DE SANCTIS, Guglielmo
M. Antonietta Scarpati
Nacque a Roma l'8 marzo 1829 da Tommaso e da Paolina Mola. Dedicatosi alla pittura, fu ben presto allievo tra i più fedeli del caposcuola del purismo romano, [...] T. Minardi (1842-50); si perfezionò a Perugia (1847 c.) e la sua formazione si concluse con soggiorni di studio a Firenze presso Cesare Marianecci (1851) e a Venezia (Jozzi, 1901).
Nel clima di operosità ...
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MAGNI, Pietro
Silvia Silvestri
Nacque il 21 ott. 1816 a Milano, dove compì la sua formazione artistica frequentando per un breve periodo l'Accademia di Brera e gli studi di P. Marchesi e A. Sangiorgio.
Furono [...] quelli gli anni caratterizzati dalla corrente del purismo, incarnata dal toscano L. Bartolini che nel 1837 espose a Brera La fiducia in Dio (ora Milano, Museo Poldi Pezzoli). Per contrasto con le "gelate neoclassiche" nelle quali stagnava la scultura ...
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ARGENTI, Giosuè
Renata Cipriani
Figlio di Marcantonio, scultore, nacque a Viggiù il 7 febbr. 1819; studiò scultura all'Accademia di Brera nell'ambiente neoclassico rappresentato da Pompeo Marchesi, [...] Sangiorgio, Luigi Sabatelli e Benedetto Cacciatori, ma fu particolarmente sensibile alle ricerche di Luigi Bartolini, interpretandone, il purismo come esteriore ricerca di grazia. Anche l'esempio dello Hayez valse a fargli preferire sempre più temi ...
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CORCOS, Vittorio Matteo
Carlo Sisi
Figlio di Isach è di Giuditta Baquis, nacque a Livorno il 4 ottobre del 1859. Egli s'indirizzò subito allo studio del disegno iscrivendosi all'Accademia di belle arti [...] era professore un, altro livornese famoso, E. Pollastrini. La probabile insoddisfazione nei confronti di quel rigoroso epigono del purismo, che spesso si inquietava con l'allievo a causa della sua troppo spregiudicata maniera di tradurre il "vero ...
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BALDINI, Adriano
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, nella parrocchia di S. Terenzio, il 25 maggio 1810 da Giovanni, orologiaio, e da Teresa Fenati.
Allievo di Pasquale Saviotti, che dirigeva la pubblica [...] Roma fu attirato nell'orbita del suo concittadino T. Minardi, già pontificante nell'Accademia di S. Luca col suo purismo di estrazione raffaellesca prima maniera. Ciò nonostante, tornato a Faenza, il giovane B. intraprese la professione di decoratore ...
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GRIFONI, Riccardo
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 5 giugno 1845 da Ferdinando e da Elisa Granati, appartenenti alla parrocchia di S. Salvi.
Il G. si formò presso l'Accademia di belle arti di Firenze [...] nel senso del verismo e del realismo non comportò, infatti, la completa rinuncia ad attenersi alle forme elaborate dal classicismo e dal purismo.
L'attività del G. è documentata a Firenze e a Milano, ma le prime notizie certe risalgono al 1870 quando ...
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DOVERI, Lorenzo
Mario Bencivenni
Nacque a Pisa il 10 ag. 1799 da Alessandro e da Reina di Antonio Martini e fu battezzato il 12 dello stesso mese presso la primaziale (Pisa, Arch. della parrocchia primaziale [...] p. 3; C. Cresti-L. Zangheri, Architetti e ingegneri nella Toscana dell'Ottocento, Firenze 1978, p. 85; G. Partini architetto del purismo senese (catal.), Firenze 1981, pp. 18, 20, 26, 59, 146 s., 158, 161, 170; M. Falorni, Senesi da ricordare, Siena ...
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CARNEVALE, Pietro
Gianfranco Spagnesi
Nato a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) nel 1839, della sua formazione culturale si sa solo che iniziò come intagliatore in legno e poi a Roma, studiò presso l'architetto [...] valore tipologico. è una posizione quella del C. che, se per un verso lo porta assai vicino al purismo di Luca Carimini (per alcune scelte grammaticali soprattutto), per altro ne costituisce una puntuale contestazione nelle commistioni stilistiche ...
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BIANCHINI, Antonio
Giorgio Di Genova-Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 18 sett. 1803 da Filippo, mercante oriundo del Canton Ticino ridotto alla miseria, e da Annamaria Barbiellini. Dopo aver studiato [...] per questa sua attività artistica, chè le sue prove di pittura reperibili appaiono per lo più scadenti, per il breve scritto Del purismo nelle Arti, Roma s.a. (ma 1843; cfr. per la questione della data, G. Previtali, in Paragone, XVI[1963], n. 163, p ...
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GAZOLA (Gazzola), Paolo
Anna Coccioli Matroviti
Figlio di Carlo e Anna Dossena, nacque il 26 ag. 1787 a Piacenza. Ricevette la prima educazione al collegio Clementino di Roma, ove si recò nel 1794 al [...] anni dopo l'accolse tra i soci onorari.
Dai disegni del G. emergono componenti rinascimentali, palladiane e romane, nonché un purismo geometrico che lo sollecita a impiegare un linguaggio colto e austero.
Nel 1821, a Parma, collaborò ai lavori per il ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).