DANAE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il terzo venticinquennio del V sec. a. C. Rientra in senso lato nel gruppo di Polygnotos, e dipinge grandi vasi, per lo più stàmnoi e crateri [...] a campana, in uno stile solenne e compassato che risente anche del purismo formale del Pittore di Villa Giulia. Frequenti sono nella sua opera le scene di congedo con figure staticamente affrontate e senza tensione interna - si veda la partenza di ...
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ARGENTI, Giosuè
Renata Cipriani
Figlio di Marcantonio, scultore, nacque a Viggiù il 7 febbr. 1819; studiò scultura all'Accademia di Brera nell'ambiente neoclassico rappresentato da Pompeo Marchesi, [...] Sangiorgio, Luigi Sabatelli e Benedetto Cacciatori, ma fu particolarmente sensibile alle ricerche di Luigi Bartolini, interpretandone, il purismo come esteriore ricerca di grazia. Anche l'esempio dello Hayez valse a fargli preferire sempre più temi ...
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Pittore (Ronco, Canton Ticino, 1821 - Firenze 1891). Lavorò dapprima col padre Giuseppe, quadraturista; fu poi allievo del Bezzuoli a Firenze. Dipinse quadri storici e religiosi (Il martirio dei Maccabei, [...] 1852-63, in S. Felicita a Firenze; Trasporto di Cristo al sepolcro, 1864-70, alla Madonna del Sasso presso Locarno, ecc.), attenendosi sempre a un purismo freddo e scrupoloso. Fu apprezzato anche come ritrattista. ...
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GASTALDI, Andrea
Anna Maria Brizio
Pittore, nato a Torino il 16 aprile 1826, morto ivi il 9 gennaio 1889. Fu il maggior rappresentante, insieme con Enrico Gamba, della pittura storica in Piemonte nell'Ottocento. [...] Dal Gamba tuttavia differì per varî aspetti stilistici: il primo aveva studiato in Germania derivando elementi dal "purismo tedesco"; il G. invece, dopo aver frequentato l'Accademia Albertina come allievo del Biscarra, del Cusa e dell'Arienti e aver ...
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Poeta catalano nato a Barcellona il 5 febbraio del 1884. Cresciuto nella commossa atmosfera romantica della lirica maragalliana si affermò subito (Llibre dels poetes, 1905; Fls fruits saborosos, 1906; [...] dominio sicuro della propria sensibilità e per un senso vigile, e qualche volta tormentato, della forma. Nel suo purismo linguistico egli tentò l'armoniosa fusione delle voci classiche catalane con le nuove espressioni popolane. Nei Jocs Florals del ...
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NISIO, Girolamo
Angelo Gaudio
NISIO, Girolamo. – Nacque a Molfetta il 6 maggio 1827, undicesimo figlio di Giorgio, possidente, e di Rosina Candida.
Dopo una prima istruzione ricevuta nelle scuole municipali [...] la guida del maestro Girolamo Romanelli, si formò nel seminario della città natale. In tale contesto subì l’influsso del purismo linguistico di Basilio Puoti, diffuso in Puglia da Angelo Montoné e fu attratto dalla revisione operatane da Francesco De ...
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Letterato, nato a Ravenna il 13 giugno 1771, morto a Bologna il 21 dicembre 1836. Fu dapprima un seguace letterario del Cesarotti: quindi, seguendo il sensismo del Condillac, si fece una sua propria dottrina [...] filosofico-letteraria, dove cercò concordare il razionalismo e il classicismo, adattando una parte dl tali concetti anche al purismo linguistico. A queste sue idee si riconnettono alcune sue pagine di critica (buone le osservazioni sul Bardo del ...
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PUOTI, Basilio
Sandra Covino
PUOTI, Basilio. – Nacque a Napoli il 27 luglio 1782 da Nicola e da Maria Arcangela Palmieri, primogenito di sette figli. La famiglia Puoti, originaria di Arienzo (Caserta), [...] di L. Fornaciari, Firenze 1874, pp. 147-167; S. Baldacchini, Di B. P. e della lingua italiana [1867], poi in Id., Purismo e romanticismo, Bari 1936, pp. 95-136; V. Fornari, Elogio del marchese B. P., Firenze 1879.
Per un inquadramento della figura di ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] Ebrei, un'ostilità che spinta all'estremo è arrivata sino al tentativo di sterminio. Tuttavia sarebbe assurdo, in nome di un purismo eccessivo, rigettare il concetto in sé come improprio, dal momento che a partire da Ludwig Marr (1879) esso fu scelto ...
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CORCOS, Vittorio Matteo
Carlo Sisi
Figlio di Isach è di Giuditta Baquis, nacque a Livorno il 4 ottobre del 1859. Egli s'indirizzò subito allo studio del disegno iscrivendosi all'Accademia di belle arti [...] era professore un, altro livornese famoso, E. Pollastrini. La probabile insoddisfazione nei confronti di quel rigoroso epigono del purismo, che spesso si inquietava con l'allievo a causa della sua troppo spregiudicata maniera di tradurre il "vero ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).