Musicista fiorentino o pistoiese (fine secolo 13º), del quale si sa solo che "diede il suono" a un madrigale di Lemmo da Pistoia conservatoci in un codice vaticano e che fu amico di Dante, di cui probabilmente [...] musicò alcune canzoni. Nel Purgatorio (c. II), Dante immagina di trovarlo sulla spiaggia dell'Antipurgatorio, di esserne salutato e di salutarlo con tenera effusione, e di pregarlo di cantare ancora una volta per lui una delle sue canzoni ("Amor che ...
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Monaco (n. Settefrati, Frosinone, inizio sec. 12º - m. dopo il 1146). Nel 1127 mise in versi - in collaborazione con Pietro Diacono - la visione, che affermava di aver avuto da fanciullo durante una grave [...] malattia, d'un viaggio ultramondano attraverso l'inferno, il purgatorio e il paradiso, dietro la guida di s. Pietro e di due angeli. Alcuni studiosi hanno voluto vedere in essa una delle fonti della Commedia di Dante. ...
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Rimatore lucchese (sec. 13º), giudice e notaro in documenti che vanno dal 1242 al 1257. Fiorì intorno a lui una piccola scuola poetica strettamente legata ai Siciliani. Dante, che lo giudicò severamente [...] nel De vulgari eloquentia (I 13, 1), lo introduce nel canto XXIV del Purgatorio come rappresentante della generazione di poeti anteriore alla sua, e fa che egli riconosca la novità e la superiorità dello stil novo rispetto alla poesia dei Siciliani, ...
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Trovatore provenzale (n. Excideuil, Dordogna); svolse la sua attività poetica tra il 1190 e il 1240. Restano di lui settantasette poesie, tutte di notevole abilità tecnica: in questo senso è da interpretare [...] l'appellativo di "maestro dei trovatori" datogli dai suoi contemporanei. Ricordato da Dante nel Purgatorio (XXVI, 120), è da lui lodato nel De vulgari eloquentia (II, 11, 9), come esemplare "poeta della rettitudine". ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] Belacqua; lo strazio paterno di Ugolino e la dolcezza del ricordo e della nostalgia dei tanti amici evocati specie nel Purgatorio; l'ansia di conquistar fama presso coloro che questo tempo chiameranno antico, e la coscienza che il mondan romore non ...
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Scrittore ascetico (Salò 1558 - Brescia 1628). Entrato (1580) tra i cappuccini, si dedicò alla predicazione e soprattutto alla diffusione, per mezzo di numerosissimi scritti (in cui già si avverte l'influenza [...] del quietismo allora alle sue prime manifestazioni), del culto di Gesù, della Vergine e delle anime del purgatorio. La raccolta completa delle sue opere, uscita nel 1623 (Opere spirituali), ebbe poi varie edizioni. ...
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Scrittore romeno (n. Bârlad 1883 - m. 1952), anche giornalista e critico drammatico. Nella sua poesia classicizzante (Flăcări "Fiamme", 1907; Cetatea soarelui şi alte poeme "La città del sole e altri poemi", [...] 1910; Poezii, 1924) aleggia uno spirito patriarcale. Il suo capolavoro in prosa è il romanzo Purgatoriul ("Il Purgatorio", 1922), ma notevoli anche i racconti: Neguţătorul de arome ("Il commerciante di profumi", 1916), Majestatea morţii ("La maestà ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] contro la curia avida di denaro e, sotto l'aspetto dottrinale, contro il culto dei santi, gli ordini religiosi degenerati, il purgatorio, e per una dottrina religiosa più elevata e semplificata. In primo luogo Z. ottenne che la città di Zurigo si ...
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Poeta e avventuriero sivigliano (sec. 16º). Nel Cancionero general de Sevilla (1535) gli si attribuiscono due liriche, in lode di s. Paolo e della Maddalena. Partito per l'America, si stabilì nell'isola [...] di Santo Domingo. Scrisse un Dialogo apologético contra Ginés de Sepúlveda, epigrammi, sentenze e un poemetto satirico, Purgatorio del amor. ...
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Signore (m. dopo il 1322) del castello della Pietra in Maremma, podestà di Volterra (1277) e di Lucca (1313), capitano dei Senesi e della lega guelfa di Toscana (1284) e del popolo in Modena (1310). Antichi [...] commentatori di Dante identificarono la prima moglie di lui, di nome appunto Pia, con la Pia di Purgatorio V, 130-136: alcuni aggiungono che ella era della famiglia dei Tolomei. Egli l'avrebbe uccisa (1297 circa) o per reale infedeltà di lei o per ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...