. È un antibiotico ottenuto da un actinomicete isolato da un campione di terra delle Isole Filippine e denominato Streptomyces erythraeus perché produce un pigmento di colore rossastro. Trattasi di un [...] Non agisce sulla maggior parte dei bacilli, ospiti abituali del tubo enterico; elimina però i germi della putrefazione intestinale, cambiando così l'odore del materiale fecale. La sua attività antibiotica, prevalentemente batteriostatica, si esplica ...
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In fisioterapia, il trattamento terapeutico di un paziente mediante una qualunque forma di energia raggiante (raggi X, infrarossi ecc.).
Nella tecnica nucleare, livello di i. (o resa energetica) di un [...] negli alimenti, sia quelli patogeni, sia quelli che costituiscono i principali agenti di deterioramento delle derrate (fermentazione, putrefazione, comparsa di muffe), e impedire o ritardare il germogliamento di alcuni vegetali di largo uso (patate ...
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Amminoacido aromatico, di formula C6H5CH2CH(NH2)COOH. Esistono due stereoisomeri, otticamente attivi. L’isomero L è quello presente in natura nelle proteine. L’isomero D si trova pure in natura, in antibiotici [...] un derivato della decarbossilazione della f.; la sua formazione della f. è pertanto connessa a processi di putrefazione; può essere preparata sinteticamente a partire dal benzonitrile; da essa derivano numerosi alcaloidi fra cui, particolarmente ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Ulrich Tröhler
L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Oggi la chirurgia [...] concezione di Lister derivava dalle recenti indagini condotte da Louis Pasteur (1822-1895) sulla fermentazione e sulla putrefazione e dalle sue osservazioni sull'alterazione del vino provocata da questi organismi (1868). L'analogia con le infezioni ...
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tanatologia Ramo della medicina legale che riguarda lo studio delle cause di morte e dei fenomeni relativi a questa, nonché delle modificazioni morfologiche e fisico-chimiche dell’organismo che ne conseguono, [...] , umidità, luogo di sepoltura ecc.), figurano i processi di autolisi, già in atto 24 ore dopo il decesso; la putrefazione; la macerazione, evidente 1-2 settimane dopo la morte; la mummificazione, che si completa dopo oltre un anno dalla morte ...
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MORTE
Maurice Bloch e Carlo Alberto Defanti
Antropologia
di Maurice Bloch
Cenni storici
Tutte le culture attribuiscono un'importanza centrale all'interpretazione dei processi dell'esistenza umana. [...] avrà ancora alcuni elementi molli e umidi. Questi ultimi sono destinati a scomparire qualche tempo dopo la morte, con la putrefazione, e in questo modo si completerà il processo iniziato in vita. Per i Merina pertanto le trasformazioni del corpo nel ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Le malattie nella teoria medica
Danielle Jacquart
Le malattie nella teoria medica
Avicenna, grazie alla definizione secondo cui la medicina è la scienza che [...] di un alimento riscaldante o un colpo ricevuto sulla testa; la causa congiunta (al-wāṣila, in greco synektikḗ), quale la putrefazione di un umore o l'ostruzione di un canale. La causa antecedente e quella congiunta sono inerenti al corpo, mentre le ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] fondatori della moderna biologia sperimentale. Redi dimostrò infatti che anche gli insetti nascevano da uova e che la putrefazione della materia organica costituiva solo l'ambiente favorevole, e non la causa, della loro generazione. Le sue Esperienze ...
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Feci
Daniela Caporossi
Red.
Le feci (dal latino faex, "feccia") rappresentano il materiale di scarto risultante dai processi di digestione e di assorbimento del nutrimento. Sono costituite per il 75% [...] non assorbiti vengono avviati dall'intestino terminale all'ano o alla cloaca. Una ricca flora batterica determina la putrefazione dei residui alimentari e, in alcuni casi, la digestione della cellulosa presente negli alimenti vegetali, mentre una ...
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FACCHINI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Nacque a Forno (ora frazione di Moena, in provincia di Trento) il 24 ott. 1788 da Domenico e Margherita Degaudenz. Dal sacerdote Cristoforo Welponer fu avviato [...] può esser medico senza qualche teoria medica" (p. 11). Egli ritenne che il tifo contagioso potesse essere generato dalla putrefazione dei cadaveri e dalla combinazione delle particelle fisiche con la sostanza dei nervi. Quanto alla cura, si dichiarò ...
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putrefazione
putrefazióne s. f. [dal lat. tardo putrefactio -onis, der. di putrefacĕre «putrefare»]. – Processo di decomposizione prodotto da batterî saprofiti, cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche, e che ha...
putrefare
v. intr. [dal lat. putrefacĕre, comp. di puter o putris «marcio» (v. putre) e facĕre «fare»] (putrefàccio, putrefài, putrefà, ecc., coniug. come fare; aus. essere). – Subire un processo di putrefazione, corrompersi, marcire: la carne...