PARENTI, Marcantonio
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Montecuccolo (Modena) il 30 gennaio 1788, morto a Modena il 23 giugno 1862. Ebbe gran parte nell'affermarsi del purismo e del classicismo, cu; si [...] era educato nelle scuole emiliane e bolognesi, e a cui lo mantenevano aderente le sue opinioni avverse al rinnovamento civile e politico. Laureato in giurisprudenza, ottenne subito dalla restaurazione ...
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Pittore (Faenza 1787 - Roma 1871). Studiò a Roma, dapprima seguendo l'indirizzo neoclassico, quindi, sotto l'influsso dell'opera e delle teorie dei nazareni, volgendo verso il purismo, di cui sottoscrisse [...] il manifesto nel 1843. Se la sua opera di pittore, nonostante certa acerba e incisiva purezza di disegno, rimase eccessivamente legata ai precetti dell'accademia, notevole fu la sua importanza nella cultura ...
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Tipografo italiano (Imola 1830 - ivi 1903). Fu, in Romagna, promotore della Società Nazionale, e propugnò l'annessione della regione al Piemonte; di gusto classico, si tenne stretto a un purismo bodoniano, [...] peraltro rammodernato e sciolto da fastosità. Nel 1900 la sua tipografia si fuse con le altre tre esistenti in Imola (nacque così la Cooperativa tipografica editrice, da lui diretta fino alla morte). Al ...
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Letterato (Bologna 1775 - ivi 1853). Insegnò letteratura greca nell'univ. di Bologna dal 1832, dapprima come sostituto, poi (1838) come successore di G. Mezzofanti; fu rigido sostenitore del classicismo [...] e del purismo contro i romantici; le sue traduzioni delle tragedie di Sofocle (pubblicate tra il 1815 e il 1821; poi raccolte in due voll., 1823-34) furono lodate da P. Giordani. ...
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DE SANCTIS, Guglielmo
M. Antonietta Scarpati
Nacque a Roma l'8 marzo 1829 da Tommaso e da Paolina Mola. Dedicatosi alla pittura, fu ben presto allievo tra i più fedeli del caposcuola del purismo romano, [...] T. Minardi (1842-50); si perfezionò a Perugia (1847 c.) e la sua formazione si concluse con soggiorni di studio a Firenze presso Cesare Marianecci (1851) e a Venezia (Jozzi, 1901).
Nel clima di operosità ...
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Pittore e scrittore d'arte (Saint-Quentin, Aisne, 1886 - Cannes 1966). Formatosi alla scuola di M.-L. La Tour e poi a Parigi con Ch. Cottet, nel 1915 fondò la rivista d'avanguardia L'Élan, sulla quale [...] Paesi Bassi, in Italia e Russia. Poi conobbe Édouard Jeanneret (Le Corbusier): insieme pubblicarono nel 1918 il manifesto del Purismo, Après le cubisme, e dal 1920 al 1925 la rivista Esprit Nouveau, sulla quale elaborarono e misero a confronto con ...
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Esprit nouveau, L’ Rivista, tra le più importanti del primo quarto del 20° sec., pubblicata a Parigi (1920-25) da A. Ozenfant e Le Corbusier, nella quale fu sviluppata e messa a confronto con le altre [...] estetiche contemporanee d’avanguardia la teoria del purismo. ...
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BARCLAY, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui attività è da fissare intorno e immediatamente dopo la metà del V sec. a. C. È da riportare alla maniera classicistica del Pittore di Villa [...] Giulia, da cui trae il gusto per un esasperato purismo lineare. Dipinge grandi vasi e sembra prediligere rappresentazioni di tono eroico e di contenuta compostezza, gruppi di divinità e partenze di guerrieri. In queste ultime si avvicina agli schemi ...
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Letterato francese (Parigi 1632 - ivi 1713). Segretario del duca di Créqui presso l'ambasciata di Roma, prese i voti (1668), quindi entrò all'Académie française (1670) di cui divenne segretario perpetuo. [...] Autore di una Grammaire (1706) destinata a completare il Dictionnaire dell'Académie, fu tra i sostenitori del purismo contro le tesi di A. Furetière. ...
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Scultore (Torano, Carrara, 1789 - Roma 1869). Formatosi a Carrara, dal 1813 a Roma, si perfezionò con A. Canova e B. Thorvaldsen, di cui fu allievo prediletto e collaboratore. Dal 1825 fu membro e professore [...] dell'Accademia di San Luca, poi (1857) presidente. Tra i firmatarî del manifesto del purismo (1843), si volse poi al naturalismo. Famoso per la sua perizia tecnica, scolpì numerose figure e gruppi mitologici (Psiche abbandonata, Firenze, Galleria ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).