NECROMANZIA (gr. νεκρομαντεία; ma νεκρόμαντις accanto a νεκυόμαντις; lat. necromantīa)
È, come dice il nome, quella forma di divinazione che consiste nel consultare i morti talvolta può consistere in [...] del cadavere; come presso quelle genti dell'Australia centrale che, in base alla direzione presa dagli umori prodottisi nella putrefazione, ricercano l'uccisore. Ma in senso proprio è così chiamata l'evocazione degli spiriti o anime dei trapassati ...
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Il corpo umano dopo la morte.
Medicina
Caratteristiche del c. sono la rigidità, che interviene poche ore dopo la morte, e le macchie ipostatiche, che intervengono più tardi e sono determinate da stravasi [...] che progressivamente si sviluppano nel c. (raffreddamento, rigidità, comparsa di ipostasi, processi di autolisi, putrefazione e altre alterazioni trasformative, come macerazione, mummificazione, corificazione) costituisce l’oggetto di studio della ...
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L'età delle piante. - Nelle piante l'e. o durata della vita varia entro limiti molto più estesi che negli animali, da 20 minuti (alcuni batterî della putrefazione si dividono, moltiplicandosi, entro 20-30 [...] minuti) ad alcune migliaia di anni (Sequoie). Molte piante unicellulari vivono poche ore o pochi giorni, alcune alghe (Macrocystis) molti anni (100?), la maggior parte dei funghi poche settimane o qualche ...
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tirammina
Sostanza ad azione simpaticomimetica, prodotta dalla decarbossilazione della tirosina a opera di un enzima (tirosindecarbossilasi) presente in cellule animali e vegetali e soprattutto di lieviti [...] fegato), in prodotti alimentari (vino, formaggi, cioccolato, salsa di soia, pesci conservati) e in sostanze in putrefazione (contenuto intestinale). La t. esogena proveniente dagli alimenti subisce una deamminazione enzimatica (a opera degli enzimi ...
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Chimico (Vignola 1817 - ivi 1881). Alternò l'attività scientifica con quella politica; sostenitore dell'annessione delle province estensi al Regno di Sardegna, dovette rifugiarsi a Torino (1848), ove Cavour [...] e tossicologia nell'univ. di Bologna; socio corrispondente dei Lincei (1870). Compì notevoli ricerche sugli alcaloidi della putrefazione (che chiamò ptomaine) e sui colloidi; di questi riconobbe le proprietà fondamentali così da poter essere ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] cadaverica (cadaveröse Geruch), la quale entrando in contatto con la materia organica la contamina, provocandone a sua volta la putrefazione. Egli fu contrario alla teoria del contagium vivum e il rimedio che propose, l'uso del cloro, fu considerato ...
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Medico e filosofo (Rapallo 1577 - Padova 1657), prof. di logica a Pisa, poi di filosofia a Padova (1609), quindi a Bologna. Tornò a Padova nel 1645 a insegnare medicina. Peripatetico, sostenne le posizioni [...] 1616); De spontaneo viventium ortu (1618: sul dibattuto problema della generazione spontanea di insetti e vegetali dai processi di putrefazione); De motu sanguinis origineque nervorum (1647) in polemica con W. Harvey. Tra i suoi scritti di erudizione ...
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meteorismo
Eccessivo contenuto di gas nel tubo gastroenterico, in alcuni tratti di esso o in tutta la sua estensione. Il m. è di solito di origine funzionale (tranne quando è accompagnato a ileo paralitico, [...] di gas durante i processi digestivi, per eccessi alimentari, per insufficienze digestive, per fermentazione o putrefazione alimentare a opera della flora microbica prevalente; alterazioni circolatorie ischemiche e ipertensione portale, ecc. Il ...
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È quella parte della microbiologia che si occupa dei batterî. La batteriologia data dalla scoperta dell'olandese Antonie van Leeuwenhoek (1632-1723) che poté dimostrare la natura organizzata del lievito [...] e di quello del vino e che rilevò la presenza di piccolissimi organismi unicellulari nei liquidi organici in putrefazione, servendosi d'un microscopio da lui costruito, capace d'ottenere ingrandimenti di 150 diametri.
Le scoperte del Leeuwenhoek ...
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PTOMAINE (dal gr. πτῶμα "cadavere")
Guido BARGELLINI
Leonardo MANFREDI
Il chimico italiano F. Selmi dimostrò per il primo nel 1872 che nella carne putrefatta si ritrovano sempre in piccola quantità [...] la putrina, la saprina, la neuridina, la marcitina, ecc. Esse prendono origine per azione dei batterî della putrefazione sulle sostanze proteiche, sui lipoidi, sugli acidi nucleici, ecc., degli organismi, dopo la morte dell'animale. Generalmente ...
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putrefazione
putrefazióne s. f. [dal lat. tardo putrefactio -onis, der. di putrefacĕre «putrefare»]. – Processo di decomposizione prodotto da batterî saprofiti, cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche, e che ha...
putrefare
v. intr. [dal lat. putrefacĕre, comp. di puter o putris «marcio» (v. putre) e facĕre «fare»] (putrefàccio, putrefài, putrefà, ecc., coniug. come fare; aus. essere). – Subire un processo di putrefazione, corrompersi, marcire: la carne...