MORANI, Vincenzo
Carla Mazzarelli
MORANI (Morano), Vincenzo. – Nacque il 12 luglio 1809 a Polistena, secondogenito di Fortunato, prolifico decoratore e scultore, e di Pasqualina Mamone.
Fortunato (Soriano [...] , riprodotto in incisione nel 1842, decorazione in cui Morani sembra aver assimilato pienamente la lezione del purismo minardiano, richiamando, come elogiavano i contemporanei, sia nella tecnica – quella dell’affresco, recuperato proprio nell’ambito ...
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CORVI, Domenico
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Giuseppe, nacque a Viterbo il 16 sett. 1721 (O. Aracoeli, in Ferrara, 1974-75, pp. 208 s.). A quindici anni si sarebbe trasferito a Roma dove sarebbe stato [...] della composizione e della forma, infine un neoclassicismo sempre più marcato. L'Immacolata di Soletta (1777) è di un purismo asciutto e levigato da far pensare al Sassoferrato; gli affreschi del casino Borghese sono del tutto assimilabili al ...
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REVELLI, Salvatore
Fulvio Cervini
REVELLI, Salvatore. – Nacque a Taggia il 1° settembre 1816, secondo di quattro fratelli, da Giovanni Battista e da Caterina Arrigo, entrambi contadini (Gallo, 1860, [...] dalla corte proprio in quest’anno (Canavesio, 2011). Gli orientamenti culturali della monarchia concedevano ora spazio al purismo delicato di Revelli, cui venne commissionata una statua a grandezza naturale di Maria Adelaide, moglie di Vittorio ...
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SAVIOLI, Leonardo
Paola Ricco
SAVIOLI, Leonardo. – Nacque a Firenze il 30 marzo 1917. Il padre, Socrate, era disegnatore meccanico delle ferrovie; la madre, Isabella Angelini, gestiva una modisteria.
Nel [...] a Firenze (1965-72) Savioli realizzò un modello per una struttura urbana aperta: la cellula abitativa, ispirata al purismo lecorbusieriano, si sviluppa sotto la copertura pensata come elemento autonomo e porzione di un’intelaiatura ripetibile. Il ...
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GOTTARDI, Giovanni
Anna Tambini
Nacque a Faenza il 27 dic. 1733 da Giovanna Carradori e Francesco Maria, muratore, detto fra Barbino (Strocchi).
Nel 1750 dipinse la Madonna del Buon Consiglio (Faenza, [...] romano trova il suo apice mentre si conclude quella ricerca di sintesi tra le istanze espressive tardobarocche e il purismo del neoclassico avviata con la pala raffigurante S. Domenico; le tele si collegano strettamente con i nuovi esiti pittorici ...
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BETTI, Salvatore
Mario Scotti
Nacque a Roma, dai marchigiani Teofilo e Maria Buzzetti, il 31 genn. 1792.
Era nipote del pesarese Cosimo Betti (Orciano, 28 marzo 1727 - ivi, 28 marzo 1814, magistrato [...] , delle Accademie di belle arti di Bologna, Firenze e Torino, e di altre ancora.
Novantenne, sopravvissuto ormai da vari decenni al purismo e al classicismo della sua giovinezza, ai quali era rimasto legato per sempre, morì a Roma il 4 ott. 1882
Il B ...
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FAUSTINI, Modesto
Sara Bizzotto Passamani
Nacque a Brescia da Giuseppe e Giovanna Porta il 27 maggio 1839- Il padre, falegname, e la madre morirono a breve distanza di tempo lasciandolo orfano in tenera [...] .
In questi dipinti si nota un misticismo che trae origine dall'Angelico ma che partecipa degli influssi del purismo e della cultura nazarena assorbita a Roma. Nella cappella neogotica si rimane suggestionati dal senso religioso e sacrale della ...
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TATAFIORE, Guido
Mariantonietta Picone Petrusa
TATAFIORE, Guido. ‒ Nato a Napoli da Achille e da Assunta Mancini il 19 settembre 1919, Tatafiore si diplomò presso l’istituto d’arte e poi presso il magistero [...] tela dipinta con una o due campiture su cui sovrappose delle scritte in rilievo (ad esempio, Tata 50; Concretismo, Purismo, Astrattismo; Vesuvio 70).
Emergevano tangenze vagamente concettuali per l’uso di scritte – ma con i caratteri commerciali in ...
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DO (Dose), Juan (Giovanni)
Riccardo Lattuada
Nato presumibilmente a Valencia in Spagna intorno al 1604, vi trascorse certamente gli anni dell'infanzia e della prima adolescenza. Scarse e frammentarie [...] (cfr. Pugliese, 1983), un altro pittore sinora anonimo, stilisticamente all'incrocio tra la tendenza riberiana e quella di purismo stanzionesco rappresentata da Pacecco De Rosa. Peraltro nello stesso percorso di Pacecco De Rosa e di Filippo Vitale ...
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FIORONI, Luigi
Alberta Campitelli
Figlio di Nicola e Anna Rosa Pigliucci, nacque a Roma, come documentato dall'atto di battesimo della parrocchia di S. Andrea della Valle datato 7 genn. 1793. Non trova [...] sorelle, Angelina, aveva sposato Giuseppe Capogrossi). Nel 1855 il suo nome compare insieme con quelli dei maggiori esponenti del purismo, quali L. Agricola, G. Tenerani, J. Gibson, G. Tadolini, J.F. Overbeck, T. Minardi, S. Betti, Carta, Coghetti, e ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).