In medicina, abnorme comunicazione canaliforme tra strutture o cavità corporee anatomicamente non collegate, non tendente alla guarigione spontanea. Può conseguire a traumi (f. salivari, delle vie urinarie [...] (f. congenite del collo).
In rapporto al tipo di f., la secrezione è costituita da liquido sieroso, purulento, ematico o misto (siero purulento, siero ematico ecc.). La f. può mettere in comunicazione con l’esterno una cavità profonda; altre volte ...
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vagina anatomia e medicina Organo copulatore femminile, costituito da un canale muscolo-membranoso a cavità virtuale allo stato di riposo, esteso dalla vulva all’utero. È organo impari e mediano, situato [...] granulosa dei bovini Malattia infettiva e contagiosa dei bovini, caratterizzata da un processo infiammatorio catarrale, talvolta purulento, acuto, subacuto o cronico, della mucosa vaginale, con formazione di piccoli noduli. L’infezione è sostenuta ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] , conferisce al liquor un aspetto più o meno torbido: da una lieve opalescenza si può arrivare all'aspetto francamente purulento. La determinazione del contenuto proteico si effettua con vari metodi, analoghi a quelli già descritti per il siero e ...
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purulento
purulènto agg. [dal lat. purulentus, der. di pus puris «pus»]. – Relativo al pus, che contiene pus, che è caratterizzato dalla presenza di pus: essudato p., essudato che ha il carattere del pus; flogosi p., processo flogistico caratterizzato...
purulenza
purulènza s. f. [dal lat. tardo purulentia, der. di purulentus «purulento»], non com. – Qualità, condizione di ciò che è purulento, che contiene pus.