CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] , sembra di assistere alla presa di coscienza di quelli che saranno gli obiettivi del Movimento Moderno: infatti l'adesione al purismo stereometrico di Ledoux, e meglio, di Morris, si unisce ai ricorsi a Boullée per dar luogo ad un oggetto-limite ...
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CASONI (Casone, Casini, Latone, Latoni), Antonio (Felice o Felice Antonio)
Giuseppe Miano
Molto scarse sono le notizie sui primi trent'anni della vita di questo medaglista, scultore e architetto marchigiano, [...] strettamente funzionali nella totale assenza di partiti decorativi, riassume eloquentemente quelle caratteristiche di rigoroso purismo ed immediatezza espressiva proprie della problematica del Casoni.
La sapiente disinvoltura compositiva (basti ...
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GRANATA, Mauro
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Messina nel 1804, da Antonino, appartenente a una famiglia dell'antico patriziato cittadino nota per essere proprietaria dei bagni termali di Alì, e da [...] dal 1836, nei quali egli espresse le sue idee sulla lingua nazionale prendendo moderatamente posizione a favore del purismo.
Poco influenzato dalle più recenti voci della critica, il G. rimase sostanzialmente legato alla sensibilità di V. Monti ...
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MELI, Giuseppe.
Francesco Franco
– Nacque a Palermo il 18 nov. 1807 da Andrea e da Maria Giuseppa Clemente. Pur avendo mostrato un precoce interesse per l’arte (già all’età di sette anni sembra infatti [...] dalla scomunica Enrico IV; Re Ruggero che accoglie un’ambasceria del papa e Guido Novello nelle prigioni. Con «gelido purismo» (Accascina, p. 56) eseguì alcuni affreschi nella chiesa di S. Francesco di Paola a Palermo: incentrati sulla figura del ...
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BORDA, Andrea
Claudio Mutini
Nato a Pavia nel 1767, fratello minore di Siro, vestì in età giovanile l'abito domenicano trascorrendo il noviziato nel convento di Barlassina, fino a quando, divenuto sacerdote, [...] una buona conoscenza della latinità. In questo ambito, anzi, egli è rimasto famoso per una sorta di purismo linguistico trasferito al latino che gli faceva scartare dal proprio vocabolario le neoformazioni umanistiche, consigliandogli il ripristino ...
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FERRONI, Guido
Alexandra Andresen
Nacque a Siena il 19 febbr. 1888 da Ferruccio e Guglielma Nucci. Autodidatta, non seguì studi artistici regolari ma, stabilitosi a Firenze, frequentò la scuola libera [...] di sole e Anna) che attestano, nelle forme arcaiche e geometrizzanti, il costante riferimento ai primitivi toscani e al purismo quattrocentesco (Paesaggio toscano, 1939 circa, Ravenna, Pinacoteca comunale). Nel 1939 e nel 1943 partecipò a Roma alla ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] e il rodiese (Posidonio, Molone di Rodi, 1° sec. a.C.) da un lato, e la scuola atticista dall’altro, corrente di purismo che predica il ritorno ai modelli attici.
Unico grande storico è nel 2° sec. a.C. Polibio di Megalopoli la cui storia universale ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] e nella Vera storia che è forse il suo capolavoro), la grazia dello stile e della lingua, improntate a un purismo atticistico privo di pedanteria, rendono piacevolissima la lettura delle sue opere e ne spiegano la fortuna. L. fu considerato da ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] per l'impianto teologico delle loro creazioni ma perché con essi era nata la lingua per il popolo. In lui il purismo non aveva nulla di reazionario proprio perché alla radice della sua idea di nazione c'era il rifiuto dell'universalismo cattolico e ...
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SANTARELLI, Emilio
Silvestra Bietoletti
SANTARELLI, Emilio. – Nacque a Firenze il 1° agosto 1801, figlio di Teresa Benini e di Giovanni Antonio Santarelli, celebre incisore di gemme d’origine abruzzese [...] di Lorenzo Bartolini, fu inaugurato nel marzo del 1830 e s’impose come un esempio precoce e di qualità del purismo toscano; motivo – questo – di nuove commissioni per l’artista, che nel 1832 completò, ed espose in Accademia, i rilievi marmorei ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).