Filosofo e critico della letteratura russa (Kišinëv 1869 - Mosca1925), autore di studî su P. C̆aadev, gli slavofili, la "Mosca di Griboedov", A. Pus̆kin, I. Turgenev, N. Ogarëv e gli idealisti russi. La [...] sua particolare concezione della libera religione si evince dalla Perepiska iz dvuch uglov ("Corrispondenza da un angolo all'altro", 1921), discussione filosofica che tocca tutti i problemi dell'intelligencija ...
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Attrice e regista russa (n. 1884 - m. Parigi 1940). Uscita dalla Scuola del teatro d'arte, fece col teatro stesso diverse tournée anche all'estero. Fu attrice realistica, salvo un breve periodo in cui [...] seguì gli esperimenti formali del Teatro d'arte. Sue creazioni insuperabili furono Donna Anna nel Convitato di pietra di Pus̆kin, Grus̆enka nei Fratelli Karamazov e Ekaterina Ivanovna nel dramma omonimo di L. N. Andreev. Nel 1919 si stabilì a Praga ...
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Ballerina russa (n. 1799 - m. Pietroburgo 1848), una delle maggiori rappresentanti della scuola classica del balletto in Russia. Univa a una grande tecnica e leggerezza l'espressività della recitazione [...] pantomimica. Il suo nome è legato soprattutto ai balletti messi in scena da Ch. Didelot (Zeffiro e Flora di C. Cavos; Ruslan e Ljudmila di F. S̆ol´c, ecc.) ed è stato immortalato da A. Pus̆kin in una strofe dell'Eugenio Onegin. ...
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Medico (Berkeley, Gloucestershire, 1749 - ivi 1823). Ha il merito di aver propugnato e attuato per primo la vaccinazione antivaiolosa. Ad essa J. giunse in base all'osservazione che le persone guarite [...] cute, materiale purulento prelevato da pustole di individui affetti da vaiolo vaccino; un successivo innesto nello stesso soggetto di pus vaioloso umano (atto profilattico già in uso prima di J., ma molto pericoloso) non attecchì. Le intuizioni di J ...
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Alessandro
M.L. Fobelli
Scultore attivo in Abruzzo fra la fine del 12° e i primi anni del 13° secolo. L'unica opera da lui firmata è il portale del fianco settentrionale, prospiciente il chiostro, della [...] specifica fase architettonica dell'edificio.
È improbabile che l'iscrizione "A(nno) D(omini) MCCIIII / magister Alexander hoc o / pus fecit", inserita a destra in basso sotto i due pilastrini di spoglio, in origine fosse situata altrove, data la ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] fisica di un particolare composto chimico", la "nucleina", che F. Miescher aveva isolata (1871) dai nuclei delle cellule del pus, e Altmann aveva analizzata (1889) in acido nucleinico e albumina. Mentre i botanici H. De Vries, C.E. Correns ...
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Sokolov, Sasha
Donatella Possamai
Sokolov, Sas̆a (propr. Aleksandr Vsevolodovič)
Scrittore russo naturalizzato canadese, nato a Ottawa (Canada) il 6 novembre 1943. Nel 1946 fece ritorno con la famiglia [...] romanzo Meždu sobakoj i volkom (1980, Tra cane e lupo), dall'espressione francese entre chien et loup, usata anche da A.S. Pus̆kin nell'Evgenij Onegin per indicare il momento del crepuscolo in cui tutto si fa indistinto. Ai confini tra prosa e poesia ...
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DUCREY, Augusto
Giuseppe Armocida
Nacque a Napoli il 22 dic. 1860 da Giuseppe e da Amalia Mazzoni. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia della sua città, fu allievo per l'anatomia umana normale [...] e superficiale, con localizzazione quasi esclusiva ai genitali, prodotta da diversi microrganismi piogeni capaci di conferire al pus il carattere dell'inoculabilità. Seguirono la dimostrazione che lo streptobacillo individuato nel 1892 da P. G. Unna ...
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CARLE, Antonio
Mario Crespi
Nacque il 3 maggio del 1854 a Chiusa di Pesio (Cuneo) da Giuseppe e da Maddalena Uciano. Studiò medicina e chirurgia a Torino, ove si laureò nel 1878. Dopo la laurea si recò [...] Nicolaier": in realtà, Arthur Nicolaier provocò il tetano in animali da esperimento nei quali aveva inoculato della terra, e nel pus che si formava nel punto di inoculazione osservò la presenza di bacilli che riuscì a coltivare in colture miste e che ...
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pus
s. m. [dal lat. pus puris]. – Liquido più o meno denso, bianco giallastro o verdastro a seconda dei germi che determinano l’infezione, che si forma nel corso di alcuni processi flogistici: è costituito da essudato plasmatico ricco di leucociti...
purulento
purulènto agg. [dal lat. purulentus, der. di pus puris «pus»]. – Relativo al pus, che contiene pus, che è caratterizzato dalla presenza di pus: essudato p., essudato che ha il carattere del pus; flogosi p., processo flogistico caratterizzato...