È noto da tempi antichi il composto dell'ammoniaca con l'acido cloridrico (sale ammoniaco); solo nel sec. XV Basilio Valentino trovò che dal sale ammoniaco con alcali si libera ammoniaca; più tardi quando [...] libera in natura in piccole quantità, più frequentemente combinata soprattutto come cloruro o carbonato; essa trae origine dalla putrefazione di sostanze azotate animali e vegetali e dalla trasformazione dell'azoto organico delle piante per opera dei ...
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Gas incolore, di odore penetrante, irritante, tossico, di formula NH3. L’a. è largamente distribuita nei sistemi biologici e il suo metabolismo è direttamente connesso con quello delle proteine, degli amminoacidi, dell’urea e dell’acido urico. L’a. ha origine in seguito a processi di deamminazione e ... ...
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Chimica
Gas incolore, di odore penetrante, irritante, tossico, di formula NH3. A 0 °C e pressione atmosferica, 1 litro di a. ha massa di 0,771 g; bolle a −33,3 °C e solidifica a −77,7 °C sotto forma di cristalli bianchi. L’a. del commercio è una soluzione acquosa (di solito al 30-35%), ma talvolta si ... ...
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(III, p. 2; App. I, p. 112; App. II, I, p. 163)
La produzione di a., che nel 1960 raggiungeva appena i 10 milioni di t/a, ha successivamente preso a salire rapidamente, raggiungendo in questi ultimi anni i 120 milioni di t/a; le 150 t/g, raggiunte dalle maggiori unità di produzione intorno al 1960, ... ...
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I maggiori progressi conseguiti nel campo dell'ammoniaca sintetica sono dovuti principalmente ai perfezionamenti realizzati nella produzione dell'idrogeno, poiché per ogni mc. di azoto, che si ricava economicamente dall'atmosfera, occorrono 3 mc. di idrogeno assai costoso.
Produzione dell'idrogeno. ... ...
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Il problema della fissazione dell'azoto mediante la sintesi dell'ammoniaca è in realtà un problema di produzione dell'idrogeno, poiché i 2 mc. di idrogeno necessarî a produrre 1 kg. di ammoniaca rappresentano più della metà del suo prezzo di costo.
Naturalmente la scelta del metodo per la produzione ... ...
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È il complesso delle operazioni intese a togliere o ad annientare le cause delle infezioni. Ha un campo d'applicazione estesissimo, dovendo comprendere tutte le malattie infettive, degli animali e delle [...] poco confacente alla loro vita, eccetto che per i germi già abituati a vivere in ambienti ricchi di prodotti di putrefazione. A questi agenti principali conviene aggiungere anche il batteriofago (v.), assai comune nelle acque e nei terreni, e, come ...
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(o diamine) Composti chimici, alifatici o aromatici, contenenti due gruppi amminici −NH2. Le d. alifatiche si preparano in modo analogo alle monoammine; hanno l’odore caratteristico delle ammine superiori, [...] si ottengono i derivati imidazolici. Le d. sono notevolmente diffuse in natura: vengono prodotte dai batteri della putrefazione, da taluni batteri della maturazione del formaggio, da diversi funghi inferiori e superiori e da piante. Negli ...
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TOSSICOLOGIA (dal gr. τοξικόν "veleno")
Efisio Mameli
La tossicologia è la scienza che studia i veleni e la loro azione sugli organismi (intossicazione, avvelenamento), dal punto di vista chimico, fisiologico, [...] alterato la struttura anatomica di alcuni organi o averli distrutti, ma anche dal lato analitico, perché la putrefazione può attaccare e trasformare, fra i veleni organici eventualmente presenti negli organi, quelli che sono meno resistenti agli ...
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tanatologia Ramo della medicina legale che riguarda lo studio delle cause di morte e dei fenomeni relativi a questa, nonché delle modificazioni morfologiche e fisico-chimiche dell’organismo che ne conseguono, [...] , umidità, luogo di sepoltura ecc.), figurano i processi di autolisi, già in atto 24 ore dopo il decesso; la putrefazione; la macerazione, evidente 1-2 settimane dopo la morte; la mummificazione, che si completa dopo oltre un anno dalla morte ...
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saprofito Organismo eterotrofo che si nutre a spese di organismi morti, o in generale di sostanze organiche in decomposizione. I s., in quanto decompositori, sono importanti elementi delle catene alimentari.
La [...] capaci di compiere la fotosintesi, vivono meglio in ambiente contenente sostanze organiche. Sono s. molti batteri che determinano la putrefazione, i lieviti, le muffe, i funghi superiori che vivono nei boschi o che scompongono i legnami e concorrono ...
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MILIARA (febris miliaris, febris purpurata, exanthema miliaria, sudor anglicus)
Cesare Frugoni
Malattia contagiosa, da germe ignoto, della quale sono state descritte numerose epidemie nel Medioevo, specie [...] erano caratterizzate dalla rapidità d'invasione del male e dalla gravità del decorso; i morti di miliara andavano rapidamente in putrefazione.
Vi fu un tempo (1800) in cui nella diagnosi di miliara s'includeva quasi tutta la patologia, dall'isteria ...
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PESCI, Leone
Franco Calascibetta
PESCI, Leone. – Nacque a Bologna il 29 gennaio 1852 da Domenico, un agricoltore che aveva negli anni raggiunto una discreta solidità economica. Questi divenne proprietario [...] di chimica tossicologica, studiando gli alcaloidi (da lui chiamati ptomaine) che si formano nei cadaveri a causa della putrefazione delle proteine. Fu questo il campo in cui, collaborando con il maestro, si svilupparono le sue prime ricerche ...
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Cao Viejo
– Piramide a gradoni (huaca) del periodo Moche (3°-6° sec. d.C.), con funzioni di centro cerimoniale, parte del complesso archeologico di El Brujo, posto a 60 km dalla città di Trujillo, nel [...] 1700 anni fa. Il suo corpo, ben mantenuto perché cosparso di cinabro, solfato di mercurio che ne ha impedito la putrefazione, è stato rinvenuto avvolto in un fardo, un voluminoso involucro di cotone; giaceva accanto ad una bambina, sacrificata per ...
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Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] e politica, e sorge un primo vero movimento di salute pubblica. Lo studio della fermentazione e dei vari fenomeni della putrefazione permettono al tedesco J. von Liebig, nel corso del 19° secolo, di giungere a una spiegazione chimica della patologia ...
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putrefazione
putrefazióne s. f. [dal lat. tardo putrefactio -onis, der. di putrefacĕre «putrefare»]. – Processo di decomposizione prodotto da batterî saprofiti, cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche, e che ha...
putrefare
v. intr. [dal lat. putrefacĕre, comp. di puter o putris «marcio» (v. putre) e facĕre «fare»] (putrefàccio, putrefài, putrefà, ecc., coniug. come fare; aus. essere). – Subire un processo di putrefazione, corrompersi, marcire: la carne...