Nòri, Paolo. – Scrittore e traduttore italiano (n. Parma 1963). Dopo aver lavorato come ragioniere in Algeria, Iraq e Francia, è tornato in Italia dove si è laureato in letteratura russa all’Università [...] di Parma. Si è poi dedicato all’attività di traduttore, lavorando su testi di autori quali D. Charms, A. Puškin, N. Gogol´. Nel 1999 esordisce come scrittore con il romanzo Le cose non sono le cose, in cui già emerge il suo stile influenzato sia ...
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Drammaturgo russo (Kukuevka, Tula, 1857 - Juan-les-Pins, Alpi Marittime, 1927), autore di numerosi drammi realistici di buona fattura scenica. I più noti sono Cepi ("Catene", 1888) e Staryj zakal ("Vecchia [...] tempra", 1895). S. fu noto anche, con lo pseudonimo di Južin, come attore del Piccolo teatro di Mosca, dove recitò drammi di Shakespeare, Griboedov, Puškin, ecc. ...
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Critico letterario (n. Giëvka, Char´kov, 1890 - m. 1939). Figlio di un ministro liberale dello zar, emigrò in Inghilterra subito dopo la rivoluzione del 1917. A Londra, dove tenne la cattedra di letteratura [...] celebre storia della letteratura russa (A his tory of Russian literature, 1926) e uno studio fondamentale su A. S. Puškin (Pushkin, 1926). Tornato nel 1932 in patria, svolse un'intensa attività di critico, pubblicando nei maggiori periodici letterarî ...
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Architetto e incisore (n. 1740 circa - m. 1812), di origine scozzese. Dopo un viaggio a Roma (1768-69), elaborò progetti di ricostruzione delle terme imperiali e incisioni degli stessi monumenti (The baths [...] of the Romans, 1772). Dal 1779 architetto di Caterina II, introdusse in Russia la particolare interpretazione inglese del neoclassicismo: palazzi a Carskoe Selo (ora Puškin) e a Pavlovsk. ...
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Bitov, Andrej Georgievič. – Scrittore russo (Leningrado 1937 - Mosca 2018). Esponente del postmodernismo e voce tra le più significative della narrativa russa contemporanea, ne ha pienamente recepito [...] poeta e saggista, tra le sue opere più importanti si citano il magistrale romanzo Puškinskij dom (1978; trad. it. La casa di Puškin, 1988), cui deve il raggiungimento di una vasta notorietà, il ciclo di racconti pubblicati in patria tra il 1976 e il ...
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Pittore russo (Ruza 1864 - Mosca 1910), del gruppo degli "Ambulanti". Noto soprattutto come autore di quadri e studî della vita e delle lotte dei contadini (Una ribellione in campagna, 1889; In viaggio: [...] la morte dell'emigrante, 1889; Lo sciopero, 1903) e per una serie di quadri storici (La marcia dei Moscoviti, 1903). Illustrò con acqueforti opere di Puškin, Lermontov e Gogol´. ...
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Ballerino e coreografo di origine tatara (n. fra il Lago Baikal e Irkutsk 1938 - m. Parigi 1993), cittadino austriaco dal 1982. Fin dall'infanzia fu istruito nella danza popolare; a diciassette anni entrò [...] ballo del Teatro Kirov di Leningrado, dove il tirocinio precedente e la sua scontrosità furono pazientemente corretti e studiati da A. Puškin, che ne intuì subito il singolare talento. Danzò col Kirov in patria e all'estero, ma nel 1961, nel corso di ...
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Scrittrice russa (Kiev 1783 - Elabuga, Kazan´, 1866). Cresciuta tra gli ussari di cui il padre era comandante, male adattandosi alla vita casalinga lasciò il marito e un figlio e si arruolò con nome maschile [...] a numerose campagne. Cominciò a pubblicare le sue singolari memorie nella rivista Sovremennik, nel 1836, con una presentazione di Puškin. I romanzi della D., che s'inseriscono nel filone romantico della narrativa a intreccio (Klad "Il tesoro nascosto ...
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Letterato sloveno (Sodražica, Ribnica, 1875 - Lubiana 1937), storico della letteratura e della cultura slava, prof. di letterature slave a Lubiana (dal 1919); ha svolto un'intensa attività scientifica [...] pubblicando parecchi lavori, tra cui particolarmente notevoli quelli sulla cultura slovena dell'epoca della Riforma e del Risorgimento, sul mondo slavo nell'epoca napoleonica e su singoli scrittori (L. N. Tolstoj, A. S. Puškin, F. Prešeren, ecc.). ...
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Pseudonimo del poeta lettone Jānis Pliekšāns (Tadenava, Zemgale, 1865 - Riga 1929). Redattore capo (1891-95) del giornale Dienas Lapa ("Il quotidiano"), fondato nel 1886 come organo del movimento Jaunā [...] più apertamente marxista, fu arrestato (1897) dai Russi. In prigione e in esilio tradusse il Faust di Goethe, opere di Puškin, Schiller, Lessing, Shakespeare, ecc., e compose la sua prima raccolta di versi, Tālās nuoskaņas zilā vakarā ("Echi lontani ...
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