Giurista e statista inglese (n. 1540 circa - m. 1617); membro del Parlamento e della Camera dei Lord, prese parte al processo di Maria di Scozia (1586). Nel 1592 procuratore generale, lord del Sigillo [...] regina Elisabetta e una delle maggiori personalità della Corte. Con Giacomo I, che lo nominò lord cancelliere (1603), fu fautore dell'unione d'Inghilterra e Scozia, si oppose alla politica spagnola e fu avverso ai puritani e ai cattolici romani. ...
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Cantante, tenore, nato a Motta S. Agata (Catania) il 24 luglio 1921. Studiò a Milano con Luigi Montesanto ed esordì a Reggio Emilia nel 1946 in una rappresentazione della Manon di Massenet. Da allora ha [...] stranieri.
Fra le opere del suo repertorio figurano la Lucia di Lammermoor e L'elisir d'amore di Donizetti, La sonnambula e I puritani di Bellini, La Traviata, Il trovatore e il Rigoletto di Verdi, la Carmen di Bizet, La bohême, la Manon Lescaut e la ...
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BORGIOLI, Dino
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Nacque a Firenze il 15 febbr. 1891 da Antonio e da Elvira Rigatti. Si diplomò in ragioneria e nello stesso tempo studiò canto con E. Giachetti. Nel 1917 esordì al Teatro Dal Verme [...] di Donizetti, il Don Pasquale. Nei mesi precedenti di febbraio e di marzo aveva dato eccellenti prove anche nei Puritani di Bellini - sostenendo le "estreme e quasi innaturali difficoltà" (Gualerzi) della parte di Arturo, cantata in chiave originale ...
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erastianismo
Termine coniato sul nome di Tommaso Erasto, autore dell’Explicatio gravissimae quaestionis (1589). Con tale termine si indica la dottrina politico-religiosa che subordina il potere ecclesiastico [...] così estrema come quella a cui giunsero in Inghilterra, all’epoca dell’aspro conflitto fra gli Stuart e i puritani, alcuni dei membri dell’Assemblea di Westminster, che nel 1643 discussero e accolsero le sue tesi e vennero perciò denominati ...
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GAYARRÉ, Julián
Luigi Campolieti
Tenore, nato nella valle di Roncal (Pirenei) il 9 gennaio 1849, morto a Madrid il 2 gennaio 1890. Allievo del conservatorio di Madrid, si recò poi a Milano per perfezionarsi [...] al quale fu subito scritturato in teatri importanti (S. Carlo di Napoli, Covent Garden di Londra, Théâtre italien e Opéra di Parigi, Scala di Milano), ove cantò Puritani, Ballo in Maschera, Favorita, Rigoletto, Lohengrin ed altre opere del tempo. ...
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Flórez 〈flòretℎ〉, Juan Diego. – Cantante lirico peruviano (n. Lima 1973). Tenore di agilità, estesissimo negli acuti e dotato di tecnica perfetta, si è imposto nel 1996 al Rossini Opera Festival di Pesaro. [...] , Barbiere di Siviglia, ecc.). Ha ottenuto altri successi in opere di Paisiello (Nina, pazza per amore), Bellini (I puritani, La sonnambula), Verdi (Rigoletto, Falstaff) e soprattutto Donizetti (L’elisir d’amore, Don Pasquale, La fille du régiment ...
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Uomo politico (Bourne, Lincolnshire, 1520 - Londra 1598). Eletto al parlamento (1543), seguì dapprima le fortune del protettore del regno Somerset, ma, caduto questo, fu incarcerato. Amico del conte di [...] consigliere, e rese preziosi servigi al paese (1558-90) in qualità di lord tesoriere o primo ministro. Tornato protestante, si oppose tanto ai cattolici che ai puritani. Sedette alla Camera dei Comuni fino al 1571, quando fu creato lord Burghley. ...
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Scrittore statunitense (Salem, Massachusetts, 1804 - Plymouth, New Hampshire, 1864). Autore dallo stile misurato e rigoroso, specchio di quel riserbo puritano che nasconde drammatici conflitti e una visione [...] doganale, poi console a Liverpool (1853- 58); fece viaggi in Europa (1858-60). La tradizione dei progenitori puritani, persecutori di quaccheri e martirizzatori di streghe, sembra rivivere fantasticamente nella sua coscienza. Partecipò per un breve ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] sviluppi delle sue dottrine sono tanto l'imperialismo di R. Kipling quanto il socialismo di G. B. Shaw. Un ardore di fede puritana è anche al centro della crociata di J. Ruskin, che in uno stile d'arte discendente da quello del Landor e del De ...
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TAMBURINI, Antonio
Giancarlo Landini
TAMBURINI, Antonio. – Nacque il 28 marzo 1800 a Faenza, da Pasquale e da Luigia Collina.
Il padre, suonatore di corno, lo avviò agli studi musicali per farne uno [...] e L’Aia, con varie recite di Don Pasquale, L’elisir d’amore, Il barbiere di Siviglia, La sonnambula, Lucia di Lammermoor e I Puritani. Diede l’addio alle scene nel 1855, ma si produsse in concerto fino al 1869, al Grand Hotel di Parigi, e cantò in ...
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puritano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. puritan (ma documentato qualche anno dopo il fr. puritain, che è del 1562), der. del lat. tardo purĭtas «purità»]. – 1. Aderente, seguace del puritanesimo. Anche in funzione di agg.: movimento p.;...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...