schembo
Questo aggettivo, attestato solo una volta, e in rima, nelle opere dantesche, qualifica il sentiero che tagliando obliquamente il pendio del Purgatorio conduce al fianco della valletta dei principi: [...] Tra erto e piano era un sentiero schembo (Pg VII 70): per Benvenuto " tortuosus vel traversus "; altri interpreti scelgono una delle alternative semantiche indicate da Benvenuto: " storto " (Daniello), ...
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lì
Mario Medici
1. L'avverbio è presente nelle Rime soltanto con 2 occorrenze e nella Commedia con 64, così distribuite: Inferno 6, Purgatorio 25, Paradiso 33. In un caso è usato in rima, ovviamente [...] in Pg XXXII 95 Sola sedeasi in su la terra vera, / come guardia lasciata lì del plaustro, indica particolarmente la terra, o l'Inferno, il Purgatorio, il cielo o il Paradiso, con o senza contrapposizioni, in Pg XV 55, XXV 88, Pd XIX 17, XX 80. Indica ...
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spegnere
Antonietta Bufano
È verbo che, " come anche ‛ morire ', piglia di begli atti nella lingua nostra ", dice il Cesari commentando un passo del Purgatorio (XXXI 8). Infatti D. piega il verbo agli [...] assegna a s. il significato di " togliere la vita ", " uccidere ": Almeone la propria madre spense (Pd IV 104); nei bassorilievi del Purgatorio Niobe è rappresentata fra i suoi figli spenti dalle saette di Apollo e Diana (Pg XII 39; cfr. anche If XII ...
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Bernardino di Fosco
Augusto Vasina
Nella rassegna dei Romagnoli, rievocati da D. per voce di Guido del Duca nella seconda cornice del Purgatorio, un particolare rilievo ha B. di F. da Faenza. Di lui [...] infatti il poeta non si limita a dirci il nome, come fa per quelli ricordati appresso, ma vuole anche esaltare le virtù, particolarmente meritevoli di considerazione in quanto presenti nell'animo di una ...
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botto (butto)
Federigo Tollemache
Deverbale, che nella locuzione avverbiale ‛ di b. ' ricorre, sempre in rima, due volte nell'Inferno e una nel Purgatorio, nel senso di " di colpo ", " d'improvviso ": [...] lf XXII 130 non altrimenti l'anitra di botto, / quando 'l falcon s'appressa, giù s'attufa; XXIV 105 e poi che fu a terra sì distrutto, / la polver si raccolse per sé stessa / e 'n quel medesmo ritornò ...
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esempio (essemplo; essempro)
Enrico Malato
Francesco Tateo
D. usa generalmente la forma ‛ essemplo ' in tutte le sue opere (solo nei due luoghi del Purgatorio e in due luoghi del Paradiso il Petrocchi [...] incognita e ascosa con riferimento agli ‛ esempi ' di peccatori puniti che gli sono stati mostrati nell'Inferno e nel Purgatorio. È per altro evidente che qui l'e. ha il valore proprio dell'exemplum della tradizione retorica medievale, inteso cioè ...
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confinare
Lucia Onder
. Il verbo c., costruito intransitivamente, nel significato di " avere un estremo confine ", " terminare ", indica i limiti del primo ripiano del Purgatorio, in Pg X 22 Da la sua [...] sponda, ove confina il vano, / al piè de l'alta ripa che pur sale, / misurrebbe in tre volte un corpo umano (vedi CONFINE) ...
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possa
Antonietta Bufano
Vale " potenza ", " forza ", variamente intese. Talora si tratta di " forza fisica ": di D., che su per le aspre salite del Purgatorio si sente la possa de le gambe [" potentiam [...] ambulandi ", Benvenuto] posta in triegue (Pg XVII 75; e analogamente XXVII 75 la natura del monte ci affranse / la possa del salir più), o degli uomini in generale, in un passo in cui il vicino richiamo ...
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fortuna
Federigo Tollemache
Voce frequente nelle opere volgari (2 occorrenze nella Vita Nuova, 3 nelle Rime, 7 nel Convivio, 10 nell'Inferno, 3 nel Purgatorio, 5 nel Paradiso, 7 nel Fiore, 2 nel Detto), [...] a cui accodiamo Ecl. IV 61 " Fortunate senex "). Vale forse la pena di rilevare che nei due passi del Purgatorio le anime sono dette ‛ fortunate ' precisamente perché sono state condotte a salvezza dalla Provvidenza, sicché anche qui ci si riallaccia ...
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rabbia
Antonietta Bufano
Il vocabolo, caratteristico dell'Inferno (infatti, oltre a quelle della prima cantica, non se ne ha che un'occorrenza nel Purgatorio), nel senso specifico della malattia non [...] ricorre mai in D. (ma questa connotazione è presente in ‛ rabbioso ', v.); si registra in senso generico, invece, come espressione dell'ira che si ritorce su sé stessa: ira determinata, nel caso di Pluto, ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...