: Ugo abbandonò in fuga Roma (il 16 gennaio il re era ad Arezzo), Marozia e a non prestargli fede su questo punto. Con maggiore verosimiglianza Benedetto di S. Andrea accenna genericamente ad accordi ...
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GUIDUBALDO I da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Federico da Montefeltro, conte e signore, - dal 1474 duca - di Urbino e della sua seconda moglie Battista Sforza - che [...] cifra modesta e G. abbisognava di ben di più per rimettersi in sesto. E puntò su di una condotta remunerativa.
La Repubblica Cagli, puntò su Urbino dove, mentre G. scappava nottetempo il 21, si insediò il 22 giugno 1502. Fortunosa la fuga del duca ...
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Impero bizantino
Gian Luca Borghese
I contatti diretti di Federico II con l'Oriente bizantino e in genere il delinearsi di una sua politica estera applicata a quell'area geografica risalgono, a quanto [...] di Costantinopoli diede modo alle forze bizantine in fugadi fondarvi uno stato destinato a realizzare le loro speranze di riscatto. Il primo sovrano di canto rappresentare un esempio per molti sotto diversi puntidi vista. I suoi meriti e le sue ...
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GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] fuga, il 19 novembre, il G. sino a Lodi, donde - dopo aver invano atteso Lautrec - si porta, con le forze superstiti, a Crema. Il criterio cui si attiene è quello di cereali al punto che - quando, nel marzo del 1523, si affaccia l'ipotesi di una sua ...
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DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] di associazione a delinquere contro tutto il Comitato di agitazione allo scopo fraudolento di toglierlo di mezzo imprigionandolo o costringendo alla fuga autorità, l'idea di patria con le esigenze del proletariato. Puntidi contatto si erano venuti ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano a correre veloci, o fig., di persona...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...