AMICO, Giovanni Biagio
Grazia Pezzini
Architetto e teologo, nato a Trapani il 3 febbr. 1684, da famiglia molto modesta. A quattordici anni entrò sacrestano nella chiesa appartenente alla Congrega delle [...] S. Domenico; prospetto della chiesa di S. Anna; campanile della cattedrale (distrutto). A Trapani, prospetto della chiesa del Purgatorio (o del Suffragio); chiesa della Luce (distrutta nell'ultima guerra); cappelle della Madonna di Trapani e del ...
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processione mistica
Andrea Ciotti
- Al centro della foresta del Paradiso terrestre (v.) al quale D. è stato introdotto dalla persuasiva e armoniosa mediazione soccorritrice di Matelda, si svolge la [...] 1962) fasc. 7-8, p. 14; fasc. 9, pp. 14-15; fasc. 10, p. 14; C.G. Hardie, The Symbol of the Griphon in Purgatorio XXIX 108 and following Cantos, in Centenary Essays on D., Oxford 1965; M. Casella, Introduzione alle opere di D., Milano 1965, 95-108; F ...
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contrapasso
Silvio Pasquazi
Applicazione dantesca dell'antico principio giuridico-morale detto ‛ legge del taglione ' (se ne veda la formulazione biblica in Ex. 21, 23 ss.; Lev. 24, 17-20; Deut. 19, [...] capo da nessun busto col mettere discordia tra un padre e un figlio; così, è parso un concetto più da Inferno che da Purgatorio quello per cui la giustizia divina opera in modo che certi peccatori sopportino una pena analoga al peccato (vero è che la ...
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Mattioli, Giovanni
Seguace di s. Francesca Romana (sec. XV), trascrisse dalla viva voce della Santa le Visioni, conservate in un codice dell'Archivio Vaticano.
Le Visioni contengono una serie di rappresentazioni [...] la suddivisione dell'Inferno, il ritratto di Lucifero (contaminato con quello del Minosse di D.), gli angeli guardiani del Purgatorio.
Bibl. - T. Morino, Note ed appunti su la letteratura romanesca, in Scritti vari di Filologia, Roma 1901; M. Pelaez ...
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Boyd, Henry
Tommaso Pisanti
Traduttore di D., nato in Irlanda nel 1750, morto a Ballintenycla, presso Newry, nel 1832. È l'autore della prima traduzione inglese dell'intera Commedia (Inferno, 1785; [...] Purgatorio e Paradiso, 1802). Più che di traduzione si tratta però di parafrasi, in sestine rimate aabccb, in cui il testo dantesco è liberamente amplificato e rielaborato.
La versione del B. fu perciò ammirata da molti dei contemporanei proprio in ...
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seccare
Lucia Onder
Letteralmente il verbo vale " inaridire ", nell'immagine di Pg XXII 51 E sappie che la colpa che rimbecca / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso insieme qui [nel Purgatorio] [...] suo verde secca; la metafora suo verde secca, tratta dal mondo delle piante e delle erbe, vale " purga la colpa co' la pena " (Buti): " Come l'arbore secca col tempo il suo verde, cioè le sue verdi foglie, ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] Belacqua; lo strazio paterno di Ugolino e la dolcezza del ricordo e della nostalgia dei tanti amici evocati specie nel Purgatorio; l'ansia di conquistar fama presso coloro che questo tempo chiameranno antico, e la coscienza che il mondan romore non ...
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povero
Riferito a persona, nel senso proprio di " indigente ", p. si trova adoperato per lo più in funzione predicativa; spesso anche con valore di sostantivo.
Fra gli esempi di povertà, nel Purgatorio, [...] è ricordato quello della Vergine: Povera fosti tanto, / quanto veder si può per quello ospizio / dove sponesti il tuo portato santo (Pg XX 22). Nel caso di Romeo di Villanova, che dalla corte di Raimondo ...
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Inferaregna
Eugenio Chiarini
. È un luogo dibattutissimo della prima egloga di D. a Giovanni del Virgilio (v. 49), che a nostro avviso significa, come tutti oggi pensano a eccezione di Aldo Rossi, i [...] l'Albini (" monte tra l'acque ").
Recensendo lo studio del Rossi, G. Padoan ha osservato giustamente che ‛ corpi ', nel Purgatorio, non ve ne sono, né saranno (rileveremmo, a rincalzo, nei vv. 16-17 della seconda egloga dantesca, l'uso rigorosamente ...
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assenzo
. In Pg XXIII 86 Sì tosto m'ha condotto / a ber lo dolce assenzo d'i martìri, dove la figura retorica di ossimoro (dolce assenzo) esprime il concetto che le pene del Purgatorio, in sé stesse [...] amare come l'assenzio, sono desiderate dalle anime, e quindi ritenute dolci, perché conducono alla beatitudine eterna ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...