Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] incorporata in un tema verbale o nominale derivato, si applica qui per elidere le desinenze all'interno del composto: rājan-as6-puruṣa-s1 → rājanpuruṣa. La n- di rājan- in questo composto si elide in base alla regola 8.2.7 (nalopaḥ prātipadikāntasya ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] fuoco, da questo l'acqua, da essa la terra. Altra ancora è l'"Io" (Brahman e Ātman) che, in forma di uomo (puruṣa) primo fra tutti gli esseri, divide, annoiato d'esser solo, sé stesso in due parti, generando, così, marito e moglie, dal cui abbraccio ...
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Sankara
Śaṅkara
Filosofo indiano (Kaladi, India meridionale, 788-820 ca.). È il più noto esponente dell’Advaita Vedānta. Secondo la tradizione, Ś. nacque in una famiglia brahminica scivaita; contrariamente [...] e immutabile, ed equivale a una coscienza autoconsapevole. È perciò definito «testimone» (sākṣin), inattivo ma cosciente (➔ puruṣa). Esso è innegabile poiché ogni negazione comunque presuppone un soggetto negante. La parvenza di pluralità del mondo ...
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Vedanta
Vedānta
Denonimazione comune a varie correnti filosofiche (➔ anche Śaṅkara; Madhva; Rāmānuja; Vedānta Deśika) che si richiamano esplicitamente alle Upaniṣad, di cui sistematizzano in vari modi [...] ’anima (può per es. essere esperito durante il sonno profondo). Sul piano della realtà ultima, però, non esiste che un unico puruṣa, perché unico è il principio cosciente (cit); la parvenza di una pluralità di anime individuali è dovuta a māyā. La ...
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Yajnavalkya
Yājñavalkya
Saggio indiano (n. forse 800 a.C.) che appare come interlocutore in varie Upaniṣad (➔). Nelle Upaniṣad Y. propone argomenti idealisti circa l’esistenza di un unico assoluto che [...] il brahman, la distinzione fra azioni giuste e malvagie (entrambe in ultima analisi illusorie) si perde e viene meno ogni desiderio. Le idee di Y. saranno poi elaborate e sistematizzate da vari sistemi filosofici indiani (➔ Sāṃkhya, puruṣa, Vedānta). ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La cosmologia
David Pingree
Bruno Lo Turco
La cosmologia
Cosmologia vedica
di David Pingree
Sebbene i testi vedici non forniscano una descrizione chiara e coerente [...] III, 19, 1). In un altro inno del decimo maṇḍala (X, 90) si narra la storia degli dèi che, avendo sacrificato il Puruṣa, l'uomo primordiale, forgiano con il suo corpo le varie parti dell'Universo. Queste due concezioni si trovano fuse in un inno dell ...
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prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] (gli oggetti di senso, l’intelletto e senso dell’Io), una categoria né generata né generativa (lo spirito, puruṣa). In ambito Mīmāṃsā, la tradizione Bhāṭṭa accetta quattro categorie, sostanza, qualità, azione e generalità, mentre la tradizione ...
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Vaisesika
Vaiśesika
Tradizione filosofica indiana fondata sui Vaiśeṣikasūtra (probabilmente precedenti al 1° sec. d.C.) attribuiti al saggio Kaṇāda. Il più antico trattato successivo pervenuto è quello [...] Il V. identifica nove tipi di sostanza, cinque materiali e capaci di moto (terra, aria, fuoco, acqua e manas) (➔ puruṣa), e quattro immateriali e onnipervadenti (tempo, spazio, etere e ātman, il sé). La seconda categoria, la qualità, comprende colore ...
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guna
guṇa
Termine sanscr. che significa «filo» (all’interno di un tessuto), «qualità». Negli elenchi dei prameya («oggetti conoscibili»), che aprono le trattazioni ontologiche della maggior parte delle [...] a sé. Oltre ai g. del terzo gruppo, anche dharma e adharma sono detti essere g. solo dell’anima (ātman o puruṣa). Il fatto che dharma e adharma ineriscano all’anima rende possibile la retribuzione karmica (➔ karma) e in generale spiega come un ...
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Scienza indiana: periodo vedico. Discipline ausiliarie dei Veda
Christopher Minkowski
Takao Hayashi
David Pingree
Discipline ausiliarie dei Veda
Testi per i rituali solenni (Śrautasūtra)
di Christopher [...] l'alto (da stimare intorno a 1,8-2 m ca.). La superficie di un altare del fuoco doveva essere incrementata di un puruṣa quadrato (stimabile in 3,2-4 m2 ca.) ogni volta che lo stesso rito era ripetuto dal medesimo sacrificante.
Gli argomenti trattati ...
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pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, e, contrariamente all’uso odierno, poteva...
pure
purè s. m. (non com. f.) [dal fr. purée s. f., der. del fr. ant. purer «spremere (legumi)», dal lat. tardo purare «pulire, purificare» (der. di purus «puro»)]. – Vivanda di patate, o di legumi o verdura, lessati nell’acqua e schiacciati...