La forma superlativa dell'avverbio molto anteposta a un aggettivo esalta enfaticamente il grado superlativo che intelligente assume anche soltanto accompagnato da molto. Nella lingua colloquiale, formule enfatiche di questo genere sono comuni e acce ...
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Il problema non è se sia corretta o scorretta questa frase. Il problema è che cosa si vuol dire con questa frase. Per sua natura, l'aggettivo qualificativo ha la sua sede più idonea posposto al sostantivo. Viene dunque immediatamente da pensare che ...
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Il plurale dell'aggettivo e sostantivo ambigenere bilingue è certamente bilingui. Nel Treccani.it (vedi, per esempio, la voce gentile1), nel corpo della voce, tra gli esempi fraseologici, la riduzione alla sola iniziale del sostantivo o aggettivo le ...
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Per sapere quando usare il punto e virgola, può essere molto utile consultare, tra i numerosi testi disponibili, il volume di Luca Serianni Italiani scritti (edito dalla casa editrice bolognese Il Mulino [...] nel 2003), in particolare alle pagine 50-51 ( ...
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Donato DavanzoIl Vocabolario Treccani, a proposito di dottore, afferma: «nelle scritte si abbrevia in dott. o dr.» (le abbreviazioni vanno dunque seguìte dal punto). In generale, prevale la forma dott., [...] che è quindi consigliabile (analogamente a pro ...
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La storia delle parole ci dice che, in effetti, sin dalle origini vi fu concorrenza tra diverse forme dell’avverbio: uso avverbiale antico di punto ‘proprio’ (con valore rafforzativo): «Undici silbe ciascun [...] [il sonetto] vuole punto, / e le rime perfe ...
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Carlo De LucaOccorre distinguere tra grafia e realizzazione parlata. La prima permette di riconoscere l'articolo e il sostantivo come porzioni distinte di testo, dotate ciascuna di determinate caratteristiche grammaticali. Si segnala l'elisione graf ...
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La realizzazione fonetica non trova corrispondenza nella separazione delle parole così come siamo abituati a individuarle in base alle regole dell’ortografia. Nella catena parlata, infatti, si producono fenomeni che rendono irriconoscibili le unità ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punto3
punto3 avv. e agg. [dal sost. punto2, come rafforzativo di una negazione: non punto «neanche un punto, neanche in quantità minima»]. – 1. avv., tosc. e letter. a. Affatto, come rafforzativo di una negazione (non, senza): non ci penso...
Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè di una figura non scomponibile in parti...
PUNTO
Federico Enriques
. Nell'uso comune si chiama "punto" (materiale) un corpicciolo di piccole dimensioni, per es. un sassolino o un granello di sabbia. Ma il matematico conferisce alla parola un senso nuovo e in qualche modo paradossale,...